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Lavori in vista: DR 177


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Salve a tutti. Ho un PX 125 Arc dell'85 con gruppo termico 150 Piaggio ma con primaria e cambio originali. In previsione di un lunghissimo viaggio per l'estate prossima e in considerazione che il gt ha sulle spalle 45.000 km e che comincia a dare qualche segno di stanchezza, sto programmando una rinfrescata con upgrade che consenta a me e al motore di viaggiare più "rilassati" rimanendo al riparo da scaldate/grippate, come è sempre stato fino ad ora con cilindro e pistone Piaggio. La scelta cade così sul DR 177 che dovrebbe garantire una elevata affidabilità, un buon tiro ai bassi e medi regimi, la possibilità di essere montato proficuamente senza modifiche ai carter i quali devono rimanere assolutamente come sono. Ho già letto un bel po' di thread a riguardo però mi rimangono dei dubbi sui rapporti da adottare. La configurazione attuale è quella originaria del 125 quindi primaria 20/68 e quarta corta da 36 denti, configurazione che, grazie al gt 150, rende la vespa molto versatile e riposante in città con terza e quarta tuttofare, una brillante arrampicatrice in montagna, anche se carica, e abbastanza insensibile ai falsipiani delle statali o autostradali ma ovviamente un po' sofferente nei lunghi tragitti ad "alta" velocità, pur non avendo mai dato segni di surriscaldamento neanche dopo molte decine di km praticamente a manetta. Ora lo so che non si può avere l'uovo e la gallina insieme ma con il gruppo termico che mi accingo a montare vorrei conservare gran parte della brillantezza che la rapportatura corta attuale mi concede ma poter anche permettermi una velocità di crociera almeno un po' più alta rispetto all'attuale e magari a regime meno "urlante". Il mio dubbio, e su questo vi chiedo un parere, è se il pignone 22 può essere un buon compromesso per le esigenze che ho descritto o se rischio che la vespa si sieda troppo nelle salite, soprattutto in quarta. Le cose peggiorerebbero molto mettendo anche la quarta lunga da 35 denti? Oppure chiedo troppo e, date le mie esigenze, è meglio se non vado oltre il 21/68?

Aspetto pareri, grazie... :)

Modificato da mariusthesardus
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Cioa con il gt DR 177 e carburatore originale vai bene con tutti e tre i rapporti 20/21/22 ma sappi che ogni dente in piu ti aumenterà con lo stesso regime di giri massimi il 5% circa di velocità il tutto a repentaio della ripresa e tiro in salita ma visto che il DR è un trattotre vai di 22 meno consumi e piu tiro del 150 che avevi, con 20 30 euro te la cavi

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Grazie... ora però mi sta frullando in testa un'altra soluzione per avere una vespa "un bel po'" più veloce rispetto ad ora. Siccome non si discute che i carter non debbano essere toccati e che qualunque modifica sul motore originale della mia vespa debba essere reversibile, sto pensando di comprare un motore uguale al mio usato e avere a quel punto più libertà sulle modifiche. Il DR con raccordi, limature ecc. cresce in potenza conservando la sua per me preziosissima e irrinunciabile affidabilità oppure è il caso di seguire un'altra strada? L'idea sarebbe quella di poter avere senza affanni una velocità DI CROCIERA di 100/110 km/h, tale da permettere anche veloci spostamenti autostradali, tenendo però il più lontano possibile il rischio di pericolose scaldate. Lo so che il blocco del 200 cc si presta meglio a questa esigenza di sviluppare una elevata potenza senza salire esageratamente di giri ma si trova a prezzi improbonibili, al di sopra di quanto si spende per comprare, modificare e revisionare un 125/150. Quindi che mi dite?

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Io sul mio px 125 da 130 km h effettivi montavo cilindro polini 177 pignone da 22 cambio originale pacco lammellare con carburatore da 30 e ti assicuro che era una bella bestia sia in salita che in allungo ma anche cosi ti posso garantire che la velocità di crocera che chiedi tu è veramente alta e un motore anche se ben carburato ha meno problemi a tutto gas che a 3 quarti io il mio l'ho venduto qualche settimana fa dopo averci fatto 20000 km senza problemi e con percorsi anche di 600km fatti in un giorno

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Anche cosi perche una vespa modificata specie con cilindro polini a detta di tanti molto delicato non puoi permetterti di mantenere una velocità di crocera molto alta. Albero originale asportata completamente la valvola all'interno carter saldato nell'unico punto critico nel lato della frizione poi lavorati al massimo cilindro con scarico allargato di un mm per lato ed alzato di un mm testata con squisc da 1,5 mm volantino alleggerito fino a 2,300 kg circa il tutto raccordato a regola d'arte

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Ciao scusa se te lo faccio notare ma in autostrada col 125 non ci potresti andare o sbaglio?? comunque anch'io ho un px 125 arcobaleno dell'85 e l'inverno passato ho revisionato completamente il motore:

cambiato tutti i cuscinetti, crociera, rifatto la valvola perchè rigata, cambiato dischi e cestello frizione, l'albero ho lasciato l'originale e ho montato il pignone da 22. gt ho messo il 177 pinasco alluminio. ho raccordato tutto a dovere (carburatore, scatola valvola e travasi).

Io abito in montagna ma sinceramente ti posso dire che i 22/68 mi sono un pò corti...

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No, non sbagli... ;-) E' che io abito in Sardegna dove non ci sono autostrade (anche se ormai un bel tratto della SS 131 Cagliari-Sassari è "extraurbana principale" e quindi con le stesse limitazioni dell'autostrada ma 'sti caxxi :-) ) ma soprattutto questa preparazione la sto pensando per un lungo viaggio fuori dai confini italiani dove i 125 in autostrada ci possono andare. La modifica la vorrei reversibile per far tornare tutto, all'occorrenza, come mamma Piaggio ha fatto. Sul Pinasco in alluminio leggevo un po' di cose proprio oggi e se tiene lontani i rischi di scaldate/grippaggi come pare potrei pensare di spendere di più e preferirlo al DR se ne valesse la pena, cioè se plug & play rendesse di più. D'altronde un po' di anni fa ho speso un botto per il gt 150 originale proprio per l'affidabilità, cosa per me irrinunciabile. Se comunque decidessi di raccordare i carter, magari su un altro motore recuperato apposta, il lavoro è difficoltoso? In che cosa consisterebbe, dato che non ne ho la minima idea? :-) Cambierebbe molto l'erogazione o si tratterebbe solo di lievi miglioramenti? Che marmitta e carburatore hai su? Cavolo, il 22/68 addirittura corto in montagna? Interessante 'sta cosa... :-)

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No, non sbagli... ;-) E' che io abito in Sardegna dove non ci sono autostrade (anche se ormai un bel tratto della SS 131 Cagliari-Sassari è "extraurbana principale" e quindi con le stesse limitazioni dell'autostrada ma 'sti caxxi :-) ) ma soprattutto questa preparazione la sto pensando per un lungo viaggio fuori dai confini italiani dove i 125 in autostrada ci possono andare. La modifica la vorrei reversibile per far tornare tutto, all'occorrenza, come mamma Piaggio ha fatto. Sul Pinasco in alluminio leggevo un po' di cose proprio oggi e se tiene lontani i rischi di scaldate/grippaggi come pare potrei pensare di spendere di più e preferirlo al DR se ne valesse la pena, cioè se plug & play rendesse di più. D'altronde un po' di anni fa ho speso un botto per il gt 150 originale proprio per l'affidabilità, cosa per me irrinunciabile. Se comunque decidessi di raccordare i carter, magari su un altro motore recuperato apposta, il lavoro è difficoltoso? In che cosa consisterebbe, dato che non ne ho la minima idea? :-) Cambierebbe molto l'erogazione o si tratterebbe solo di lievi miglioramenti? Che marmitta e carburatore hai su? Cavolo, il 22/68 addirittura corto in montagna? Interessante 'sta cosa... :-)

Ciao, raccordare i carter non è difficile se hai un pò di manualità e sei in grado di aprire il motore, chiaramente dovrai averlo visto fare o per lo meno fartelo spiegare da qualcuno più esperto ma comunque niente di impossibile. carburatore ho il suo originale raccordato dalla ghigliottina in giù (ovviamente) e marmitta monto una megadella v1.4

Il gt non l'ho mai provato P&P ma comunque penso vada sicuramente di più del dr.

prima del pinasco montavo anch'io il dr p&p ma adesso è tutta un'altra storia...

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Mmm, grazie, ho googlato un po' e ho capito il concetto che più che altro dovrò spiegare all'amico meccanico che da sempre si presta per mettere mano alla mia vespa. Non lavora - generalmente - sulle moto ma gestisce tutto il parco tecnico di una grossa azienda edile quindi, essendo abituato a lavorare dal caterpillar in giù fino alla piccola motopompa, non ha sicuramente problemi a capire come si toglie - bene - un un po' di alluminio da un carter... :-) Intanto forse ho trovato il motore da lavorare... Dovrò poi scegliere con attenzione i rapporti, dato che mi serve soprattutto una "stradista" che garantisca, senza impiccare il motore, medie decenti, diciamo non inferiori ai 100 all'ora. Che dici, il Pinasco solo con i raccordi "essenziali" e tutto il resto originale ce la fa a tirare un rapporto relativamente lunghetto senza sedersi alla minima salita? Tipo quello originale della 200? Al limite potrei pensare ad una albero anticipato (tanto lo metterei nuovo per sicurezza) ma non ho ben capito quali vantaggi comporti. E una espansione che differenza fa su strada e considerando le mie esigenze di cui sopra? Lo so, molte domande ma il viaggio che ho in progetto è lungo e impegnativo e il motore deve corrispondere esattamente alle mie esigenze. Ho anche pensato una base 200 da "pinascare" ma forse diventa troppo impegnativo sul fronte vibrazioni e consumi, per non parlare della difficoltà di reperirlo a prezzi umani...

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  • 3 anni dopo...

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