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  1. Ho pensato di aprire questa discussione in cui farvi partecipi di tutte le notizie che riguardano il libro, le presentazioni e altro... parecchi di voi mi hanno scritto in privato per avere informazioni e scriverlo per tutti per me è più semplice. Questo è il Weblog ufficiale del libro www.findelmundovespa.tk dove è possibile leggere in anteprima la scheda libro, la prefazione, il 1°capitolo e i commenti dei lettori (oltre alle indicazioni utili per l'acquisto online del volume). Veniamo alla prima notizia che, almeno per me, è clamorosa... "Hasta la Fine del Mundo... in Vespa!" va addirittura all'estero! Mi hanno appena comunicato infatti che il libro sarà presente da oggi fino al 18 alla Fiera del Libro di Francoforte presso lo stand 6.2 del padiglione Litag allestito dal distributore, la ALI LIBRI. Se mai qualche VOLista teutonico dovesse aver voglia di leggermi, questa è un'occasione unica! L205
  2. Avviso ai Vespa-navignati: ├ê tornata la photogallery di VOL!!!! https://www.vespaonline.com/forum-principale/le-chiacchiere-di-vespaonline/85982-la-galleria-fotografica-e-di-nuovo-online.html#post1187475 Non ci sono più scusanti... miliardi di pixel di viaggi in Vespa sono (o saranno presto) nella memoria delle vostre macchinette digitali, pronti per essere riversati in questa nostra gallery per la condivisone e la gioia di tutti! Viaggi L205
  3. Ciao Ragazzi, vi comunico che la galleria è sempre presente ma in modalità " aggiornamento". Se volete caricare le foto del Raid questo è l'indirizzo: Sfoglia Album :: Raid della Sibilla e del Gran Sasso se ci sono problemi a caricare chiedete aiuto tramite questo post
  4. sword

    Verso Teheran... e oltre!

    Ebbene si parte! Sabato 19 partenza al mattino. Quindi l' ingresso in Slovenia, poi quello in Croazia. Qui appuntamento con Slaven che verrà ad incontrarci in prossimità di Zagabria. E poi ...... altri 5000 ed oltre chilometri. Punto più distante Shiraz nel Fars. Dopo, il ritorno. Questo il programma di massima. Io adesso passo il comando di questa "torre di controllo" a Lorenzo. Si è dichiarato disponibile a fare da centrale operativa; quindi sarà lui, se non potremo farlo noi, a postare gli aggiornamenti. Alle prossime. da sinistra Guido (Sword), Roberto e Alec.
  5. Un grande regalo per i viaggiatori e per tutti quelli che frequentano questa importante sezione del forum che mi onoro di moderare! Nella photogallery di VOL è stato creato una album specifico dedicato esclusivamente alle foto dei nostri viaggi! http://www.vespaonline.it/gallery/v/Viaggi/ Ho sottolineato "esclusivamente" in quanto questo album è destinato ad ospitare soltanto le foto di viaggio, in modo da avere un riferimento per immagini dei luoghi attraversati, dal quale si potrà agevolmente "linkare" quelle che si vorranno inserire nei topic del forum (senza quindi doverle ridimensionare, in quanto verrà fatto in automatico!). Una raccomandazione: titolando i vostri album di viaggio indicate chiaramente la destinazione in modo da agevolare la consultazione. Quindi al posto di scrivere "il viaggio di Pincopallino" meglio scrivere "la GRECIA by Pincopallino" oppure "da Vipiteno a Capo Passero by Pincopallino". Sono certo che sapremo sfruttare al meglio quest'importante possibilità che va a impreziosire e completare questa sezione del forum. ************************************************************* Una volta inserite le vostre foto nella PhotoGallery di VOL potrete anche "linkarle" direttamente nel testo dei vostri messaggi - quindi non come normali allegati - sfruttando l'opportunità di resize automatico (ridimensionamento) delle immagini, che saranno quindi visibili nella dimensione più corretta esattamente nel punto del messaggio da voi desiderato. Basta seguire queste semplici istruzioni: Aprendo il vostro album di foto vedrete tutte le piccole miniature delle varie immagini che avete caricato: scegliete la foto da "linkare" e quindi 1) clikkate sopra la miniatura con il tasto SINISTRO del mouse in modo da aprire la foto (questa che vedrete è già la dimensione in "resize" anche se avete caricato foto molto più grandi) 2) clikkate sopra la foto con il tasto DESTRO del mouse e si aprirà una finestra con diverse opzioni 3) evidenziate la funzione PROPRIET├Ç (solitamente è quella più in basso) 4) comparirà un'altra finestra con tutte le proprietà dell'immagine, tra queste c'è anche "indirizzo (URL)" che quella che interessa a noi 5) evidenziatela passandoci sopra e "copiatela" (funzione "COPIA" con il tasto destro oppure premento contemporaneamente sulla tastiera i tasti "Ctrl" e "C" a questo punto abbiamo memorizzato la stringa con l'indirizzo della foto da linkare e possiamo tornare al form per l'inserimento di messaggi del forum 6) andando con il cursore nel punto del messaggio in cui si vuole inserire la foto, ora bisogna inserire una cosiddetta "TAG", che sono quelle caselline che si trovano a destra dell'indicazione "CORPO DEL MESSAGGIO": quella che serve a noi è quella "IMG" 7) nel punto in cui era il cursore vedrete comparire questo: 9) ora basta cliccare nuovamente sulla tag "IMG" (sempre senza lasciare spazi o altri segni!) per "chiudere" e alla fine della stringa comparirà questo: ' alt='b] (sempre senza lasciare spazi o altri segni!) per "chiudere" e alla fine della stringa comparirà questo: '> ed ecco che è tutto fatto! Credetemi, una volta capito il meccanismo è molto più semplice farlo che spiegarlo! Provate! Lorenzo
  6. Fiato alle trombe Turchetti!!! Come diceva il grande Mike televisivo finalmente ci siamo. Il 20 settembre a Grazzano Visconti in provincia di Piacenza si organizza il raduno di Vespa 98. L'idea è dei due pazzi che stan scrivendo il libro in collaborazione con il Vespa Club Piacenza. Qualche anno fa l'amico Robin mise in fila a Monaco di Baviera 23 esemplari. Noi vogliam fare di più e di notte ne sognamo 46!!!! Ad un calcolo sommario di quelle certamente presenti abbiamo questa situazione: 10 dalla Lombardia, 8 dal Veneto, 4 dal Piemonte, 3 dall'Emilia, 4 dalla Germania una da Atene? (ci sei?) più altre sparse in giro. Ci si può iscrivere al raduno anche con un "faro basso" ma fino a raggiungere le 98 iscrizioni. Il costo è di 40 euroni con aperitivo serio, pranzo al ristorante, gadget. Per i possessori di faro basso sarà offerto un modellino in ottone di Vespa per quelli con la 98 un modellino in ottone della prima vespa bagnato in argento e montato su base di marmo verde africano con targhetta riportante il nome del proprietario e numero di telaio Cercate se potete di far girare la voce ed eventualmente partecipare a presto nuove notizie. Grazie un saluto
  7. pxone

    GEMELLAGGIO IT - A

    Ciao a tutti, probabilmente scrivo con troppo anticipo ma mi sono fatto cogliere dall'entusiasmo!!! Durante il mio tour della'anno scorso lungo Slovenia, Ungheria, Slovacchia e Austria fatto con un caro amico, a Vienna abbiamo conosciuto Oliver un simpaticissimo Vespista austriaco che ci ha mostrato la città come non la avremmo mai potuta vedere altrimenti... Beh, quest'anno dopo i dovuti accordi è l'Austria a venire da noi! Arriveranno in 7 del Vespa Club Wien fino alla nostra città in Veneto, qui ci uniremo in 2 o forse in tre e partiremo alla volta della Toscana, che loro desiderano tanto vedere... Quindi chiunque ci veda (siamo una bella carovana 7 targati austriaci e poi noi italiani) sa che siamo quelli di questo post e se ci vorrà accompagnare per qualche chilometro ne saremmo ben lieti... Naturalmente anche una birra in compagnia non sarà da disprezzare... Entreremo in Toscana il 12 Luglio e toccheremo Firenze, Pisa, Pontedera, Siena e Arezzo, oltre a varie cittadine in itinerario, poi devieremo verso le Marche e la Romagna per il rientro a casa... Sper che qualcuno di VOL si riesca proprio a incontrare!!!!
  8. Xispo

    4 stati in 7 giorni

    Dopo aver compiuto un bellissimo viaggio in vespa la scorsa estate ho desiderato scriverne il resoconto per rendere partecipi tutti delle emozioni provate (spero di riuscirci almeno) il testo è molto lungo perciò, su consiglio di VOListi più esperti lo dividerò in 4 parti e vedrò di creare poi un fotoalbum da linkare..... Per chi avrà voglia di dare un'okkiata, buona lettura........ Vacanze in Vespa 2008 11 Luglio ÔÇô 17 Luglio 2008 1°giorno La notte che precede le partenze non riesco mai a dormire molto, dormo decisamente poco e quel poco anche male. Sono consapevole che dovrei riposare ma dentro di me aspetto con ansia il trillo elettronico della radiosveglia, lo stesso odiato suono di ogni mattina ma che in quella occasione invece da il via allÔÇÖinizio dellÔÇÖavventura. Persino le abitudini del mattino divengono frettolose e approssimative, poichè quello che prevale in me è il desiderio di raggiungere al più presto il garage, dove mi aspetta la Vespa, già caricata con attenzione il giorno prima. Sono le sette del mattino quando in lontananza vedo apparire ed avanzare verso di me il fanale della Yellow Thunder; questo è il nome con cui Moreno chiama, fin troppo pomposamente, la sua PE 200, che di giallo ha molto ma del tuono molto meno! Piccola sosta caffè e partiamo subito in direzione Gorizia, seguendo rigorosamente le strade statali, le uniche che per decisione abbiamo scelto di percorrere, sia perchè consapevoli che lÔÇÖindole e le caratteristiche della Vespa ben poco si addicono allÔÇÖautostrada, sia perchè le statali e le strade minori conferiscono ai viaggi in moto un aspetto molto più romantico, interessante e decisamente ÔÇ£old styleÔÇØ. A metà mattinata siamo già oltre il confine Sloveno; acquisto una stecca di sigarette a buon mercato presso il Free Duty Shop, facciamo benzina, fumo avidamente una delle nuove sigarette appena acquistate e ripartiamo con destinazione Ljubljana, addentrandoci in un reticolo di stradine secondarie selezionate precedentemente con cura sulla cartina. La scelta si rivela immediatamente azzeccata, il percorso è piacevolissimo, con strade in ottimo stato, immerse nel verde e con pochissimo traffico; lÔÇÖaria è carica di odori intensi di erba e di concime naturale, e ci dedichiamo a pennellare il susseguirsi di curve in scioltezza, a 70 allÔÇÖora o anche menoÔǪ Purtroppo i camionisti che ci sopraggiungono da dietro, seppur non molti, guidano in maniera veramente spericolata e ci superano a velocità sostenuta sfiorandoci come irresponsabili, praticamente incuranti della nostra esistenza! Notiamo subito come la Slovenia abbia fatto veramente passi da gigante nel miglioramento della propria struttura e organizzazione sociale, rispetto a quando costituiva parte della ex Yugoslavia e prima quindi del conflitto che ha determinato la scissione dellÔÇÖarea balcanica nella attuale configurazione di stati autonomi. Visitiamo in modo un poÔÇÖ veloce e sommario la capitale slovena, un misto un poÔÇÖ confuso di angoli dal sapore antico e zone di estrema modernità. Moreno la considera bella, a me invece piace molto meno, o probabilmente attira poco o meglio ancora rispecchia canoni di bellezza lontani dal mio concetto personale. Decidiamo quindi di proseguire verso Maribor, seguendo un nuovo intreccio di strade secondarie. LÔÇÖabbigliamento ÔÇ£tecnicoÔÇØ che usiamo è costituito da casco jet, jeans, magliettina e sandali, ma la giornata è veramente calda e la sensazione di calore rimane veramente intensaÔǪ Sudo dentro il casco e penso qualche minuto alla Guzzi 1100 che ho lasciato a casa; se avessi intrapreso questo viaggio con lei a questÔÇÖora avrei avuto addosso giubbotto in pelle, pantaloni tecnici, stivali, guanti e casco integraleÔǪ Il solo pensiero mi fa sudare ulteriormente, e nonostante sia consapevole che in caso di ÔÇ£infortunioÔÇØ i jeans e la maglietta non servono assolutamente a nulla in termini di protezione, sono contento di non avere addosso nulla in più. Poco prima di Maribor deviamo verso Ptuj, dove la mappa segnala un campeggio; lo individuiamo facilmente in quanto si trova presso il centro termale e con sorpresa scopriamo che èÔǪ semplicemente meraviglioso, molto pulito e con a disposizione una serie di piscine di varie dimensioni con giochi dÔÇÖacqua, scivoli, idromassaggio terapeutico e quantÔÇÖaltro! Montiamo velocemente la tenda e ci regaliamo subito due ore di relax in acqua calda termale; tra i campeggiatori suscitiamo subito una certa curiosità e molti si avvicinano, scambiano la mia PX 150 ultima serie per un vecchio esemplare completamente restaurato, spieghiamo che la mia 150 ha solo due anni di vita mentre la 200 di Moreno ne ha oltre venti e si stupiscono del fatto che praticamente sonoÔǪ identiche! Chiedono da dove veniamo e dove siamo diretti, rimanendo colpiti dal programma di viaggio; ci dicono che siamo ÔÇ£bravesÔÇØ (è evidente che non immaginano le vere capacità di viaggiatrice della Vespa) e si congedano con sorrisi e pollici alzati che tutto sommato fanno sempre piacere. Concludiamo la giornata con una pizza ÔÇ£made in SloveniaÔÇØ ma molto gustosa e una bella bevuta di corposa birra scura, che unita ai 430 chilometri percorsi agevolerà il sonno più di quanto si poteva immaginare. 2°giorno Dopo la classica frase di rito ÔÇ£do you speak English?ÔÇØ e una convinta risposta ÔÇ£Yes, of course!ÔÇØ, ordiniamo in inglese due cappuccini e due croissant a una giovane cameriera un poÔÇÖ svampita, ci vediamo recapitare al tavolo due limonate! Facciamo osservare lÔÇÖerrore, rispieghiamo in inglese ancora più curato e dettagliato che desideravamo due cappuccini e due croissant, la cameriera svampita si da uno schiaffetto sulla fronte a voler simboleggiare sbadatezza e sorride, e dopo pochi minuti torna con due pseudo-cappuccini, un vassoietto con 3 pezzetti di pane al sesamo, (visto che siamo in due poteva almeno portarli pari!!!) del burro e della marmellata! Ci guardiamo perplessi ma accettiamo la colazione come validaÔǪ Consultiamo la carta stradale (personalmente non amo molto i vari navigatori satellitari, GPS e marchingegni similari) constatando che per entrare in Ungheria per il punto stabilito dobbiamo percorrere una strada che passa per la Croazia. Vista lÔÇÖattuale facilità negli ingressi non ci facciamo problemi e scegliamo questa soluzione, aggiungendo anche se in modo molto virtuale un altro Stato a quelli da attraversare. Una trentina di chilometri di Croazia ci permettono quindi di entrare in Ungheria imboccando poi la strada numero 86 in direzione Mosonmagiaròvàr, una cittadina a nord il cui nome non riuscirò a memorizzare in alcun modo La 86 ci regala unÔÇÖesperienza bellissima anche se condita da una certa dose di monotonia; la strada è praticamente dritta per oltre 200 chilometri, larga almeno una quindicina di metri e con un asfalto piuttosto buono, i vari piccoli centri abitati si sviluppano leggermente al di fuori e la loro presenza è testimoniata solo dai cartelli di indicazione; tutto attorno molte aree boschive si alternano a immense distese coltivate a grano, mais e girasoliÔǪ questa parte di territorio non a torto era considerato tra i principali granai dellÔÇÖimpero austro-ungarico; il percorso è però molto ventoso e qualche raffica più forte di altre fa leggermente sbandare le Vespe, la cui stabilità è già un poÔÇÖ compromessa dal bagaglio. Anche qui il vero disturbo alla guida è però rappresentato dai camion, seppure non molto frequenti ma che superano di gran lunga i limiti imposti. DÔÇÖora in avanti adotteremo per la nostra salvaguardia una tecnica di vecchia origine ÔÇ£ciclisticaÔÇØ; non appena un camion appare sugli specchietti al primo spazio utile ci rifugeremo qualche secondo fuori dalla carreggiata in attesa di essere superati, per poi riprendere la marcia. Pranziamo con zuppa di gulasch, patate e un eccellente dessert in una specie di trattoria alla periferia di Szombathely (si pronuncia Sciombathai) dove però lÔÇÖanziano gestore tenta un poÔÇÖ maldestramente di fregarci sul conto, senza considerare, come invece facciamo osservare noi, che 10.000 (la nostra banconota) meno 6500 (il conto) fa 3500 sia che siano Fiorini Ungheresi, Euro oppure pop corn! La giornata è molto calda e lÔÇÖeffetto rinfrescante della birra bevuta a pranzo svanisce rapidamente. La sera precedente avevamo dormito in tenda stesi sul nudo suolo, che seppur erboso non si era rivelato un toccasana per le nostre schiene; per ovviare a questo ci fermiamo in un centro commerciale; io rimango fuori a sorvegliare Vespe e bagaglio mentre Moreno è ufficialmente incaricato dellÔÇÖacquisto. Dopo un quarto dÔÇÖora esce con in mano due fagotti arrotolati, unico articolo disponibile, che dalla sera stessa in poi si riveleranno essere due simil-materassini simil-gonfiabili e di simil buona qualità, i quali avrebbero dovuto assicurarci quantomeno un simil-comfort notturno ma che in verità sono stati solamente un simil-buon acquisto e hanno costituito solo un peso in più da aggiungere al caricoÔǪ Al termine del viaggio verranno gettati nellÔÇÖimmondizia senza alcun rimpianto. Pazienza! SEGUE........................
  9. Salve a tutti, vorrei inserire sulla sezione Viaggi un resoconto di viaggio che reputo interessante corredato di foto. Sono circa 35.000 caratteri + le foto e non è possibile inserirlo nel modo tradizionale come se fossere tre righe. Qualcuno sa dirmi come potrei fare??
  10. Come per tanti altri componenti speciali, la Pinasco è stata la prima azienda a proporre pneumatici speciali per scooter e ciclomotori circa 20 anni fa. Oggi, nel rispetto di questa tradizione, proponiamo nuovamente una gamma di pneumatici racing per scooter, pitbike e minigp, frutto di un lungo lavoro di sviluppo svolto a livello di ottimizzazione delle carcasse e delle mescole scelte. Si tratta di pneumatici slick, esclusivamente destinati allÔÇÖuso in pista, caratterizzati dallÔÇÖimpiego di una struttura della carcassa radiale e mescole specifiche per ogni tipo di impiego, media e morbida, con battistrada slick o rain, rispettivamente per asciutto e bagnato. Disponibili nelle più diffuse misure in 10ÔÇØ e 12ÔÇØ, rappresentano una scelta vincente per tutti i piloti che desiderano ottenere le migliori performances in qualsiasi condizione climatica o di asfalto. La tecnologia impiegata nella realizzazione di questi pneumatici, il controllo di qualità ed i responsi cronometrici ottenuti nei test svolti in pista, pongono questa linea di pneumatici una spanna sopra lÔÇÖattuale offerta per le ÔÇ£piccole ruoteÔÇØ, confermando la grande tradizione del nostro marchio. Come per tutti i componenti Pinasco, si tratta anche in questo caso di prodotti ÔÇ£Made in ItalyÔÇØ. Gamma pneumatici Pinasco Racing 90/90-10ÔÇØ medio slick 90/90-10ÔÇØ morbido slick 90/90-10ÔÇØ rain 100/85-10ÔÇØ medio slick 100/85-10ÔÇØ morbido slick 100/85-10ÔÇØ rain 100/90-12ÔÇØ medio slick 100/90-12ÔÇØ morbido slick 100/90-12ÔÇØ rain 120/80-12ÔÇØ medio slick 120/80-12ÔÇØ morbido slick 120/80-12ÔÇØ rain ________________________________________________________ email che mi è arrivata dalla pinasco copiata pari pari, dovete vedere la foto! da sbavo! scritta pinasco in bianco sul lato tutto pieno senza intagli. nà favola, altro che dunlop!
  11. Abbiamo deciso io e la donna la nostra prima meta per il nostro primo viaggio vero in vespa....La Corsica!!! Civitavecchia, poi sbarco in Corsica......tempo max 15 gg, chi vuol venire?? l'idea è quella di portarsi la tenda per dormire in campeggio o dove si puo, trovare cmq dei posti carini dove dormire non hotel costosi e cercare di vedere piu posti possibili circa 1000 km da fare in vespa!! sono un principiante, ho un px 151 e tutti consigli da ora alla partenza sono ben accetti... Un Saluto a tutti!!!
  12. tillio

    ... elefant 2009 ??

    ... ciao a tutti . mi pacerebbe partecipare all' elefatreffen 2009 , con la vespa naturalmente. non mi perdo in presentazioni intanto ,visto l'anticipo, se esisterà un interesse per questo fresco turistico ci sarà anche l'occasione per le conoscenze. tillio
  13. Avete visto su www.sportmediaset.it Pasini in vespa?
  14. Alle 14.05 si è accesa una spia rossa nel pannello della centrale di controllo... msg da PEU: BENE! IO PARTO! CARI ELEFANTI, BUON VIAGGIO A TUTTI! SI V├Ç, SI V├Ç, SI V├Ç!!!!!!!! IIIIIIIIHHHAAA!!! la centrale resta in ascolto in attesa di altre comunicazioni...
  15. ciao a tutti, ho un 177 pinasco in ghisa da rettificare, ma mi sono accorto che ha una piccola crepa sulla camicia. vorrei capire se è possibile dare un punto di saldatura per tenere fermo il tutto, ovviamente prima di fare la rettifica. Inoltre, sarebbe duratura come riparazione? grazie amici! foto:
  16. Con la primavera, insieme alle rondini, arrivano anche i primi topic con i progetti e le idee per viaggi e vacanze in Vespa. Torna quindi il tradizionale topic con l'elenco di tutte le vostre postate in modo da agevolare la consultazione. Buone vacanze in Vespa a tutti! Courtesy of www.viagginvespa.com
  17. va da sè che sia il nome, sia la data, sia ovviamente la destinazione sono da decidere insieme, comunque come abbiamo discusso recentemente i punti fermi sono la durata:minimo 2 giorni, la formula: con quota associativa fissa comprendente vitto, alloggio e ovviamente gadgets vari(toppa, adesivo, maglietta, cappellino, profilattici etc.etc.) e più o meno la data: fine agosto, inizio-metà settembre...che dire il tour sarà aperto a tutta italia( e non)...speriamo che non piova!!! sotto ragazzi...la SICILIA VESPISTA alza il tiro!!!
  18. ... non è la vespa del seba? a casa guardando la foto ho notato l'adesivo sebacht_16...
  19. Ebbene si! Ho deciso di lanciarmi nel restauro, per quello che sono capace, del mio p125x del 1980. Con improvvisazione perchè mi gira per la testa qualche idea estetica un po lontana dal rigore dell'originalità. Vedremo. In realtà faccio di necessità virtù visto che dopo 2 anni che lo ho acquistato mio fratello ha deciso di abbracciare calorosamente una panda con la mia vespa. Lui non si è fatto niente ma il vespone ha bisogno di qualche martellata e di una riverniciata totale. Ci sono poi alcuni pezzi da sostituire e allora..... Smonta tutto!!! Ho deciso che affronto il problema alla radice e sistemo tutto quello che non va di carrozzeria e mi lancio anche in una revisione completa del motore. Avrò bisogno di molto aiuto quindi vi chiederò un sacco di cose.... siate pazienti Ciao
  20. anche quest'anno a grande richiesta torna il rally dei colli orientali data 2 giugno 2008, programma: ritrovo a Cividale dl friuli (UD) dalle ore 9,30 in poi presso l'ex stazione delle litorine, partenza max ore 10,00 Arrivo a località Masarolis per 1a sosta rinfresco, partenza per seconda tappa, arrivo in località Prosenicco e sosta secondo rinfresco. partenza per sosta pranzo, arrivo previsto per le ore 13,00 circa in località campo di bonis (www.campodibonis.it) dop il pranzo partenza per tappa finale del giro con arrivo in località Nimis, qui ci sarà la bicchierata finale e i consueti saluti. Lunghezza percorso 60 km circa, soste benzina nessuna (per mancanza di distributori sul percorso), si consiglia di partire con il pieno, costi iscrizione 0€ ognuno provvede a se stesso, per il pranzo menù fisso a 23€ (primo, secondo, contorno, caffè, dolce e bevande)per chi volesse ci sarà anche quest'anno la toppa ricordo (3 o 4€ comprese le spese di spedizione)prenotazioni entro e non oltre domenica 18 maggio, a tutti sarà consegnato cartina e roadbook dettagliato. la manifestazione si svolgerà (come la scorsa edizione) anche in caso di maltempo per info a.iuri1@fastwebnet.it
  21. Ciao a tutti, Sono un possessore di frullatore Granturismo che ha viaggiato parecchio in Vespa ma capisce niente di meccanica. Tempo fa ho fatto un viaggio dall'India, e mi e' stato chiesto in risposta ad una domanda precedente di scrivere qualcosa su questo viaggio. Se qualcuno e' interessato a leggere, il testo e' qui sotto. Ciao, Massimo 1981: Genova - Agrigento Vespa 50 special 1982: Genova - Messina PX125 1983: Genova - Rodi e ritorno PX125 1983: Genova - Monaco di Baviera e ritorno PX125 1983: Genova - Montpellier e ritorno PX125 1983: Genova - Venezia e ritorno PX125 1987: Sydney - Melbourne Yamaha 250 1991: Corsica Tour PE200 1992: Genova - Innsbruck e ritorno PE200 1997: New Delhi - Teheran - Istanbul - Genova - Londra LML Supremo 150 2001: Sri Lanka Tour Yamaha 250 2006: Londra - Genova - Dubrovnik - Monaco di Baviera - Londra Granturismo 125 2008: Londra - Genova - ??? - Londra Granturismo 125 --- Problemi tecnici sofferti nei viaggi sopra: - Forature - Cavi frizione - Marmitta bucata - Tubo benzina carburatore staccato 1997: New Delhi - Teheran - Istanbul - Genova - Londra Dopo 4 anni di assenza io e mia moglie stavamo tornando in Italia dal Giappone, e dopo il volo Tokyo Pechino ci eravamo messi in testa di fare il resto del viaggio overland usando mezzi locali... Cosi' da Pechino siamo andato in Tibet, l'abbiamo attraversato in autostop, poi Nepal, India, Pakistan, Iran e Turchia... tutto in autobus e treni. A partire dall'India pero' ho cominciato ad accarezzare l'idea del viaggio in Vespa, ma le difficolta' burocratiche per l'acquisto di una Vespa in India erano tali che con riluttanza abbiamo provato ad abbandonare l'idea... cosi' il viaggio e' continuato, prima il Pakistan, poi l'Iran, poi la Turchia... sempre in treno, sempre coltivando il sogno del viaggio in Vespa... Arrivati ad Istanbul, la misura era colma. Questo viaggio s'aveva da fare in Vespa. Cosi' ci siamo fermati e dopo un mese di ricerche chiedendo a destra e a manca ad altri viaggiatori di passaggio come acquistare la Vespa in India (non proprio legalmente, sia chiaro), sono ripartito da solo in aereo per Delhi, e da li tutto e' cominciato. Dall'aeroporto sono andato direttamente in una showroom e ho ordinato la migliore 'vespa' sul mercato: il Supremo 150, della LML, ultimo grido per l'India a quei tempi.... Accensione elettronica, motore 150, bianco, telaio molto simile alla Cosa - 1000 dollari. Ho dovuto sborsare qualche rupia per 'convincere' l'ufficiale della motorizzazione locale a produrre un libretto diciamo cosi'.... con un nome simile al mio ma che suonasse abbastanza 'indiano'. Dopo una settimana infernale di pratiche e bugie dette e ricevute la vespa mi e' stata consegnata. Ho comprato un casco non integrale (che ho tenuto come ricordo), ho fatto fare una targa personalizzata in un mercato. E ho cominciato a sperimentare il traffico di Delhi, tra vacche e riscio'. In un mercato ho fatto costruire un portapacchi da un saldatore (mi ero portato un portapacchi anteriore della Cosa da Istanbul e l'ho fatto adattare). La sera ho posteggiato la moto di fronte a una banca chiedendo alla guardia di darle un'occhiata, e sono andato a dormire qualche ora. La mattina alle 4:30 ho cominciato la prima tappa del mio viaggio (la guardia della banca si era addormentata, per la cronaca...). Ricordero' sempre quel disco rosso che era il sole mentre si levava nelle campagne. Quel giorno arrivai ad Amritsar, nel Punjab, capitale Sikh, quelli col turbante, verso le 3:30 nel pomeriggio. Ancora non posso credere che sono riuscito a coprire 500 chilometri in poche ore quel giorno, con le strade in quelle condizioni... e con quel traffico di biciclette, mucche, pedoni e autisti di camion indemoniati. Ero terrorizzato all'idea che il motore si spegnesse, anche per una cazzata qualsiasi, e sarei stato nei guai... Ho pernottato ad Amritsar e il giorno dopo ho tentato di passare il confine con il Pakistan. Visto che i miei documenti non erano proprio in regola... ho rischiato seriamente di non poter proseguire. Dopo qualche ora sono stato ammesso in Pakistan sotto scorta!!! Per poter passare la frontiera ho dovuto pagare una piccola 'mancia' di 350 dollari al doganiere Indiano che mi ha fatto uscire dal paese, per poi essere fermato dopo un chilometro dalla parte pachistana da doganieri molto zelanti (quel valico di confine era l'unico aperto tra India e Pakistan, ed era stato oggetto di guerra recentemente, quindi le relazioni non erano tra le migliori). La sera mi sono ritrovato senza passaporto a condurre il mio Supremo - che d'ora in poi chiamero' vespa perche mi viene piu' naturale - a Lahore, senza assicurazione, seguito da un'auto con due doganieri a bordo che mi hanno portato alla stazione ferroviaria e hanno imbarcato su un treno per Quetta, con moto al seguito. Non ricordo quanto tempo abbiamo impiegato per arrivare a Quetta, credo 24 ore. Quetta e' molto vicina all'Afganistan, e pullula di traffici d'armi e di denaro. Io ho contribuito elargendo 'mancie' ai vari doganieri perche' mi permettessero di arrivare al confine con l'Iran. Ci arrivai due giorni dopo, sempre in treno con Vespa al seguito, dopo un viaggio nel deserto del Baluchistan, io in prima classe con i finestrini chiusi per tener fuori la polvere, e la vespa nell'ultimo vagone, protetta con delle coperte che avevo comprato nel mercato di Amritsar qualche giorno prima. Arrivato al paese di confine (dove ero stato un paio di mesi prima, ma in autobus)... la Vespa mi e' stata consegnata alla stazione. L'ho spinta sulla sabbia fino alla casupola dei doganieri. Siccome non mi era permesso guidarla in Pakistan, non volevo dare a nessuno un pretesto per estorcermi denaro o sequestrarla. Espletate le pratiche, ho riempito il serbatoio vuoto con un litro di benzina che mi ero portato in treno, ho provato ad accendere il motore con grande ansia... dopo un paio di tentativi si e' acceso. Ricordo ancora lo sguardo a meta' tra la comprensione della mia ansia e la curiosita' delle persone che stavano attraversando il confine a piedi quando ho acceso la moto... Ho guidato per circa un chilometro.. cio' che mi aspettava erano i doganieri Iraniani... peggio ancora dei Pachistani...36 ore di burocrazia da far impallidire i peggiori burocrati italiani, con viaggi a piedi alla citta' vicina per ottenere l'assicurazione e quindi il permesso per entrare in Iran... Ho pernottato al posto di confine, dove altri motociclisti, attrezzatissimi con le loro fuoristrada e abbigliamento specializzato (io ero in maglietta) passavano impolverati, e raramente si fermavano... (avevano i documenti in regola, loro...). Alle sette di una sera di meta' agosto 1997 finalmente tutto era pronto. Ho acceso il motore, fatto benzina, e sono partito. Davanti a me avevo le strade infinite tra i paesaggi rocciosi dell'Iran. Strade ottime, con segnaletica orizzontale, nel deserto, e con il cielo stellato. Avrei guidato per sempre. Dopo qualche ora pero' il freddo della notte del deserto mi ha fatto cambiare idea, e ho cominciato sempre di piu' a desiderare di fermarmi. Come in molti dei miei viaggi in moto, ho dormito ai bordi della strada, con il sacco a pelo, a fianco di una stazione di polizia. Anche se viaggiare in carovana non e' necessario in Iran (lo e' in Baluchistan), il pernottamento vicino alle stazioni di polizia e'il modo migliore per tutti i motoristi di proteggersi dai banditi che attraversano il confine dall'Afghanistan. La mattina successiva ho guidato fino a Bam dove il mio nome si e' aggiunto a quello di Bettinelli nel libro degli ospiti della Guest House (che onore!). Aveva lasciato una sua foto su un PX bianco, come il mio Supremo. Nei giorni successivi ho passato Kerman, Teheran, Tabriz, godendo delle bellezze di un paese stupendo e di un popolo meravigliosamente ospitale per arrivare un pomeriggio al confine turco, che ho passato abbastanza facilmente (beh, si fa per dire). Qui mi attendeva mia moglie, che avevo lasciato un mese prima a Istanbul. L'intera citta' Kurda di Dogubayazit, cani compresi, sembrava sapesse del mio arrivo, e i bambini si erano anche provvisti di pietre da tirarmi dai bordi della strada per salutarmi (senza mai colpirmi pero'!). Il cambiamento da Iran a Turchia era tanto forte quanto quelli sperimentati precedentemente ad ogni passaggio di confine. Qui le donne non erano obbligate a coprire i capelli, anzi in TV c'erano tante tette e culi, proprio come alla TV italiana... Un Magnum costava un dollaro, il prezzo di dieci (o venti?) litri di benzina in Iran! Qui mi aspettava mia moglie dicevo, e qui ho smesso di correre e abbiamo cominciato a vagare per la Turchia, prima a nord, a Kars e nelle valli Armene, poi al centro a Erzurum, dormendo nelle stazioni di servizio, o piantando la tenda a tarda sera nei giardini pubblici di piccole cittadine e partendo poi la mattina presto, mangiando olive pomodori e formaggio sui letti dei torrenti. Dopo qualche giorno eravamo in Cappadocia, confusi in mezzo ai turisti... poi al sud, sul mare a Mersin, vicino al confine siriano... Qui abbiamo abbandonato il folle progetto che ci stava tentando, quello di arrivare a Citta' del Capo in Sudafrica, e abbiamo deciso di andare a raggiungere Londra e sistemarci li. L'autunno era alle porte, verso fine settembre il vento freddo che scendeva dal mar Nero quasi ci impediva di procedere, e quando abbiamo raggiunto Istanbul e' stato veramente un ricongiungimento con la realta' che avevo lasciato due mesi prima quando avevo preso l'aereo per Delhi. Istanbul, ultimo bastione prima dell'Europa, di quell'Europa che non vedevamo da quattro anni e di cui questa citta' gia' era intrisa. Da qui partivano autobus e treni per la Germania e l'Italia, nomi che eravamo abituati a considerare lontani. Sentivamo l'approssimarsi di un altro cambiamento. E cosi' fu. Dopo qualche giorno entrammo in Grecia, Unione Europea diceva il cartello al confine... eravamo ancora senza assicurazione... Alessandropoli, le Meteore, e poi ancora una piccola follia... perche' non provare ad entrare in Macedonia e poi in Kosovo? Cosi' entrammo in Macedonia, luogo a noi totalmente sconosciuto, senza carte geografiche, senza assicurazione. Gia' un paese indipendente ma ancora un altro mondo in quei giorni, anni luce dall'occidente. Il giorno successivo provammo ad entrare in Kosovo ma fummo respinti alla frontiera dai doganieri serbi (pochi mesi dopo successe quel che successe a quel valico di confine). Dovemmo ritornare in Grecia, a Patrasso, poi il traghetto per Ancona, poi ancora Rimini, Firenze, Genova. A La Spezia, poco prima di Genova, ricordo un ragazzo fermo al semaforo che visto targa e bagagli ha chiesto da dove venivamo... e poi mi ha chiesto se 'per caso non fossi quello che avevano fatto vedere alla TV qualche giorno fa' (che fosse Bettinelli?). Ovviamente non ero io. Dopo qualche giorno a Genova, finalmente assicurati abbiamo fatto un po' di autostrada fino a Milano, poi la Svizzera,l'Alsazia, Parigi, la Normandia e poi un ferry per l'Inghilterra. All'arrivo in Inghilterra il 10 novembre, la guardia di frontiera vide la moto sovraccarica, con le coperte di Amritsar che proteggevano i bagagli e chiese: "Where are you coming from?" Ho risposto "India". La risposta dell'ufficiale fu: "Unbelievable". Spesso pensiamo a quella risposta e ci facciamo una bella risata! A presto, al prossimo viaggio, spero di incontrarvi alla Tre Nazioni a Luglio.
  22. ...per l'organizzazione da 10 e lode, per la scelta degli alberghi e ristoranti, per le razioni pasto di riferimento (azz... ci toccherà andare al Champion a farcele fare...) per i posti, i luoghi, per tutto il verde che abbiamo visto e, finalmente, per tutta l'acqua che è caduta. Eh si... perchè senza tutta quell'acqua a questo Raid non ci sarebbe stato lo spirito d'aggregazione da situazione limite, era da tempo che l'aspettavo! E' una condizione molto positiva, bella da vivere anche se scomoda... E poi la cosa più bella che ho visto a questo Raid, che è la cosa più bella che vedo ad ogni Raid, è quel gruppo di amici scatenati, così variegato ed unito, che si fa migliaia di chilometri, che intraprende viaggi scomodissimi, che spende metà dello stipendio pur di vivere un'altra esperienza insieme agli altri fratelli maledetti. Che grande energia... che grande forza... E' stato bello poi incontrare KL01, direttamente da Palermo, menzione d'onore. Ma anche gli amici Francesi, svizzeri e quel Vespista da Bruxelles, un Raid davvero da incorniciare! Alla prossima Fratelli! Klafen stai pronto! Areosol Squad, all'erta!
  23. allora eccoci alle porte del raid perciò PIZZAVOL per mettere a punto i dettagli per andare su. chi vuole può pagare l iscrizione in loco così faccio in unico bonifico. solito posto solita ora. ciao belli
  24. Il 22 giugno il "club vespe nove" è orgoglioso di invitare tutti al secondo vespa raduno, che si svolgerà a Nove (VICENZA).... Dato l'enorme successo del raduno scorso, vi aspettiamo numerosi.... ciao a tutti i vespisti....
  25. nitro2

    polizia e vespa

    vengo ora dal carrozziere dove uno mi ha detto che l'altr'anno a due suoi amici hanno sequestrato le vespe a distanza di due mesi perchè avevano motori 125 primavera sotto i cinquantini..... io ho lo stesso problema, avevo provato a cercare un telaio ma le cifre erano folli..... ora ho la vespa pronta e sono in paranoia!..... in più ho anche la forca di un px che la alza un pò..... se capisco come mettere la foto vi faccio vedere.... che caspita devo fare? io sto a Pisa e finora mai capitato che i vigili mi rompessero, ho girato anche diverso tempo con marmitta forata , ma niente rotture..... chi ha mai avuto problemi analoghi o sa di esperienze del genere?
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