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Roberto Patrignani non c'è più.


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Apprendo dal sito del VCI la notizia della scomparsa di Roberto Patrignani avvenuta nei giorni scorsi. Per chi non lo conoscesse Patrignani è stato un pioniere dei viaggi in Vespa. La sua impresa più celebre è il viaggio da Milano a Tokio del 1964. Giornalista e scrittore da questa sua esperienza ne ricavò un libro - rarità ricercatissima dagli appassionati.

in_vespa_da_milano_a_tokyo.jpg

patrignani.jpg

Lorenzo

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Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente durante la mia permanenza sulle sponde del lago, è stato sempre gentilissimo, appassionato e con la giusta e sana malattia per le due ruote.

A sedici anni i suoi racconti del TT mi hanno stregato, la RC30 era il mio sogno e la mia NSR doveva essere uguale a quella della copertina del suo libro.

Poi, per sbaglio ad una cena tra amici ci si incontra, il suo nome mi diceva qualcosa però non lo avevo ricollegato al libro del TT della mia infanzia. Mi ricordo la notte che, dopo una cena al Verde, mi ha portato a casa sua per vedere quella Vespa raffigurata nelle foto postate poco sopra. Bellissima, conservata con un amore che ti dice che non era un lavoro e basta. Addio Roberto, non posso che scrivere solo e di cuore, mi dispiace.

B1

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oh cacchio nn lo sapevo.. :(

L'uomo che copri i famosi 13.000 km col gs dotato di serbatoio anche dietro allo scudo!!

Non era un GS.

Mi dispiace davvero. Spesso su diverse riviste si può leggere ancora delle sue avventure. Su "La Manovella" compare un articolo di un coast-to-coast americano a bordo di un ciclomotore 50 cc.

UN MITO.

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fino a tokio con il vbb....un mito assoluto.

tra l'altro non era azzurro metallizzata come quasi tutte le vbb ma azzurro pastello, una rarità, infatti ho sentito spesso definire il colore come "azzurro patrignani"

condoglianze alla famiglia di un grande motociclista

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Ne sono molto dispiaciuto, un' altro grande che se n'è andato. Ho letto molte avventure di Patrignani, ma quella che mi colpi' di piu': fu quando nel 1981 decise di raggiungere la famiglia ad Ospidaletti da Milano, come cita il suo scritto:- Circa trecento km in sei tappe. Di rigore poche regole fondamentali: niente autostop, niente soldi, nè altre precauzioni tipo gettoni o libretto degli assegni.- Fece il viaggio a piedi con solo una borraccia ed un sacco a pelo. I suoi libri spesso mi hanno tenuto compagnia durante le vacanze o fatto sognare in inverno. Grazie Roberto. Ciao

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  • 1 mese dopo...

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