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Restauro 50 Special V5B3T


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Buongiorno a tutti, 
come anticipato nella presentazione è arrivato il momento di raccontarvi il restauro della mia Vespetta; una 50 Special serie "migliorata" V5B3T del 1982 n. telaio 559XXX, quindi credo sia una delle ultime prodotte.

Da 15 anni a questa parte, nonostante il quasi abbandono, è sempre stata al riparo da acqua e intemperie e si presenta pressoché nelle condizioni nelle quali la acquistai (15 anni fa appunto).
Ad un primo esame abbiamo motore un po spompato ma funzionante, parafango ammaccato, sella non adatta al modello (ha anche la serratura), ruggine distribuita qua e la sulla carrozzeria ma, a parte questo, non c'è ruggine passante in alcun punto, le pedane sono buone, il telaio non sembra aver subito urti tali che possano averlo deformato e pure la forcella sembra sana. A parte qualche piccolezza è tutto maledettamente originale!

Bene! Ottima base per un restauro completo...iniziamo a smontare...
 

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13 ore fa, Domodossola Carlo ha scritto:

Come la vernici? La lasci originale o la personalizzi?

Rimarrà del colore originale, biancospino

1 ora fa, Alevespa ha scritto:

Buon lavoro! un'ottima base di partenza, ad ogni modo!

Grazie, vi terrò aggiornati

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Metto la Vespa su un sostegno e comincio, facendomi strada tra la morchia trentennale, a scollegare i cavi marce, frizione, freno posteriore, smonto la ruota posteriore e tolgo il padellino

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Scollegato anche l'impianto elettrico e smontato il carburatore sono pronto per tirare giù il motore

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Eccolo qua...
così a occhio o questa vespa è stata usata nei campi oppure questo motore non è mai stato toccato da quando la Piaggio l'ha chiuso nell'82...oppure entrambe le soluzioni 😂
Manca solo la staffa della bobina (che è montata direttamente sul carter) ed il cavo candela verde lo montai io anni fa perché il suo era cotto e dava problemi

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Per adesso lascio da parte il motore e continuo lo smontaggio della Vespa

P.S.: non fate caso alla siluro che si intravede...ve ne parlerò a tempo debito...

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Proseguiamo con lo smontaggio...

Messo da parte il motore smonto faro anteriore e nasello fotografando tutto per filo e per segno per non incappare in vuoti di memoria in fase di rimontaggio
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Poi metto la Vespetta sul sollevatore (gentilmente prestatomi da un collega vespista) per lavorare agevolmente in ogni punto della carrozzeria

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Altro aggiornamento passo passo

Un particolare della staffa cavi sotto al motore (come dicevi tu @Alevespa la morchia mista a terra ha salvato pure la fosfatazione😁), si vedono le guaine originali con la guaina della 1^ marcia in grigio scuro
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Smontato anche il mozzo anteriore e messo da parte per successivo smontaggio dell'asse ruota e dei cuscinetti
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Nel frattempo che la scocca passa dal sabbiatore al verniciatore, mi dedico alla spazzolatura della minuteria, del cavalletto e altre parti per mandare tutto alla zincatura; stesso trattamento che subirà la griglia del clacson in foto sotto.
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Discorso a parte per l'ammortizzatore posteriore (ancora efficiente) e la sua molla, visto che dalle mie parti non trovo nessuno che esegua la fostafazione, ho deciso di smontarlo e fare in maniera un po' agricola un trattamento "fai da me":
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leggera carteggiatura e spazzolatura con dremel
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immersione in acido solforico diluito (quello da batterie), abbondante risciacquo e asciugatura, verniciatura con trasparente opaco e rimontaggio
(non so perché ma nella foto il corpo inferiore sembra aver preso una colorazione verdognola ma in realtà, pur non essendo del colore dato dalla fosfatazione, è comunque soddisfacente)
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Ci tengo a precisare che ho provato questo tipo di "trattamento" a mio rischio e pericolo e non mi assumo nessuna responsabilità per chi volesse eseguire la stessa procedura

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Nel frattempo ho fatto una visita dal sabbiatore a vedere la scocca messa a nudo
Sembra essere tutto in perfetto stato, c'è solo da ridare un po' di forma al bordino della pedana, da ribattere un leggero bollo sullo scudo (si nota lievemente nella prima foto) e da risaldare un rinforzo sotto la pedana nella zona dove sbatte il cavalletto che a forza di botte si è staccato...è rimasto intatto anche il sigillante tra le lamiere, visibile nel vano serbatoio

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Occhio quando fai sabbiare le vespe che il numero di telaio e l'omologazione andrebbero coperti con un lamierino per evitare che con la sabbiatura vengano asportati i numeri che di per sé sono già stampati leggeri e di certo 40 anni di acqua vento sole ecc...non li hanno protetti.

Spero non siano svaniti.

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Ciao pelle e grazie del consiglio
il sabbiatore secondo me ha fatto un buon lavoro ed è rimasto delicato nelle zone più deboli come appunto il numero di telaio, che è rimasto perfettamente leggibile

Certo già di base non era per niente rovinato ed i caratteri erano belli profondi

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