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Inviato

Quando al mattino seppur in ritardo ti soffermi un attimo a regolare meglio il minimo...

o attendi con ansia che finalmente giunga il pacco ordinato appena un ora prima su internet o ti precipiti ad un minuto dalla chiusura presso il solito motoricambi che non potrà capirti...

ecco è allora che inizi a dubitare della tua salute mentale!

E ...la notte più che portarti consiglio ti porta nel freddo del tuo box, le tue meni sono sempre lorde di grasso, graffiate e bucate da qualche cacciavitata, i tuoi vestiti odorano sempre di miscela e le tue scarpe sempre scivolose di grasso..

la tua vespa sempre da mettere a punto....

i tuoi sabati sempre chino...

magliette sacrificate a straccio...

graffi sulle fiancate che sono coltellate al cuore...

Vespista da nulla che sei se non torni in strada ti dici!

Mentre ad un prezzo ingiusto e senza vera logica trascini un altro rottame che si può recuperare... basta solo sabbiarlo d'altronde, raddrizzarlo, cambiargli pedana e ponte, fors'anche scudi e coda, basta solo reimmatricolarlo, solo restaurarlo, una causa persa la tua...

tua moglie non ti capisce, i tuoi amici nemmeno...

nessuno può capirti, tu stesso ti poni domande a cui non sai dare risposte logiche...

mentre di nascosto tra gli spicci che ti rimangono nel portafogli custodisci geloso un getto del massimo che certo torna utile!

I giorni passano e finalmente la tua vespa è pronta, bellissima, invidiabile, affidabile... eppure non è mai come la vorresti, non è mai quella giusta, qualcosa manca sempre alla tua smania di vespa...

e la vorresti di un altro colore, di un altro anno, di un altro modello...

un veleno che ti pervade l'anima non ti dà pace...

e cerchi altrove gente come te a te simile che si nasconde in qualche sempre buio lontano e un pò freddo garage...

che come te un sabato mattina sale su una vespa lucente...

in cerca di quell'attimo di soddisfazione e spensieratezza che solo in vespa troverà...

marcia dopo marcia, vespa dopo vespa...

lenendo astinenze....

consapevolmente felici ....

d'esser stati punti da un insetto....

la ruggine li ha contaminati...

la benzina intossicati...

la vernice avvelenati...

litigano per un vecchio parafango conteso....

e si sfidano sul filo dei 100...

poi li vedi tutti assieme ad una cena sorridenti....

Individui che condividono la stessa pandemia....

seppur priva di contagio dilagante....

inspiegabile...

e senza vera cura...

certo ti piega, certo ti schiaccia e spesso ti abbandona in strada con una ruota a terra....

ma l'innesto è preciso, la carburazione perfetta, questa giornata bellissima

a 30 cm dal suolo voli in estasi momentanea....

tutto è molto lontano...

torno ai miei sedici anni...

e se ne hai sedici ti senti grande come non mai...

farà pur male questo veleno, ma lasciatemi morire qui ora adesso!

Una stila di sangue dal polpastrello che il filo sfilacciato buca come la siringa...

morfinomane di un vespista che sei....

la tua droga è complessa....

esigente....

ti vuole attento, dedito, esige pentimento...

ma saprà con un attimo di estasi ripagarti in tutto!

Ed ecco la tua bimba che scala l'ultimo capolavoro, ed ecco gli sguardi in strada, ed ecco.... che la candela ricomincia a fare la str@nza!!!

Basta non ce la faccio più!!!!!!!!

devo assolutamente....

farmi una nuova vespa!

Nessuno potrà mai capirmi.. aiutarmi.... sono solo...

solo uno dei tanti... radunati in uno sciame...

In vespa dunque....ed attenti alle vespe, pungono!

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Inviato

Vogon poetry is of course the third worst in the Universe. The second worst is that of the Azgoths of Kria. During a recitation by their Poet Master Grunthos the Flatulent of his poem ÔÇ£Ode to a Small Lump of Green Putty I Found in My Armpit One Midsummer MorningÔÇØ four of his audience members died of internal haemorrhaging, and the President of the Mid-Galactic Arts Nobbling Council survived by gnawing one of his own legs off. Grunthos is reported to have been ÔÇ£disappointedÔÇØ by the poemÔÇÖs reception, and was about to embark on a reading of his twelve-book epic entitled ÔÇ£My Favourite Bathtime GurglesÔÇØ when his own major intestine, in a desperate attempt to save life and civilization, leaped straight up through his neck and throttled his brain. The very worst poetry of all perished along with its creator, Paula Nancy Millstone Jennings of Greenbridge, Essex, England, in the destruction of the planet Earth.

Paula, mo so cazzi tua......

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