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Claxon 50 prima serie
Giangi1983 ha pubblicato una discussione in Tecnica Generale: Telai Piccoli (ET3, PK, Special, ecc.ecc.)
Ciao Ragazzi, che tipo di claxon montava la 50 del '64? Quello con le ferritoie a croce o ferritoie diritte? Perchè sono andato da un vecchio meccanico che ne ha una borsa della spesa piena e mi è venuto questo dubbio trovandomi di fronte ai e modelli. Vedo che quasi tutte le small in giro usani quello a croce. -
dove va la borsa attrezzi sui p...x
pfever ha pubblicato una discussione in Restauri: Telai Grandi (PX, PE, Rally, TS, Sprint, SS, GS Ecc.ecc.)
ma dove va la borsa attrezzi sui p...x???? alcune fonti dicono sotto la sella (ma come ci si attacca) il libretto mi sembra prali del vano portaoogetti sullo scudo... chi ne sa qualcosa? potreste postarmi una foto della vostra bella trousse in posizione!!! grazie a tutti -
...io domani mattina parto alla volta di Edinburgo in sella alla giallona, e visto quello che dicono le previsioni pare proprio che avro' occasione di testare a dovere la borsa impermeabile e i sovraguanti da pioggia che mi avete regalato... Provo a tenervi aggiornato, intanto fatemi sape' voi che combinate, a presto, DAM
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Elogio del "sacco d'a monnezza"
Oizirbaf ha pubblicato una discussione in Le chiacchiere di Vespaonline
La pioggia che ha concluso la giornata di venerdì 8 mi ha fatto riscoprire un vecchio economicissimo accessorio che mai dovrebbe mancare nel bauletto del vespista: "er sacco d'a monnezza"! All'uscita dal lavoro iniziava a piovere, per fortuna al mattino avevo rimontato il parabrezza: mi aspettavano un trentina di km con la pioggia ed il mio vecchio giaccone da moto ├â┬¿ tutt'altro che impermeabile. Rientro in azienda, tampino l'affascinante riccioluta, sempre abbronzata signora delle pulizie e, fra inconfessabili pensieri, le chiedo l'omaggio di uno di quei sacconi neri che si usano per la spazzatura. Un taglio sul fondo due sui lati ed ecco pronta la tuta antipioggia del vespista povero e imprevidente. Un tocco francescano si ottiene con un elastico sufficientemente ampio da serrare il sacco in vita altrimenti svolazza al vento e via: di nuovo in sella. Un secondo sacco a sigillare la borsa della palestra sul portapacchi posterire e siamo pronti a partire. Mai pi├â┬╣ senza! Caldamente raccomandato il modello AMA per cestini del centro storico in plastica spessa e resistente. Una soluzione all'annoso problema delle improvvise piogge primaverili in linea con i parchi costumi che da sempre contraddistinguono il vespista. -
Una mia amica mi ha mandato un file zippato delle riprese di una vespa con un motore 750 mi sembra un kawa 4 cilindri montato su un et3, è una cosa mostruosa e i ragazzi che la provano mi sembrano bolognesi se lo volete vedere contattatemi a luca.gennai@inwind.it ve lo mando in allegato è 3 Mb, ma fa accapponare la pelle!!!!!!!! ciao
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Stamattina, ore 7:30. Sono nel box e sto per portare mio figlio e i suoi bagagli a scuola. Elenco sinteticamente: 1 zaino scolastico 1 cartellina da disegno formato lenzuolo 1 piazza 1 zainetto tattico per attivit├â extrascolastiche 1 borsone con videogiochi, attrezzature ludiche, etc a cui aggiungo: 1 borsa ufficio (mia) I primi dieci minuti vanno via per montare tutto sul portapacchi. A questo punto qualcuno avr├â gi├â pensato: tutto sommato era meglio l├ó€Ôäóauto├ó€┬ª eh no, perch├â┬® poche decine di metri fuori di casa imbocco viale Brianza nel pieno dell├ó€Ôäóora di punta: una massa compatta di auto, autobus, furgoni e camion a passo d├ó€Ôäóuomo. E qui comincio a godere. Lentamente, ma costantemente, risalgo le file approfittando degli angusti corridoi. La Vespa si scalda, il rumore del motore si fa pastoso, l├ó€Ôäóandatura ├â┬¿ morbida e regolare. Via Melchiorre Gioia: c├ó€Ôäó├â┬¿ pi├â┬╣ respiro, si arriva in terza tra un semaforo e l├ó€Ôäóaltro, i giri salgono, l├ó€Ôäóandatura sinuosa mi permette di trovare i varchi per essere in pole ad ogni incrocio. Varesine: a destra verso la stazione Garibaldi, prendo la chicane in seconda ed esco in terza, il motore canta sempre pi├â┬╣ rotondo, e filo verso il Monumentale. Accidenti, altri trecento metri di coda fitta. Tutto in prima, ma quasi senza mettere gi├â┬╣ i piedi. La strada si sgombra un po├ó€Ôäó, mi dirigo verso piazza Firenze, ormai il propulsore ├â┬¿ una prolunga del mio braccio, sale e scende di giri nell├ó€Ôäóistante stesso in cui penso di muovere il polso, passo le auto con continui brividi di soddisfazione: beccatevi le code, pistola che non siete altro. Gi├â┬╣ per viale Certosa, gi├â┬╣ per la Gallaratese, sfioro il Mazda Palace, i vialoni sono ormai sgombri, oso aprire tutta la terza, arrivo quasi a Bonola, ancora qualche incrocio, accosto, fermo. Il due tempi sembra chiedermi: - come, gi├â finito? Mezz├ó€Ôäóora scarsa. In auto ci avrei messo almeno il doppio. Smonto l├ó€Ôäóalbero di natale, spedisco mio figlio a scuola con tutte le sue masserizie, e mi dirigo verso l├ó€Ôäóufficio. Ancora cinque chilometri di divertimento. Mi accorgo che ho le punte delle dita quasi intirizzite: che stia veramente arrivando un po├ó€Ôäó di fresco anche qui a milano? Speriamo├ó€┬ª