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Milano, 7:30, piena ora di punta.

Insert coin, ossia accendi la Vespa, partenza.

Fuori dal box, occhio a destra e a sinistra, imbocco la via, tiro la seconda, cavolo! giallo a 50 metri. Non faccio in tempo a passare, anche perchè vedo decine di sardomobilisti assatanati che mordono la linea di partenza come a un GP di formula1.

Attendo, e riparto al verde. Imbocco un sottopasso con la nebbia di mille scarichi, duecento metri tra due colonne, in apnea, roba che Maiorca mi stringerebbe la mano.

Fuori dal tunnel: mi metto alla sinistra della fila di macchine, vado regolare, nè forte nè piano, un idiota esce a sinistra e mi taglia la strada per girare in pieno divieto, ma me lo aspettavo e avevo già il dito sul clacson e in bocca una bella imprecazione milanese che gli abbaio dietro.

Il traffico si snellisce e aumento l├ó€Ôäóandatura, ma dopo tre o quattro incroci arriva il pav├â┬¿ con gli immancabili binari del tram. Curva a sinistra tra i binari, ovviamente impostato che non posso stringere n├â┬¿ allargare, perch├â┬¿ voglio vederti a mettere le ruote sulle rotaie mentre pieghi. Arriva il coglione di turno che cerca di passarmi all├ó€Ôäóinterno e allarga. Devo raddrizzare, e meno male che con il terzo occhio curavo un varco in cui mi infilo tra due macchine che avevo di fianco.

Ma non c├ó€Ôäó├â┬¿ relax, perch├â┬¿ la cretina che mi sta davanti inchioda solo perch├â┬¿ ha visto un vigile, e io ringrazio il disco nuovo e l├ó€Ôäóattenzione sempre al massimo livello.

Proseguo nella giungla d├ó€Ôäóasfalto, e ora mi porto sulla destra, perch├â┬¿ sono stufo di farmi fare il pelo da tutti sulla riga di mezzeria. Un minuto di percorso tranquillo, poi un grande classico: la portiera di un├ó€Ôäóauto parcheggiata che si spalanca (sequenza: prima la portiera si spalanca, poi il deficiente guarda fuori se stava arrivando qualcuno). Gli grido una considerazione sul rapporto tra il suo cranio e l├ó€Ôäóorgano riproduttore, ma ├â┬¿ gi├â alle spalle, perch├â┬¿ in questo videogioco non c├ó€Ôäó├â┬¿ il tasto ├ó€┼ôpause├ó€?.

Ed ecco l├ó€Ôäóidiota con la smart che crede di poter passare in uno spazio di ottanta centimetri e ti chiude contro l├ó€Ôäóautobus, ecco una voragine in strada che ti aspetta per farti capire quant├ó€Ôäó├â┬¿ rumoroso il fondocorsa dell├ó€Ôäóammortizzatore, ecco il vecchio in bicicletta (noo! quello nooo!) che va in giro con un├ó€Ôäóandatura caracollante e imprevedibile, ma lo schivo, come schivo il mentecatto che corre in mezzo all├ó€Ôäóincrocio col rosso perch├â┬¿ dall├ó€Ôäóaltra parte c├ó€Ôäó├â┬¿ il suo autobus che sta partendo, per fortuna che adesso c├ó€Ôäó├â┬¿ una rotatoria grande, ne devo fare tre quarti, me la godo tutta...

Ho parlato troppo presto, perch├â┬¿ il solito babbeo esce con l├ó€Ôäóauto dal parcheggio senza frecce, e senza pensare che dietro la curva normalmente c├ó€Ôäó├â┬¿ qualcuno che arriva. Ma anche qui, niente paura! Raddrizzo, svirgolo, gli grido che mestiere fa la sua mamma, e proseguo.

Game over: sono arrivato in ufficio. Ma oggi c├ó€Ôäóera il sole, ├â┬¿ stato tutto abbastanza facile...

Me ne tornerei volentieri a casa.

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Stamattina è proprio il caso di tirarlo su, questo post....

Pure la pioggia, cazzarola!!!

si ed ho pure rischiato di asportarmi la fiancata di uno che stava facendo inversione ninetemeno che alle 8 del mattino in corsia centrale di viale certosa .............

Qui piu' che toccatina servirebbe il cric (per certa gente almeno)

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eh...onore al merito...voi di milano e roma siete delle belle manette, con dei riflessi iper sviluppati...ho assaggiato il traffico milanese in Vespa e ho visto che era decisamente più duro di quello di torino

a Torino ci si diverte ad andare in Vespa anche con il traffico più allucinante...a Milano acc...è difficile infilarsi tra una macchina e l'altra

più che un percorso di avvicinamento all'ufficio sembrava una via crucis il tuo viaggio, zio :(

ciao, statte accuorto...

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Grande Zio! la tua novella mi ha fatto venire la voglia di ritrovare un mio post che risale a luglio dello scroso anno, dove ho descritto le mie tribolazioni nel traffico, comuni a molti di noi. (casualmente parlo proprio anche di te). Il tempo passa ma la situazione non migliora, anzi... l'unica consolazione è che a ogni colloisione evitata aumentiamo la nostra "esperienza" con la speranza di riuscire a evitare sempre meglio i vari ostacoli!

(Luglio 2004) Quest├ó€Ôäóoggi, complice la giornata di bel tempo, ho lasciato volentieri il furgone in garage e ho preferito la Vespa per i miei traffici quotidiani, grazie anche al piccolo cabotaggio degli stessi che per una volta mi consentiva di potermi spostare con un veicolo meno ingombrante. Il cielo oggi ├â┬¿ stato sereno e soleggiato, rinfrescato da un├ó€Ôäóaria frizzantina, tanto fresca che sembrava lasciarmi addosso una vago sentore di mentolo. Non sapete quanto adoro girare per lavoro in Vespa: sono vestito pi├â┬╣ accuratamente di quando di solito monto in sella per diletto, oggi con una bella camicia morbida blue scuro (che mentre viaggio si gonfia che ├â┬¿ uno spettacolo!) e un paio di calzoni chiari. La borsa con tutti gli scartafacci legata al portapacchi davanti mi da giusto quel tocco in pi├â┬╣ che mi fa sentire così bene, tanto che mi sembra di viaggiare sospeso a un centimetro dall├ó€Ôäóasfalto. Varie commissioni da sbrigare nei paesini del circondario per poi spingermi nel pomeriggio fino in citt├â . Un sopralluogo da fare in riva al lago, un lavoretto da finire poco oltre, a due passi dal confine. Un ordine finalmente sottoscritto con un concessionario di auto di lusso. Una capatina in assicurazione (per una volta come fornitore e non come cliente!). Sono riuscito anche a ritagliarmi il tempo per una capatina dal mio Piaggio-Men di fiducia per scambiare un ├ó€┼ôallora come va? sempre in giro eh! stì ragazzini mi tirano scemo! quando si parte per le ferie? mica come la sua, questi affari qui... quelle si che erano Vespe! viaggi lunghi quest├ó€Ôäóanno? scappo in officina che ci├â┬▓ un casino di roba da fare... arrivederci!├ó€? e approfittarne per comprarmi qualche cavetto di scorta, cosa che magicamente ha incominciato a farmi entrare nella giusta lunghezza d├ó€Ôäóonda per l├ó€Ôäóimminente raid. Rientro a casa per mangiare una bistecca e stendere la lavatrice che ho fatto partire stamattina prima di uscire (... la moglie in vacanza... il marito in citt├â !). Altro sopralluogo in un ufficio. Mi vibra la tasca...: c├ó€Ôäó├â┬¿ uno in studio che mi aspetta di cui mi ero dimenticato: ├ó€┼ôdigli che sto arrivando!├ó€? In dieci minuti sono lì. Poi di nuovo in strada per arrivare in banca giusto un├ó€Ôäóattimo prima della chiusura pomeridiana dello sportello. Un salto da mia mamma che abita li vicino. Ore 17 rientro alla base ├ó€┼ôsano e salvo├ó€?. Ci sono un po├ó€Ôäó di telefonate da fare, ma possono aspettare fino a domattina (eccheccazz... mica sono un neurochirurgo!). Perch├â┬® vi racconto tutto ci├â┬▓? Ora ci arrivo: ruota tutto attorno all├ó€Ôäóespressione che ho usato poco fa, quel ├ó€┼ôsano e salvo├ó€? che non ├â┬¿ solamente un modo di dire, ma diventa un dato di

fatto. Da quando sono uscito stamattina ho percorso un centinaio scarso di chilometri.

Saranno stati i post che negli ultimi tempi evidenziano una tendenza al crash-test anche per pacati vespisti di lungo corso e provata esperienza (uno per tutti, lo Zio Sergio) che non risparmia nemmeno chi si ├â┬¿ dotato di tutti i pi├â┬╣ moderni ritrovati quali il freno a disco, ABS, forse l├ó€Ôäóair-bag, le rotelle antiribaltamento, il cavalletto laterale, il GPS, le fruste per montare la panna e quelle che non fanno impazzire la maionese (tipo Maska... ho reso l├ó€Ôäóidea...?). Tant├ó€Ôäó├â┬¿ che oggi non ho potuto fare a meno di far caso a quante volte si rischia letteralmente la scorza girando in moto. Il ridicolo cicalino pomposamente definito avvisatore acustico, che a seconda dei giri del motore lancia striduli versi rauchi o asfittiche pernacchie, oggi mi avr├â tolto da incombenti imbarazzi non meno di tre o quattro volte. In Vespa esisti solo se ti sentono. Di vederti non se ne parla proprio. Oggi

mentre ero lanciato (!!!) lungo un viale cittadino a doppio senso, una Megane davanti a me non ha trovato di meglio che fare un├ó€Ôäóinversione a ├ó€┼ôU├ó€? al volo (ci mancava solo il colpetto di freno a mano!): di fronte non arrivava nessuno, questo ├â┬¿ vero, ma da dietro?!? C├ó€Ôäóero io! che senza aver tempo di controllare mi sono dovuto buttare tutto a destra, rasare un muro e cercare poi di far tornare le pulsazioni a un ritmo accettabile.

Un paio hanno tentato di immettersi senza dare la dovuta precedenza prima che li stoppassi al suono del cicalino. Un tale su un furgone ha deciso di farsi lo sconto ed è partito mentre era ancora rosso (...tanto il rosso contemporaneo agli incroci micidiali vale solo per i babbei). Ovviamente non è mancata una portiera che si spalanca, ma questa è routine. Ma uno deve accendere un cero ogni volta che torna a casa?

Indubbiamente ├â┬¿ innegabile l├ó€Ôäóinfluenza statistica. C├ó€Ôäó├â┬¿ bel tempo, si passa pi├â┬╣ tempo in sella e pi├â┬╣ tempo si passa in sella pi├â┬╣ aumentano le probabilit├â di fare il botto; ma per caso l├ó€Ôäóha detto il dottore che un├ó€Ôäóautomobilista non pu├â┬▓ tornare a casa se prima non stende un motociclista? Probabilmente il fatto che a noi capita di spostarci sia su due

che su quattro ruote ci da una sensibilità tutta speciale che ci consente di tenere nella giusta considerazione gli altri utenti della strada, particolarmente quando noi siamo su quattro ruote nei confronti di quelli che viaggiano su due soltanto. Chi mi conosce sa che non si può proprio definirmi uno scavezzacollo: nella spirale del mio DNA i cromosomi di Gilles e Ayrton (...scusate, ma il teutonico mentuto driver delle Rosse lo

trovo troppo ingessato per definirlo un funambolo della pista, e a mio avviso lo dimostra anche il fatto che fortunatamente sia ancora in vita, al contrario degli altri due) sono praticamente assenti e la mia mariseggiante andatura quando la strada è poco meno che rettilinea lo dimostra. Di questi tempi si parla tanto del famigerato patentino... ma la

patente della macchina? Vogliamo parlarne? La patente auto dovrebbero rilasciarla solo dopo un certo numero di ore di moto (come le ore di volo per i piloti d├ó€Ôäóaereo per intenderci). Diciamo un migliaio (in fondo si tratterebbe solo di un├ó€Ôäóoretta al giorno per qualcosa meno di tre anni!) di cui almeno un 30% con la pioggia. Forse così tutti saprebbero valutare lo spazio di arresto di uno scooter quando piove. E per fortuna che oggi c├ó€Ôäóera il sole!

p.s.: se non sbaglio, nel comasco, dalle parti della Madonna del Ghisallo, c├ó€Ôäó├â┬¿ un santuario o qualcosa del genere che riguarda proprio i centauri sopravvissuti e quelli ahim├â┬¿ meno fortunati. Una sorta di santo protettore. Se si organizza un raduno (ma va bene anche una gita delle pentole in torpedone) io ci sto: prevenire ├â┬¿ sempre meglio che curare (lo disse anche il dentista).

Saluti a tutti e ricordate: casco acceso... luci ben allacciate e prudenza! SEMPRE!

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oggi con una bella camicia morbida blue scuro (che mentre viaggio si gonfia che è uno spettacolo!) e un paio di calzoni chiari.

Se poi pensiamo al curatissimo pizzetto e agli occhialini da intellettuale non resta che una definizione: bellissimo !!!! :wink::wink:

PS - Se non conoscessi lo zioSergio e non ne apprezzassi la pacatezza (Lorenzo dixit) e l'autorità morale, sospetterei un evidente plagio... :roll::roll:

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PS - Se non conoscessi lo zioSergio e non ne apprezzassi la pacatezza (Lorenzo dixit) e l'autorità morale, sospetterei un evidente plagio... :roll::roll:

Se non conoscessi Flavio gli risponderei male... :lol:... no, no, certo. Poi con Lorenzo siamo amici. Il fatto è che certe situazioni si vivono (purtroppo) quotidianamente, e raccontini di questo genere vengono spontanei. Più brevi aneddoti di vita vissuta, sullo stile di questi, ne sono già apparsi con una certa frequenza sul forum negli anni passati.

Tra l'altro: ogni tanto, come stamattina prima delle 8, mi capita di incrociare Rocksteady, perchè percorriamo un tratto di strada comune, anche se in direzione opposta. Quando ci incontriamo ci sbracciamo a salutarci, come a dire: "Siamo sopravvissuti fino a questo momento! evviva! teniamo duro per il resto della giornata!"

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Tra l'altro: ogni tanto, come stamattina prima delle 8, mi capita di incrociare Rocksteady, perchè percorriamo un tratto di strada comune, anche se in direzione opposta. Quando ci incontriamo ci sbracciamo a salutarci, come a dire: "Siamo sopravvissuti fino a questo momento! evviva! teniamo duro per il resto della giornata!"

ehehh anche oggi ci siamo arrivati in ufficio ;-) ...speriamo di continuare ad incrociarci per molti anni ancora !!!

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Zio, fratello nerazzurro, non mi ha mai nemmeno sfiorato l'idea di un "plagio". Sono idee che possono venire in mente solo a uno squilibrato come Flavio, che alla sua et├â si butta a capofitto nel primo Raid che gli passa vicino! A proposito, quand'├â┬¿ che ti vedr├â┬▓ lanciato in coda a un Raid? Qualche martedì passo a trovarvi. Ciao!

Lorenzo

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:D ZIO MAVAFANCULO CI HAI ROTTO CON STI RACCONTI , NE AVRAI GIA RACCONTATI 86 DI COSE DEL GENERE , MA BASTAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! AHAHHAHAHAHHHAHAHHHA

SE LA CITTA DI MILANO E I MILANESI TI DANNO FASTIDIO , CAMBIA CITTA. AHAHAHHAHAHAHAHAAHAAHHAAHHHAHAH

FANCULO ORSO*/

PRESTO CI RIVEDREMMO CIAO

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