Vai al contenuto

Messaggi raccomandati

Sono triste, desolata ma Giorgio non è più con noi,

vola libero come un uccello,

è in viaggio, ma in un altro mondo,

freddo.

Giorgio voleva scrivere un libro sul Tibet,

ma non può più farlo,

ora ha bisogno di dormire.

Non so cosa posso fare per continuare il suo sogno,

alle sue parole e al suo amore verso di noi.

Con queste parole Ya Pei, la moglie cinese di Giorgio Bettinelli, ha annunciato la sua scomparsa. Una grande perdita, indipendentemente da qualsiasi altra considerazione sull'uomo, lo scrittore e il viaggiatore.

Immagine%20130.jpg

"E io adesso, dopo tanta inutilità o pienezza e tanti chilometri a vuoto o a pieno, sono davvero pronto per iniziare con lei uno dei più grandi viaggi che la vita abbia in serbo per chiunque, magari un altro China Tour o Worldwide Tour, e magari in automobile, questa volta, così Hermes Bettinelli, benchè di pochi mesi o di pochi anni soltanto, potrà venire con noi senza avere freddo quando riposa sul sedile posteriore. (...) O magari ancora in Vespa, con Ya Pei e Hermes che di quando in quando possano venire a trovarmi (...)".

da "La Cina in Vespa" - Pag. 346

... e invece no, sarai solo anche in quest'ultimo tuo viaggio. Ma tanto ci sei abituato. Un peccato che però non potrai mai venire a raccontarcelo.

Lorenzo

├ê giusto e doveroso che anche la sezione "viaggi" abbia uno spazio dedicato alla scomparsa del viaggiatore in vespa per antonomasia. Questa discussione è collegata ad un'altra già presente in chiacchiere. POSTATE L├ì il vostro commento e il vostro saluto.

Modificato da Lorenzo205
Link al commento
Condividi su altri siti

Spedizione a 5 € su tutti gli ordini. Acquista Subito Online!
 
 
 

con queste parole lo scrittore, poeta e cantante Vinicio Capossela ha voluto ricordare Giorgio Bettinelli:

"Ho incontrato Giorgio Bettinelli nel settembre 2004 al festival della letteratura di Mantova. Era tra il pubblico e aveva ascoltato la presentazione di ÔÇ£Non si muore tutte le mattineÔÇØ. Venne ad esprimere il suo interesse con generosità ed entusiasmo. Aveva questi occhi come fuori di sè, febbricitanti, protesi in avanti, entusiasti ed infebbrati. Era magro come una faina, un fisico minuto. Avrebbe potuto fare il fantino forse, ma era troppo intellettuale per i cavalli, era infatti un fantino a due ruote, fantino dello strumento da viaggio pensante: la Vespa Piaggio. La passeggiata a due ruote. A viaggiare in Vespa si è ben diversi dai centauri. EÔÇÖ uno strumento più amichevole, ispira solidarietà e non si alzano mai davvero i piedi da terra. Giorgio Bettinelli è stato lÔÇÖunico vero grande viaggiatore che ho mai conosciuto. Veniva la vertigine a constatare attraverso la sua persona quanto mondo cÔÇÖera al di là di quello generalmente conosciuto. Mentre le mie e nostre stagioni si ripetono e cambiano le canzoni, forse, ma non i luoghi, Bettinelli faceva due giri del mondo. Giri guadagnati chilometro a chilometro. Un Phileas Fogg a due ruote, che nel giro del mondo trovava anche la sua futura sposa, ancora più a oriente delle Indie.. in Cina. Però sempre dandogli un passaggio sulla sua Vespa mongolfiera. O forse era parente di quei grandi velisti solitari come Fogar, che agli abissi avevano sostituito la polvere e lo sterrato.

Una sua leggerezza gli permetteva di prendere la vita sapendo prendere e lasciare. Fermarsi e ripartire. Abbiamo passato alcune sere a Milano, dove era venuto per la casa editrice e per un fratello che ci vive, e fu come un lembo ritagliato di quotidianità.. Per due giorni abbiamo provato il lusso di essere dello stesso quartiere. Dava la vertigine però, pensare a quante migliaia di chilometri ci avrebbero separato dal prossimo incontro. Incontro circolare che mi avrebbe trovato allo stesso punto, ma che necessitava di un suo giro di pianeta. Questo girare era unÔÇÖelaborazione della sua vocazione alla scrittura. Tutto quel viaggiare non avrebbe avuto senso se non fosse stata materia da rielaborare sulla pagina, perchè era la pagina la vera rotta del suo viaggiare. Giorgio è stato prima scrittore che viaggiatore. Le sue ÔÇ£Caramelle di liquirizia ÔÇØ vennero prima della Vespa. E anche le canzoni che aveva scritto e di cui non sapeva bene ancora che fare. Parlando delle nostre vite, mentre io mi affacciavo a mezzo dei suoi racconti a tutti i luoghi, le strade e i paesi che avevo già mancato, Bettinelli veniva colto dal rammarico per tutte le cose che non avrebbe scritto, le canzoni che non avrebbe composto, gli spettacoli che non avrebbero visto la luce, a causa di tutto quel viaggiare. Così almeno da questo ci sentimmo accomunati. Dal fatto che tanto ad andare che a stare fermi cÔÇÖè sempre qualcosa che manchiamo.. Erano queste, considerazioni di vita, scelte, destini, che rimanevano come cenere alla fine di racconti mirabolanti.

Bettinelli essendo abituato a portarsi poco aveva spazio per tutto, e così trovò il modo di portarsi dietro anche la nostra amicizia. Dava notizie di sè, da laggiù, sul Mekong. Faceva inviti, e si portava con sè parti di noi.

Memorabile fu lÔÇÖincontro con il mio amico Marco Cervetti, il gigante. Entrambi sapevano parlare il cinese, e Bettinelli portava sette orecchini al lobo, uno per ogni lingua che aveva imparato. Cervetti lesse tutti i suoi libri dopo che fu partito, a voce alta, tenendone viva la voce.

Mi raccontò Bettinelli che per lenire il dolore del primo abbandono che subì da un suo amore, andò immediatamente, e ancora piangendo, in un agenzia di viaggi. Prese il primo viaggio disponibile nel pomeriggio stesso. E ancora con le lacrime agli occhi si ritrovò a finire di piangere nel Borneo. E da lì stette mesi, e poi per caso si procurò una vespa. E così cominciò.

Girò tutta lÔÇÖAfrica e rischiò la vita e perdette la Vespa al contatto con certe popolazioni, presso le quali era proibito entrare senza protezioni. Bettinelli ha attraversato la Siberia prima del gelo, ha posato pneumatici e piedi sul lago Baikal e, da diavolo qual è, è arrivato fino in Tasmania. Ha attraversato tutto il Nordamerica e poi la Patagonia, e tutta la Cina dove si è anche costruito una casa e una famiglia, e poi e poiÔǪ lÔÇÖaltra mattina da così lontano, ecco insomma ho appreso che non ci sarà più modo di salutarci. Forse è così che succede con i viaggiatori, o forse così succede a tutti noi. Borges diceva che se in fondo non ci considerassimo immortali non avremmo la forza di salutarci, perchè ogni volta potrebbe essere lÔÇÖultima, però con un viaggiatore è tutto ancora più lontano, non puoi che rivolgerti al cielo, per fargli un saluto, ed è al cielo che rivolgo le mie lacrime per non potere più salutare, nè rivedere gli occhi infebbrati di Giorgio Bettinelli. Così succede con i viaggiatori, se ne vanno e la loro fine resta avvolta nel mistero, poche righe amorevoli provenienti da terre lontanissime. Dicono quelle righe che ora Giorgio è in un altro freddo mondo, così come tutti noi saremo, ma con un viaggiatore la fine si fa più disarmante, perchè ci pone più a contatto col mistero del nostro vivere, vederci e sparire. Forse per questo mi pare che lÔÇÖunico mezzo a cui affidare queste lacrime sia scriverne, come fosse al cielo. Brum brum amico con una chitarra per bagaglio, a tracolla, allÔÇÖantica.. e che lo spazio non ti manchi, ancora più che il tempo".

Vinicio Capossela, 19 settembre 2008

Se anche tu vuoi scrivere un tuo pensiero in memoria di Giorgio Bettinelli puoi farlo QUI

Link al commento
Condividi su altri siti

Scrive il giornalista e scrittorer BEPPE SEVERGNINI sulla sua rubrica "Italians" su "Corriere.it"

Ho saputo, e mi è dispiaciuto molto. Come a Crema sapete - faccio parte del paesaggio, in città ci conosciamo più o meno tutti - Bettinelli ed io siamo della stessa generazione. Aveva un anno più di me, Giorgino. Lo chiamavano così perchè è sempre stato alto e esile, sembrava una figura uscita da un libro illustrato. Papà maestro elementare, baffuto, impettito, sempre in bicicletta. Mamma volitiva. Un fratello più grande, se non ricordo male.

Siamo stati insieme lupetti - Giorgino nei rossi, se non sbaglio; io nei pezzati - poi ci siamo ritrovati negli scout, stessa squadriglia (pantere). Eravamo adolescenti, ma Giorgio era più grande di me: per diciotto mesi, e per molte altre cose. Sapeva far tutto: cantare, recitare, scrivere, inventare, correre, tirare, saltare. Credo di aver imparato da lui a parlare in pubblico: uscire, alla luce del fuoco, e recitare di fronte ai tuoi amici è una scuola meravigliosa.

Giorgio Bettinelli è una delle persone più fantasiose che io abbia mai conosciuto, al limite dell'incoscienza. Ricordo quando ci ha trascinato nella notte - lui quattordicenne smaliziato, noi dodicenni svagati - a trovare non so quale suo conoscente, che s'era appartato in auto con la ragazza. A dieci metri di distanza abbiamo accesso sette torce elettriche tutte insieme, puntandole verso il cielo. Ancora mi chiedo come il poveretto non sia morto d'infarto.

Lui era questa roba qui: un misto di follia e fantasia che poteva produrre capolavori e disastri. Ne ho avuto la conferma al liceo classico, dove Giorgino trasformava la politica - lui era del Movimento Studentesco - in un happening. Se c'era lui, l'assemblea diventava uno spettacolo (anche per me, politicamente distante). Era due classi davanti a me, stessa sezione B: la professoressa Paola Milani, gran donna, lo amava e lo odiava. Sentimenti comprensibili, anche allora.

Ricordo quando Giorgio ha cominciato la sua carriera, prima a Crema e più in là: attore nel "Teatro delle Erbe", cantante ("Barista", bella canzone), conquistatore (Monica, di cui mezza Crema era innamorata). Poi l'ho perso di vista, e ho saputo che ci sono stati guai di vario genere, eccessi, vicende romane che a noi sembravano lontane e misteriose. L'ho incontrato tre o quattro volte, per Crema, in quegli anni: aveva gli occhi diversi, più tristi.

Poi, negli anni Novanta, Giorgio ha trovato la Vespa, grande amante di tanti di noi. Da ragazzo, con una Ts 125 cc , io ero arrivato a Vienna (1978) e Alicante (1979). Giorgio, con un mezzo simile, ha girato il mondo. Di nuovo, come quand'era ragazzino: un misto di follia e fantasia, capace di produrre capolavori e disastri. Ma questa storia la sapete (QUI

Link al commento
Condividi su altri siti

Questo il ricordo di Gianni Mauro con il quale Bettinelli, prima di iniziare a girare il mondo in Vespa, condivise l'esperienza di cantante accompagnato dal complesso dei "Pandemonium".

Un saluto toccante ad un EX-PANDEMONIUM da un PANDEMONIUM, suo amico da sempre...

Ciao, Giorgio(o meglio Bettino, come ti ho sempre chiamato)! Sono Gianni Mauro (O Meglio Gianni "Murolo" come mi chiami tu). Sei sempre un Grande!! Stavolta l'hai organizzato veramente in modo straordinario "LO SCHERZO". Ah Ah Ah SEI GRANDE!! SEI GRANDE!! Tu pensa che stamattina, quando mi è arrivata dalla CINA la mail di YAPEI(la tua deliziosa compagna), sono rimasto un po' perplesso, perche' una mail scritta in inglese, col cavolo che sarei riuscito a capirla! Poi ho capito che da scapestrato, scombinato, burlone, ironico (spesso DISPERATAMENTE IRONICO) volevi mettere alla prova il povero Murolo sulle sue evidenti incapacita' linguistiche. Quando ho chiamato mia moglie e figlio a darmi man forte (non te l'aspettavi,eh? Ma ricordati che MUROLO c'ha sempre un asso nella manica!! Touche'?!?),e ho detto:" Giorgio Bettino mi ha mandato una mail in inglese, fatemi capire che diavolo sta combinà...". Mia moglie e mio figlio sono improvvisamente impalliditi ed hanno fatto gli occhi lucidi. Io ho detto:"Uè, ma che siete scemi? Non e' il libro CUORE, è una mail del nostro amico Bettino!! Di GIORGIO!! Di GIORGIOOOO!! Insomma volete dirmi che cavolo c'e' scrittoooo!!! " ...Non ho capito perche', ma in quel momento mi è venuto un magone...ma un magone!!!

Che mica veramente quello che avevo immaginato, era successo??.....Era uno scherzo!! Disgraziatone è uno SCHERZO!! Ma tu pensa che sei riuscito a farlo credere anche ad alcuni giornali italiani...alla Feltrinelli....Sei un GRANDE!! Sei un GRANDE!!...UE', ricordati che a NATALE come ti ho promesso,quando ci siamo rivisti A GIUGNO A MENTANA (Che bello rivedersi dopo un po' di anni, con qualche ruga in piu', qualche capello piu' bianco, ma con l'amore di sempre, con l'affetto che ci lega da trentanni immutato, con un po' di nostalgia mista a tenerezza, ricordando noi alla R.C.A tanti anni fa, e con la testa piena di progetti per il futuro. Io alle prese col mio lavoro di autore e con la mia fissa per i libri che sto scrivendo, Tu con la tua esplosiva voglia di continuare a viaggiare, di scrivere, di innamorarti ancora dell'AMORE...) vengo a trovarti. Sai le risate che ci faremo e le cazzate che ci diremo e magari un "cicchettino", cosi' tanto per festeggiare...

Mia moglie mi dice di rientrare, ero uscito un po' fuori in giardino.Certo si preoccupa perche' con questa pioggia benedetta, c'ho il viso completamente bagnato!. Dico: Ma tu guarda come mi ha combinato 'sta benedetta pioggia!! E non smette piu'...e non smette piu'.

Ad un tratto mia moglie mi fa:

"Hai visto Che bellissima serata!! Hai visto quante stelle!!!"

Gianni Mauro

QUI

Link al commento
Condividi su altri siti

L'ARCHETIPO DEL VIAGGIATORE

di Piero Priorini

Ci sono artisti e autori che non si discutono. Piuttosto si amano! Perchè quello che ci hanno regalato con la loro vita e la loro creatività è stato così intenso e così straordinario da arricchire e, a volte addirittura trasformare, la nostra stessa esistenza; o, comunque tale, che la nostra affettuosa riconoscenza non potrà mai più venire meno. Qualunque cosa essi ancora possano fareÔǪ

Così, ad esempio, acquisterei qualunque altro CD di qualunque altro concerto i Pink Floyd dovessero mai realizzare, nonostante sia passato oramai qualche decennio dai tempi di Wish you were here o di Dark side of the moon. Andrò a vedere qualunque altro film Woody Allen troverà ancora lÔÇÖestro di girare, nonostante i suoi ultimi lavori siano distanti anni luce da Provaci ancora, Sam o da La rosa purpurea de Il Cairo E continuerò a leggere i nuovi libri di Isabel Allende, nonostante il fatto che la sorgente visionaria da cui scaturirono La casa degli spiriti o Eva Luna sembrerebbe essersi parzialmente prosciugata e oramai la scrittrice si rivolga ad un pubblico di adolescenti.

Ebbene, a questa ristretta e personalissima mia cerchia di autori amati e stimati ÔÇô tra i quali annovero Otis Redding, Hermann Hesse, Wim Wenders, Reinhold Messner, Robert Pirsig, Bruce Chatwin, Gabriele Salvadores, Carlos Castaneda, Zucchero Fornaciari, Gioconda Belli, Carmen Gaite, Tiziano Terzari e pochi altri ÔÇô si è aggiunto recentemente anche Giorgio Bettinelli.

Romano, cinquantÔÇÖanni o poco più, spirito inquieto, anarchico ed eretico quanto basta, ma anche profondamente onesto, leale e ÔÇô cosa abbastanza rara - consapevole di se.

leggi tutto l'articolo QUI

Link al commento
Condividi su altri siti

Marco Ferrarese, un blogger e globetrotter italiano, è stato ospite nella casa cinese di Giorgio Bettinelli poche settimane prima della sua scomparsa. Questo è ciò che ha scritto nel suo blog:

Giorgio bettinelli se nÔÇÖè andato per sempre e io probabilmente sono lÔÇÖultimo Italiano ad averlo visto vivo. Per me quindi un colpo strano, maggiore, crepitante. Una settimana strana sospesa nel tempo e nei ricordi che Giorgio affabilmente sapeva snocciolare uno dietro lÔÇÖaltro tra un bicchiere di vino, una sigaretta e una di quelle frasi che ti lasciano secco, da quanto sono semplici, ben fatte, senza ridondanze. Così ho conosciuto questÔÇÖuomo che mi ha aperto le porte della sua casa per una settimana. La terzultima della sua vita. E mi sento ancora più straniato e di merda perchè in quella settimana, si era cementata unÔÇÖamicizia, qualcosa che poteva, e doveva e sarebbe stata particolare.

Il resto di questa toccante testimonianza lo potete trovate a QUI

Link al commento
Condividi su altri siti

Con queste parole Giorgio Bettinelli è stato ricordato durante una seduta del Consiglio Comunale di Crema, la sua città natale.

20060303181012!Crema-Stemma.png

Crema,

23 Settembre 2008

Le cronache di tutto il mondo riportando ed evidenziano la scomparsa di Giorgio Bettinelli, nato a Crema il 15 Maggio 1955, deceduto a causa di una infezione il 15 Settembre, allÔÇÖetà di 53 anni, nel sud della Cina dove viveva con la moglie Yapei.

Le cronache riportano i suoi instancabili e innumerevoli viaggi intorno al mondo, evidenziando quello spirito da viaggiatore, unico e originale, che fin da ragazzo lo rese partecipe di quelle generazioni dellÔÇÖ ON THE ROAD, vissute tutte dÔÇÖun fiato.

Giornalista,musicista,scrittore e viaggiatore, aveva riempito le cronache di giornali, radio e televisioni viaggiando in vespa in condizioni climatiche e terrestri particolari e proibitive, conoscendo popolazioni e società diametralmente opposte, imparando anche 6 lingue.

In tutto questo immenso mondo che ci circonda Bettinelli non perdeva occasione per presentare e divulgare i suoi libri : anche a Crema, dove da tempo voleva riscoprire le sue radici e le sue inconfondibili caratteristiche di una generazione del conoscere e del confrontarsi.

Quel sentimento forte della ÔÇ£ malinconia dellÔÇÖarrivo,perchè il viaggio era finito ÔÇ£ era la vera chiave della sua personalità , del vivere in movimento, senza perdere nulla di quello che passa.

Ci ha fatto vedere il pianeta su cui viviamo non ripartito su aree geografiche tra loro separate da oceani, ma unite da quei ponti naturali, che ci fanno sentire tutti uguali, cittadini del mondo pur nella diversità delle razze, degli usi e dei costumi.

Una grande perdita per quanti gli hanno voluto bene e per quanti negli anni si sono appassionati ai suoi viaggi e alle sue storie, a quel suo strano modo di vedere il mondo che ci ha fato riflettere e sorridere.

Per capire quanto era conosciuto e seguito è partita una iniziativa a livello nazionale, per dedicare una ÔÇ£ Strada a Giorgio Bettinelli ÔÇ£ che verrà indirizzata al comune di Crema.

Una iniziativa fattibile e concreta per riconoscere e dimostrare che Crema è quella città cosmopolita, futurista e allÔÇÖavanguardia, dove la figura di Giorgio Bettinelli possa essere una luce in questo profondo buio che ci circonda.

Gianemilio Ardigò

Consigliere comunale Verdi - Crema

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Due anni fa, il 16 settembre del 2008, ci ha lasciato Giorgio Bettinelli. Questa discussione è rimasta da allora "chiusa" ai commenti, in evidenza tra gli "importanti" di questa nostra sezione. Credo che oggi sia tempo di riaprirla e di lasciarla tornare ad essere una discussione "normale", senza privilegi di visibilità. Sarà l'affetto e il nostro ricordo a riportarla in alto quando ce ne ricorderemo.

8828_1210462830670_1501717425_30588763_376199_n.jpg

Non so se sia una cosa vera o una "leggenda vespistico-metropolitana", ma si dice che Bettinelli se ne sia andato ascoltando questa canzone

YouTube - Vinicio Capossela - Ovunque Proteggi

del suo amico Vinicio Capossela. È certo che lette da un certo punto di vista alcuni brani di questa canzone fanno pensare...

...com'è gonfia la strada di polvere e vento nel viale del ritorno... Quando arrivi, quando verrai per me, guarda l'angolo del cielo dov'è scritto il tuo nome, è scritto nel ferro, nel cerchio di un anello... (da "Ovunque proteggi" di Vinicio Capossela)

Modificato da Lorenzo205
Link al commento
Condividi su altri siti

Due anni fa, il 16 settembre del 2008, ci ha lasciato Giorgio Bettinelli. Questa discussione è rimasta da allora "chiusa" ai commenti, in evidenza tra gli "importanti" di questa nostra sezione. Credo che oggi sia tempo di riaprirla e di lasciarla tornare ad essere una discussione "normale", senza privilegi di visibilità. Sarà l'affetto e il nostro ricordo a riportarla in alto quando ce ne ricorderemo.

8828_1210462830670_1501717425_30588763_376199_n.jpg

Non so se sia una cosa vera o una "leggenda vespistico-metropolitana", ma si dice che Bettinelli se ne sia andato ascoltando questa canzone

YouTube - Vinicio Capossela - Ovunque Proteggi

del suo amico Vinicio Capossela. È certo che lette da un certo punto di vista alcuni brani di questa canzone fanno pensare...

...com'è gonfia la strada di polvere e vento nel viale del ritorno... Quando arrivi, quando verrai per me, guarda l'angolo del cielo dov'è scritto il tuo nome, è scritto nel ferro, nel cerchio di un anello... (da "Ovunque proteggi" di Vinicio Capossela)

era un grande e rimarrà un grande per sempre !!!

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Saggio riaprire. Le cose ferme rischiano di stagnare...

2 sett fa devanti alle vespe ora davanti ad un gate il cui volo porta in indonesia... e posso pure dir di no, ma se questo scalo l'ho aggiunto a costo di 12 ore in più di volo è perchè quelle isole le ho lette... una sett sola... sarebbe bello arrivar a Bali in vespa... ma chiassà

a tutti, buona strada

ennio

Link al commento
Condividi su altri siti

[ATTACH=CONFIG]51488[/ATTACH]

San Giuliano Terme (PI)

Hasta la Fin del Mundo... in Blog!: "Via Giorgio Bettinelli", finalmente!

_salti L205

se volete è possibile fare un giro virtuale in via Giorgio Bettinelli _smile_

San Giuliano Terme via giorgio bettinelli - Google Maps

certo che per Bettinelli (e tanti altri) la toponomastica potrebbe anche fare un piccolo sforzo... basterebbe una cosa tipo:

Giorgio Bettinelli (scrittore, viaggiatore* e musicista) 1954 - 2008

così, tanto per inquadrare chi sia stato il personaggio in questione.

* a tanti sarebbe piaciuto leggere anche "vespista", ma temo sarebbe chiedere troppo!

_ok_ L205

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

Sto leggendo In Vespa da Roma a Saigon proprio in questi giorni...: "'Profession?' Risposta prontissima: 'Scooterist!', che sa molto di lavoro specializzato, come entomologist, o paleontologist, e non provoca altre inquisizioni". -Giorgio Bettinelli ad un funzionario della polizia islamica iraniana durante un controllo ad Esfahan.

INARRIVABILE.

Modificato da britpop
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 8 mesi dopo...

con la scusa di fare un po' di strada per svoltare il 100.000°km del mio Charley sono stato ad Aosta, per celebrare a modo mio il quarto anniversario della scomparsa di Giorgio Bettinelli

[ATTACH=CONFIG]54710[/ATTACH]

altre foto a questo link

Hasta la Fin del Mundo... in Blog!: ..in loving memory

Modificato da Lorenzo205
Link al commento
Condividi su altri siti

con la scusa di fare un po' di strada per svoltare il 100.000°km del mio Charley sono stato ad Aosta, per celebrare a modo mio il quarto anniversario della scomparsa di Giorgio Bettinelli

[ATTACH=CONFIG]54710[/ATTACH]

altre foto a questo link

Hasta la Fin del Mundo... in Blog!: ..in loving memory

Grande! Ogni volta che parto e ogni volta che torno, passo sempre a salutare il primo di tutti noi

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 mesi dopo...
  • 5 mesi dopo...

Sono stato poco tempo fa al museo piaggio a Pontedera,

le sue vespe riposavano lì,vedendole ho provato una fortissima emozione,ne ho toccata una delle quattro e sono stato avvolto da una sensazione di pace interiore.

Erano anni che non aprivo un libro,grazie alla passione x la vespa e a Giorgio ho scoperto che un semplice pezzo di carta può tenerti ore incollato ed emozionare,grazie anche alla Sua ironia....

Grazie di tutto

Alberico

P.s. Sarebbe giusto dedicare un Bettinelli day a settembre...chissà magari andando a Crema

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 mesi dopo...

Ho letto i primi libri di Giorgio Bettinelli e tutti gli articoli di Tuttomoto . Con essi ho girato il mondo, ad ogni pagina avrei voluto che il libro non finisse mai ... che il viaggio non finisse mai ... ora inizierò a leggere La Cina in vespa ÔÇÿresistendoÔÇÖ alla tentazione di leggerlo velocemente ....

Penso che nessun vespista, dopo aver letto i suoi libri, riuscirà mai a percorrere più di cinquanta km senza pensare ai suoi fantastici viaggi, fra qualche giorno saranno passati cinque anni dalla scomparsa del nostro mito e vorrei ricordarlo con tutti voi magari con il suo yeah! in sella alle nostre vespe ......

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...