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Inviato

"...solo e soltanto i Fiorentini..."

Che cos'è, il primo di una lunga serie di ricorsi? :D

Da altre parti ho scritto che quando lo Stato ti espropria un terreno per farci, ad esempio, una strada, ti compensa per il valore del terreno, contrattandolo con te. Qui, col divieto di circolazione, c'è di fatto un esproprio senza compenso; vieni privato dell'utilizzo di un tuo bene di tua legittima proprietà...

... in altre parole si tratta di RAPINA! :shock::evil:

Inviato
"...solo e soltanto i Fiorentini..."

Che cos'è, il primo di una lunga serie di ricorsi? :D

Da altre parti ho scritto che quando lo Stato ti espropria un terreno per farci, ad esempio, una strada, ti compensa per il valore del terreno, contrattandolo con te. Qui, col divieto di circolazione, c'è di fatto un esproprio senza compenso; vieni privato dell'utilizzo di un tuo bene di tua legittima proprietà...

... in altre parole si tratta di RAPINA! :shock::evil:

Purtroppo non è così: dal punto di vista del diritto non si tratta di esproprio del bene perchè non viene messa in dicussione la proprietà, ma la possibilità di utilizzarlo. Che poi nella pratica cambi poco è un altro discorso, ma la differenza è fondamentale.

Inviato

Cavilli legali, come sempre... i soliti fariseismi :evil:

"Differenza fondamentale"??? Pago una tassa di possesso per non poi non poter usufruire di un bene? Faccio di tutto per mantenere in efficienza un mezzo che può avere un effetto di pubblica utilità (chi è che sa cosa me ne faccio dei miei mezzi? Potrei essere un medico che visita a domicilio e di ciò ne giova la società intera...) e di fatto ne vengo privato?

MA CHE, SCHERZIAMO???

"Mezzo di trasporto" serve come mezzo di trasporto, altrimenti lo chiamerei "soprammoblie"! :evil:

Puntualizziamo ancora una volta cose dette e ridette:

1. basta una giornata ventosa e lo smog per un poco ci lascia in pace

2. non tutti i mezzi cosiddetti inquinanti circolano in contemporanea (inoltre la mia auto 21enne si lamenta con me perchè la tradisco sempre per il PX catalizzato e non la cosidero mai... :P)

3. dicono tutti che il problema va affrontato in maniera più sistematica e si continua a tentare di tappare i buchi? Bleagh!

4. qualsiasi sia il mio mezzo, l'importante è che in sede di revisione biennale rientri nei parametri per cui è stato fabbricato (21 anni fa mio zio comprò l'auto che ora possiedo io e non esistevano in contemporanea alternative ecologiche!). Questo deve bastare ed avanzare!

Inviato

" La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina ii modi di acquisto, di godimento e I LIMITI allo scopo di assicurarne la funzione sociale......"

Teoricamente, quindi, la legge può limitare l'esercizio della proprietà privata. Tuttavia si possono sottolineare dei punti che si potrebbero, a mio avviso, utilizzare per far leva sul ricorso

1) Con i blocchi totali dei mezzi non catalitici, impedendone la circolazione sempre e comunque, di fatto si privano i beni siffatti dalla loro funzione economica o destinazione d'uso. La proprietà di tali beni, in pratica, viene minata alla base e svuotata della sua ragion d'essere: il godimento del bene

2)I blocchi di circolazione potrebbero essere visti come una limitazione alla libertà di movimento.

Infatti coloro che magari non possono permettersi l'acquisto di un mezzo catalizzato, di fatto si trovano privati del loro principale mezzo di locomozione. A questi blocchi dovrebbe seguire un adeguata campagna di incentivi per l'acquisto di mezzi catalizzati che non mi pare ci sia stata

3)Si deve rivedere la parte burocratica - amministrativa per equilibrarla all'effettiva circolazione.

Che giustificazione si può dare al fatto che si paga il bollo per circolare 365 giorni l'anno, si paga l'assicurazione che ti copre 365 giorni l'anno, si obbliga un controllo biannuale dei gas di scarico(per adesso solo sugli autoveicoli) mentre si può circolare solo 100 giorni l'anno?

Il problema italiano è che si producono leggi ma non si mettono a disposizione meccanismi per garantire un equilibrio sociale-istituzionale

Inviato

Gaetan3, nel tuo punto 1 e nel 3 diciamo la stessa cosa.

Punto 2: gli incentivi alla rottamazione ben vengano, ma questi non possono necessariamente indurmi ad una sostituzione quasi obbligatoria, anche perchè sono un piccolo contributo che non compensa il valore intrinseco del bene che possiedo. Nel concreto, ora ho una Mercedes 190 di terza mano. Praticamente tutti mi stanno dicendo che auto così ┬½eterne┬╗, inarrestabili e indistruttibili non ne fanno più. Per questo ci penso diecimila volte prima di disfarmene.

Nel 1984 mio zio la comprò a 34 milioni, a me è stata regalata 4 anni fa (tuttora è intestata a mio padre), e sinceramente le mie (non molte) risorse finanziarie e concentrerei su ben altro: quanto dovrei spendere per trovare oggi un mezzo con le stesse caratteristiche?

Limitare l'esercizio della proprietà privata avrebbe senso se si sa come il cittadino abusa dei suoi beni. Mi piacerebbe che ci fosse qualcuno mandato dallo Stato che mi stesse a fianco per un'intera settimana e così capisca come gestisco i miei mezzi!!!

Ho già una Primavera che mantengo ferma per non pagare una seconda assicurazione, ma anche perchè non me la fanno circolare perchè non le ho fatto l'iscrizione a moto storica...

Inviato

Nel punto 1 e 3 diciamo la stessa cosa perchè mentre io stavo scrivendo tu hai postato il mio messaggio.....Comunque sono d'accordissimo con te. Se hai un mezzo che vale e che ti piace, perchè cambiarlo? La macchina nuova dovrebbero quasi regalartela, ma sono sicuri che molti preferiscono il vecchio al nuovo.

Il limite della proprietà privata deve essere analizzato alla luce del "per garantirne la funzione sociale" e non del solo abuso.

L'abuso deriva da un limite precedentemente imposto. Nel caso dei blocchi di circolazione, non sono stati istituiti perchè si abusa dei propri mezzi, ma per garantire, "teoricamente" la salute dei singoli individui. Il problema vesponauta che tu hai ben messo in evidenza, è che lo stato tappa sempre i buchi più facili da tappare per mascherare l'esistenza di squilibri ben più gravi

Inviato

Le auto nuove per me non sono affatto male, anzi (scendere da una nuova Zafira ovattata e silenziosa e appoggiare il sedere su un PX vibrante... eh eh eh). Ma della mia fedele e semplice vecchietta non mi lamento proprio!

Ho comprato la PX 151 Kat nel 2002 (quando ancora c'era la 200...) perchè, per un'occasione che si era creata, i miei parenti mi hanno regalato un po' di finanze. Mi sono detto: "squadra che vince non si cambia, semmai cresce". Quindi dalla Primavera son passato al PX ben sapendo che sarebbe stata la mia seconda auto a tutti gli effetti; così la vecchia Mercedes, affidatami pochi mesi prima, avrebbe campato ancora di più camminando (e inquinando) di meno!

Sono, queste, valutazioni di uno poco coscienzioso che abusa della proprietà privata non garantendo la funzione sociale dei mezzi che possiede? Ripeto, se fossi un medico e ho bisogno del mezzo per svolgere la mia "funzione sociale", che faccio? Resto a casa?

(Non inquino anche a far demolire la mia auto e a far fabbricare quella che me la sostituirà? Eh eh eh...)

Credo che la febbre consumistica abbia fatto perdere valore a quanto già c'è ed è da sfruttare. Fosse anche il patrimonio di memoria tecnico-culturale dei mezzi storici.

Come vedi, Gaetan3, siamo in perfetta sintonia! ;)

Inviato

Ragazzi non fraintendetemi: io sono dalla vostra parte, la mia intenzione era di far presente che esistono dei cavilli tali da non rendere certo il successo di un ricorso.

Condivido pienamente le ragioni espresse da Vesponauta e Gaetan3.

Inviato

Davide, nessuno mette in dubbio le tue intenzioni!

Se così non fosse me la sarei chiarita con te via MP. Invece pubblichiamo i nostri pensieri perchè, ancora una volta, si possa capire e ragionare insieme chiedendoci come stanno veramente le cose. Pochissimi minuti fa al TG2 anche il ministro dell'Ambiente ha detto, più o meno, di fare il possibile pur nei limiti di legge rilanciando gli incentivi alla rottamazione per far diminuire il parco di vecchie auto (prima del 1991) che, a sua detta, è di 11 milioni di vetture, e che una domenica di blocco serve a poco.

Facciano pure, se vogliono, gli incentivi (purchè, a furia di incentivi, non se ne diventi schiavi...). Ma anche in TV hanno detto che il problema non si risolve in quattro battute.

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