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Inviato

Era un po' di tempo che ci pensavo e questa mi è sembrata l'occasione giusta per cominciare. La mia idea è quella di segnalare in appositi topic i link che riportano la cronaca di viaggi e le storie di viaggiatori motociclisti, preferibilmente in Vespa ovviamente, ma visto che in questa sezione si parla anche di viaggi ho pensato di estendere la cosa anche hai viaggi fatti in moto che siano comunque significativi per la loro eccezzionalità.

Storie e racconti di viaggio in cui si incappa navigando nel Web, e quello che vi voglio segnalare l'ho trovato... navigando proprio nelle pagine di VOL, nascosto in mezzo ai mille topic della sezione "chiacchiere".

Leggete con attenzione la storia di Gionata Nencini: sono certo che alla fine concorderete con me che è un onore poter leggere delle sue avventure qui nel nostro forum.

Posto di seguito un itervista di Gionata raccolta sul web.

Le sue parole, vale la pena spenderci qualche minuto:

"Il mondo mi sembra così piccolo adesso.

Studio la mappa ormai vecchia e strappata in più punti e realizzo che dopo 24 mesi sulla strada, sono esattamente dall'altra parte della terra.

Il conta chilomentri della mia Honda Transalp 600 V segna i suoi 100000 km originali. Questo vuol dire che ho percorso esattamente 64000 km dal giorno della mia partenza in Italia.

Accompagnato da questa fedele e insarrestabile moto, comprata di terza mano quando non avevo ancora l'età nè la patente per poterla guidare, tento di fare dei molti chilometri il sogno di una vita.

Il giro del mondo in moto.

Niente di innovativo, è vero. Internet strabocca di informazioni, foto, itinerari e spedizioni in sella a moticiclette di ogni sorta. In alcuni casi mi sono perfino avvalso di questi rapporti per aiutarmi ad organizzare parte del viaggio che poi ho preferito affidare ad una sconsiderata improvvisazione, trascurando certi dettagli senza i quali la mia impresa risulta, non solo un viaggio, ma una vera e propria avventura.

Una avventura tutta mia.

In solitario, a 21 anni, su una moto più vecchia di mia sorella, mi lancio attraverso paesi sempre diversi e sempre più lontani da casa.

Inutile dire che l'idea in sè mi piaccia più dell'intenzione di arrivare, un giorno, alla fine di tutto questo.

Con l'enome flessibilità acquisita grazie alla strada ed allo stile estremo con cui la vivo, prevedo di toccare i cinque continenti attraverso un totale di circa cento stati e 150000 km.

Questo senza beneficiare di veicoli di supporto, di un conto bancario milionario, di sistemazioni di lusso, di apparecchiature disgnostiche e cartografiche nè tanto meno di approfondite conoscenze meccaniche.

Con me ho solo una moto, una tenda da 15 euro, un fornellino a gas da 8, un computer usato, abbigliamento, una borsa degli attrezzi per la manutenzione e tanta voglia di viaggiare.

Non sono un motociclista. Sono un viaggiatore.

Il mio 23simo paese fin'ora toccato è lÔÇÖAustralia. Dove mi trovo adesso è la moderna e turistica Brisbane, al nord di Sydney. Sto lavorando per mettere da parti i soldi con cui guidare la moto nelle Americhe.

Per arrivare fin qui ho guidato lungo l'Italia, la Slovenia, la Croazia, il Montenegro, la Serbia, il Kosovo, la Macedonia, la Grecia, la Turchia, la Georgia.

Traghettandomi in Russia per motivi di guerriglia al confine con l'Apkasia, ho poi raggiunto Vladivostok.

Traghettato in Giappone ho guidato abusivamente fino all'estremo sud dove mi sono imbarcato per la Corea in cerca del porto di Incheon, da cui sono partito per la Cina, dove adesso mi trovo.

Partito l'8 Maggio 2005 dalla mia Campi Bisenzio, nota periferia fiorentina, ho toccato le due sole città di Gatteo a Mare e Venezia. Una volta superato il confine di stato a Trieste, ho pernottato ad Ankaran per poi raggiungere Lubiana il giorno seguente ed entrare in Zagabria per la notte. Lungo il magnifico mare croato sosto a Spalato, Makarska, Dubrovnik, poi a Podgoritza in Montenegro.

E mentre Aci viaggiare sicuri sconsigliava ai connazionali di recarsi in certe zone, io ero già accampato a Berane, nel bosco di un gelido e magnifico paese montano della Serbia, sognando il Kosovo. Lo ho raggiunto il giorno seguente.

A Pristina per tre giorni e poi Skopje in Macedonia. Gironzolando più di un mese in Grecia ho toccato Salonicco due volte, Atene, Corinto, Patrasso e risalendo verso il cofine turco, Lamia, Larissa, Alessandropoli, Peplos. Fermo ad Istanbul per due settimane in attesa della fornitura di un nuovo sponsor ufficile, ho poi guidato al nord, lungo la costa del Mar Nero fino al confine con la Georgia.

Fermo a Tbilisi per l'ottenimento del visto russo, ho dovuto far ritorno a Batumi, per traghettarmi fino a Sochi, risparmiandomi di guidare fin dentro la Russia ed essere inevitabilmente arrestato entro i 60 km dal confine con l'Apkasia.

Nel tempo record di 22 giorni, animato dal terrore di non farcela, ho coperto tutta la Russia da ovest ad est, lungo i suoi 11000 km di strade dritte. Ho guidato per più notti senza sosta, toccando percorrenze di 1000km in un giorno, dormito per 3 ore disteso su un solo velo di nylon in piena Taiga, affrontato pioggie interminabili, lottato con zanzare più grandi del quadrante del mio orologio per il dominio della mia stessa tenda, sofferto l'insonnia che dalle 3 alle 7 del mattino mi ha tenuto sveglio durante tutti i pernottamenti in siberia a causa del freddo insostenibile, ubriacato pesantemente a causa della vodka e la birra che alcuni motociclisti a Samara si sono proposti di farmi bere contemporaneamente come la usanza russa vuole, rischiato di morire una volta e di venir trattenuto e malmenato da due gruppi distiniti di russi ubriachi.

Infine, nel tratto di 2000km di sterrato estremo che caratterizza la parte ad Est della Russia, sono prima rimasto senza soldi a causa di un pin a 5 cifre che non è riconosciuto dai bancomat di Cità e poi, finalmente, ho avuto un guasto alla moto esattamente nel punto in cui mi trovavo a 300 km da ogni altro centro abitato.

Senza viveri. Senza gas per cucinare. Senza acqua, senza soldi e senza la possibilità di prelevarne altri. Solo con un Honda Transalp XL600V del 1987, smontata al lato di una strada sterrata e con un intoppo che, date lo stato di apprensione dovuto all'imprevisto, mi sembrava più grave di quel che poi è risultato.

Scortato fino alla prima città da due camionisti che mi hanno portato oltre il terribile percorso sterrato lungo un viaggio di tre giorni e tre notti (che ho passato dormendo sotto al rimorchio dello stesso camion dove io e la mia moto viaggiavamo), ho riparato la moto e raggiunto Vladivostok a singhiozzi.

Entrato in Giappone, uno dei paesi più cari del mondo, realizzo di avere gli ultimi 200 euro nella mia carta di credito e di avere una moto rotta. Privo del carnet de passage, mi viene richiesto di pagare una tassa d'importazione due volte maggiore della mia disponibilità di credito.

Panico.

Abbandono la moto al porto di Fushiki e fuggo ad Osaka in cerca di idee. La flessibilità e la voglia di non arrendermi porteranno non solo idee, ma soluzioni.

Uscirò dal Giappone dopo 4 mesi, con una moto riparata, un budget ripristinato e una grinta spropositata. Quella grinta che mi fa guidare per 900 km dal nord al sud del Giappone conspevole di non avere alcun requisito per poterlo fare.

Una volta in Corea raggiungerò Seoul per l'ottenimento del visto cinese ed avrò di che pentirmi per non essermi portato due centraline elettriche di ricambio per la mia moto.

Entro ufficialmente in Cina il 27 Gennaio 2006, a due giorni dalle magnifiche celebrazioni per il nuovo anno cinese. L'anno del cane.

LÔÇÖingresso senza targa e patente cinese mi obbligherà a spedire la moto via cargo container direttamente in Tailandia, per raggiungerla via terra attraverso tutta la Cina ed il Vietnam noleggiando moto e scooters.

Una volta a Bangkok, riparo, rivernicio e sostituisco alcune parti della moto ed esploro tutto il sud est asiatico avventurandomi in Laos, Cabogia, Vietnam, Thailandia, Malesia, Singapore ed Indonesia.

Persone e paesaggi che cambiaranno il mio modo di vedere la strada e di viverla.

Entrerò in Australia in volo, spedendo la moto via cargo da Jakarta fino a Sydney, dove la recupererò in Gennaio. Da allora lavoro come cameriere e maestro dÔÇÖasilo per mettere da parte i soldi necessari al prossimo pezzo di mondo da esplorare. Le Americhe.

Il tour che interessa lÔÇÖAustralia, la Tasmania e la Nuova Zelanda inizierà a Settembre, dopo il mio 24simo compleanno, dopodichè spedirò di nuovo la moto via cargo container e volerò in Cile per la prossima avventura.

Per guidare, mangiare e dormire per tutto questo tempo ho speso 14.674,06 €, che, onestamente, è molto di più di quello che avevo messo da parte fino al giorno della partenza. Ma la strada, le notti siberiane in tenda, la solitudine e la voglia di continuare, fanno di ogni opportunità un vero punto di svolta.

Autegestione, consumi ridotti e qualche spunto brillante.

Più volte, intervistato dai giornalisti greci de Elefterotipia, turchi de Hurryet e russi de Argumenti & Facti, il fattore impressionante risultava essere tutt'altro che il semplice proposito di girare il globo da solo a 21 anni.

"Budget mensile calcolato: 733 euro tutto compreso".

E mentre c'era chi diceva che mi sarei dovuto fermare all'altezza di Forlì per un'imminente guasto alla moto, stracarica e mai testata su strada, o chi diceva che per fare quello che ho fatto fin qui avrei dovuro risparmiare migliaia d'euro, io scrivevo sul mio Partireper.it che ÔÇ£parte della soddisfazione di concedersi al viaggio, consiste nel trovare il modo di reinventarsi e concedersi alla strada per più tempo possibile.ÔÇØ

Ridurre le proprie necessità al minimo ed optare per soluzioni che annnullino le ulime spese rimaste (accettare i pasti offerti dai cittadini locali o non vergognarsi a chiedere sconti o cibo gratuito).

Grande peculiarità di questo viaggio quindi, sembra essere proprio lo stesso aspetto che per molti altri, rappresenta la causa per cui astenersi dal viaggiare.

I soldi.

Di immediato impatto, il mio progetto riceve così la curiosità e l'entusiasmo di aziende leader che si propongono di aiutarmi nella preparazione del progetto.

Volutamente tralasciato la possibilità di un supporto economico, Cose di moto, Scottoiler, Ufo Plast, Famsa, Agv e Memov si accostano per prime alla mia idea fornendo rispettivamente abbigliamento ed accessori moto.

A livello locale poi, 4 moto officine italiane (3 di Firenze e 1 di Milano), prendono a cuore la mia richiesta di supporto e mi incontrano per chiarire i miei dubbi e predisporre la moto di accessori di grande utilità.

I mille abitanti incontrati fino ad oggi o le stravanganti amicizie coltivate con lingue sempre diverse e posti sempre meno occidentali, non bastano a riassumere il concetto di questo viaggio che ho coniato sotto il nome di "Partire per".

Quando il nome è nato, cinque anni fa, ero un minorenne che girava l'Italia in autostop, con uno zaino, un sacco a pelo e i vestiti che puzzavano. Ma già allora la serenità che animava in me lungo quei chilometri, bastavano a darmi l'impressione di aver fatto la scelta giusta.

Il seguito a quel viaggio organizzato in un mese per aver letto un romanzo di Jack Kerouack, è stato un tour italiano in sella ad una mountain bike.

Sarà a Trento, seduto su una panchina all'ombra di una pineta, che annoterò sul mio diario di viaggio il pensiero che ancora oggi anima tutto il mio entusiasmo per i viaggi.

"Partire per viaggiare, non per arrivare"

E anche se con il tempo e con le letture giuste ho poi scoperto che il mio pensiero non era altro che l'ennesima espressione di libertà già coniata mille altre volte da altri mille viaggiatori ben più noti di me, sorrido ancora oggi nell'aver colto a pieno questa chiave di lettura del viaggio, da solo, e non per emulazione.

Se un libro aveva sconvolto la mia adolescenza motivandomi alla partenza per un tour in autostop, non posso certo negare che la spinta decisiva a compiere un tuor mondiale in moto sia stata data da un evento altrettanto occasionale.

Trattasi di una film di Walter Salles: "I diari della motocicletta".

Rimasi inchiodato alla sedia che mi disponeva davanti al maxi schermo assieme a tante altre persone e sognavo. Desideravo poter estendere le mie esperienze passate a terre, popoli e strade ancor più lontane, ancora più belle e ancor più vere.

E così eccomi qui, con il io progetto personale, la mia tenda da 15 euro ed il mio sacco a pelo che, come un porta fortuna, resiste ed è presente dal primo dei miei viaggi.

Il motivo per cui ho deciso di intraprendere questa avventura, mi è tutt'ora indefinito.

Credo si tratti di un guizzo passionale, più che di un'intenzione razionale. Rimane il fatto che non so dare un termine per spiegare a me e a voi, il perchè faccio quello che sto facendo. Sarebbe un pò come definire quello che si prova per la donna che si ama.

Ai media, che non si accontantano mai di risposte laconiche e filosoiche come la mia, ho quindi dato degli spunti che credo risultino interessanti anche a voi.

Il primo di questi è la crisi di astinenza al viaggio che mi ha spinto a rimettermi in pari degli anni perduti lanciandomi in una cosa più grande di me.

In secondo luogo il desiderio di mettermi in gioco e di provocare in me e negli altri una reazione che portasse consapevolezza.

Il terzo è il desiderio di trasmettere tutto questo insieme di emozioni pubblicando la mia vita e le mie foto scattate sulla strada, fra le pagine del sito ufficiale di cui sono il web master.

Troppe volte prima di partire, mi sono confrontato con persone che vedevano nel mio progetto qualcosa di pateticamente utopico, quasi offensivo. Un cosa che a detta loro "proprio non si può..."

Mi sono così regalato un sogno, beneficiando dell'energia, della grande follia che alberga in me e che il mio gesto richiede, per mostrare alle persone che mi seguono, che niente è in fondo impossibile. Inaccessibile.

Non risiede nell'aspetto chilomentrico il merito di essere il più grande motociclista. Non si quantifica in quanti soldi un viaggiatore riesce a risparmiare o a quanti ne può spendere per godersi a pieno ogni cosa gli si presenti lungo il viaggiare.

Non dipende dal luogo di origine, dalla destinazione prefissata e nemmeno dall'età o dal genere sessuale che contraddisguono un viaggiatore piuttosto di un altro.

Viaggiare è uno stile di vita. E come tale deve essere fatto a proprio beneficio, con l'approccio che più si addice al viaggiatore che gli si concede.

Che si tratti di un viaggio a piedi, in autostop, in bicicletta, in moto, in auto, in autobus, nave o aereo che sia, il viaggio inizia comunque prima di salutare gli amici ed i parenti e non si ripromette di finire nell'esatto momento in cui si fa ritorno a casa, dopo chissà quanto tempo.

Quello di cui vorrei parlarvi altro non è che il mio viaggio e del modo in cui esso possa conciliarsi con le aspettative di chiunque altro.

Il contenuto sarà personale, sincero, talvolta irriverente.

Diretto come è il tempo quando rimarca inesorabile la sua corsa nella vita di ognuno di noi, ricordando che non ci aspetterà, mai.

Un abbraccio."

.gionata.

Questo è il link al suo sito Web

http://www.vespaonline.com/MDForum-viewtopic-t-47098.htm

Ciao, Lorenzo

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Inviato

Semplicemente Spettacolare il viaggio di questo giovane toscano e il suo sito!! impiegherò giorni per esplorarlo tutto!

E Ottima la tua idea di segnalare siti e racconti come questo caro moderatore viaggi!!

darò anche qua il mio modesto contributo inserendo qualcosa anch'io dai miei preferiti!

ciao Lorenzo!

scerpe 8):D

  • 1 mese dopo...
  • 3 settimane dopo...
Inviato

un'altro bel viaggio, chiaro, preferisco la ragazza spagnola (oltre che per il fatto che è FEMMINA;), non ytilizza sponsor!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! conosco gente che lo fa solo per farsi pubblicità o per promuovere qualche prodotto, lei lo fa solo per vera passione;)

.... poi, chiaro, ognuno fa quello che vuole, come vuole e dove può ;)

Inviato
un'altro bel viaggio, chiaro, preferisco la ragazza spagnola (oltre che per il fatto che è FEMMINA;), non ytilizza sponsor!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! conosco gente che lo fa solo per farsi pubblicità o per promuovere qualche prodotto, lei lo fa solo per vera passione;)

.... poi, chiaro, ognuno fa quello che vuole, come vuole e dove può ;)

Per quello che mi riguarda il discorso SPONSOR non necessariamente deve sminuire l'impegno di un appassionato, l'importante è che lo sponsor sia un reale aiuto per raggiungere un sogno. Non vedo cosa ci sia di male a riuscire a farsi fornire del materiale tecnico o perchè no, del danaro. Uno sponsor che crede in te ti da quello che può/vuole in funzione di quello che fai o che rappresenti per gli altri.

Diverso è il discorso se lo sponsor ti obbliga a fare quello che dice lui. Se tu vuoi andare in Africa e lo sponsor ti offre qualcosa per andare da un'altra parte sta a te accettare o meno il suo aiuto. Credo che quanti aiutino Gionata lo facciano senza sindacare su che moto usa, in che posto va o quanto ci si ferma. Lui continua nella SUA avventura, non nell'avventura dei suoi sponsor.

Lorenzo

  • 5 settimane dopo...
Inviato

Aggiornamento dal sito di Gionata, che continua nel suo bellissimo giro del mondo.

Gionata è arrivato in Darwin con gli ultimi soldi rimasti ed ha trovato in 2 giorni un lavoro in qualità di manovale per 20 AUD l'ra e come cameriere nella serata per 120 AUD a servizio.

Gionata, non potendosi permettere un appartamento, ha prima pernottato al caravan park per 75 AUD a settimana e poi, vinto dal clima umido del Nord e dagli stramazzi degli uccelli volati dalla Nuova Guinea, si è preso una stanza in un hosello.

Gionata ha quindi pernottato a Chilli's Backpacker, poi Frof's Hollow ed in fine ad Elkes backpacker per cifre non superiori a 150 AUD a settimana.

Gionata è stato intervistato in diretta da ABC news diretta da Annie G che lo ha portato in studio per un intervista radiofonica.

Gionata ha lavorato tanto e trombato poco.

Assieme all'amica belga Saskiaa, Gionata ha passato qualche serata al Karaoke che premiava con 1000 AUD in contanti il mioglior cantante. La finale sarebbe stata ai primi di Dicembre per cui Gionata non ha potuto competere, ma ha cantato nei fine settimana ricevendo buoni bevute con cui si è risparmiato di spendere soldi per comprare birra.

Gionata ha inoltre deciso di presentarsi al centro della salute giovanile in Darwin dove, gratuitamente gli hanno fatto un prelievo sangue ed urine in grado di rivelare il contagio da malattie sessuali quali HIV e similari.

Gionata è stato informato immediatamente di essere stato contagiato dalla comune "Clamedia", virus sessuale comune fra i giovani. Il dottore gli ha prescritto due pillola da prendere la sera stessa e così il problema è stato risolto. A parte questo non ci sono stati riscontri "positivi" relativi ad altri virus. (tocchiamoci le palle).

Gionata è partito da Darwin il giorno 24 Ottobre diretto verso Kakadu dove, una volta raggiunta Shady Camp, si è quasi fatto mangiare vivo da un coccodrillo e presto uscirà un filmato che lo dimostra.

Gionata ha toccato le seguenti città principali, durante la tappa di Settembre: Katherine, Kununurra, Broome, Port Hedland, Newman, Perth. La tratta gli ha richiesto 5 giorni di guida.

Gionata ha ancora il problema consumi, ma ha tolto per curiosità il filtro aria ed ha scoperto che questa modifica ha ridotto i consumi. Invece di 170 km con un pieno adesso ne fa 270. Cosa diavolo succede?!??!?!?!?!?!.

Gionata, ha raggiunto Perth l'ultimo giorno di Ottobre e, visto l'immane somma che questa seconda fase del viaggio gli è costata, ha dovuto fermarsi per 5 giorni per riscuotere le tasse che ha pagato e mettere da parte altri soldi.

http://www.partireper.it/2007chapt10.htm

Lorenzo

  • 1 mese dopo...
Inviato

Aggiornamento dal sito di Gionata

Dicembre 2007

Gionata il 1 gennaio si è svegliato alle 9 per le pulizie di casa.

Gionata festeggierà il suo ennesimo capodanno in compagnia di Mauro, Mio e Diana, mangiando e bevendo ed andando a dormire alle 2. Mai successo prima.

Gionata parte per il suo Tour di Oceania in Nuova Zelanda il giorno 24 Dicembre 2007 e farà ritorno ad Auckland dopo aver ultimato il Northland, il giorno 28.

Gionata importa la moto dopo aver pagato 1000 NZD in contati. Con il carnet de passage è tutta un'altra storia. Molto meglio.

Gionata verrà poi aiutato ed ospitato dal gentilissimo Andrea, suo lettore da tempo. Spenderà una settimana a casa di Andrea ed avrà la possibilità di occuparsi del sito, della moto, dell'importazione e di avere un findato nuovo amico con cui condividere le sue giornate. Inoltre Andrea sarà il primo a portare Gionata ad immergersi con la muta da sub.

Gionata chiederà ospitalità a Mauro e Mio di CS che lo porteranno in viaggio per un fine settimana con gli amici Melikka e Silyvian. Al gruppo di CS si uniranno Jess e Jack che li ospiterrano per la notte.

Gionata vola con un diretta da 98 NZD, ad Auckland, in attesa dell'arrivo della moto via mare.

Gionata dorme di nascosto nella stanza di un backpaker per due giorni, limitando i suoi pasti per risparmiare il più possibile.

Gionata arriva a Christchurch con le ultime 70 Euro e decide di chiedre un prestito ai suoi genitori mentre aspetta che il servizio tasse in Australia gli versi i contributi in tasse che ha pagato durante i mesi di lavoro in Australia.

Gionata viene fermato alla dogana dell'aereoporto perchè sprovvisto di visto working holiday. Viene costretto a comprare un biglietto di ritorno per l'Australia e rimane senza soldi. Ad aiutarlo i versamenti dei suoi lettori che hanno donato 300 AUD.

Gionata richiederà un secondo test per la clamidia e gli sarà confermato che non è più contagiato. In omaggio, riceverà 40 preservativi.

Gionata trascorre dagli amici Marco, Virginia e Camilla, gli ultimi gionri a Melbourne. Inoltre passerà una notte dall'amico giornalista Ian Buckley.

Gionata riceve da Lisa Evans, il materiale Honda richiestole per dare visibilità all'azienda Honda MPE.

Gionata è in procinto di partire per la Nuova Zelanda. Il visto working holiday non è ancora stato emesso per cui si informa all'ambasciata.

Gionata restituisce la VFR800 e vola a Christchurch il 5 Dicembre da Melbourne Tullamarine.

Gionata viene intervistato da Ian Buckely che lo pubblicherà su un web magazine e probabilmente su un magazine australiano molto famoso.

Gionata inscatola la moto nel crate offerto da Honda MPE Australia e la spedisce con Austin Shipments.

http://www.partireper.it/news.htm

Credo valga la pena di continuare a seguire le imprese di Gionata, anche se temo che per qualcuno vada catalogato :lol::lol: tra i "ca##i di mantenuti"... :lol::lol:

Lorenzo

Inviato

Gionata ha lavorato tanto e trombato poco.

Gionata è stato informato immediatamente di essere stato contagiato dalla comune "Clamedia", virus sessuale comune fra i giovani.

...caro gli è costata 'sta trombata !!! :mrgreen:

GRANDE CMQ !!! :wink:

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Salve a tutti.

Mi scuso per il prolungato silenzio. Sono ancora in ballo con il Tour di Oceania, che finirà in Auckland fra qualche settimana.

Nell'attesa, per scusarmi dell'incostanza, ho elaborato un nuovo Cool Video in versine beta.

Spero che vi piaccia, nonostante i piccoli errori audio sonori.

Buona visione.

Un abbraccio

gionata

ps. commentate pure i vostri consigli per la versione finale del video.

  • 1 mese dopo...
Inviato

ATTENZIONE LETTORI ATTENZIONE

Il vecchio Forum e la vecchia Newsletters di Partireper.it verranno chiusi definitivamente in data 1/4/2008 per fondersi insieme su un nuovo Forum Ufficiale.

Registrandoti fin da oggi, potrai continuare a seguire Gionata Nencini ed il suo Giro del mondo in Moto senza perdere alcuna novità.

IL LINK DEL NUOVO FORUM UFFICIALE (con newsletters) è http://partireper.forumitalian.com/

Vi aspetto numerosi

Un abbraccio

www.Partireper.it

Inviato
ATTENZIONE LETTORI ATTENZIONE

Il vecchio Forum e la vecchia Newsletters di Partireper.it verranno chiusi definitivamente in data 1/4/2008 per fondersi insieme su un nuovo Forum Ufficiale.

Registrandoti fin da oggi, potrai continuare a seguire Gionata Nencini ed il suo Giro del mondo in Moto senza perdere alcuna novità.

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Vi aspetto numerosi

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www.Partireper.it

Invito tutti i curiosi di viaggi e di mondo a registrarsi sul forum di Gionata: una finestra sul mondo dei globe-trotter, in moto ma non solo... sai mai che Gionata prima o poi non decida di compiere un tratto del suo giro del mondo su una Vespa!

  • 2 mesi dopo...
  • 2 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...
  • 1 mese dopo...
Inviato

Non avevo mai visto questo post, ne tantomeno conoscevo il sito del mio conterraneo. Mi vien solo da piangere quando leggo queste cose perchè c'è qualcuno che ha avuto il "coraggio" di partire per realizzare un sogno mentre io devo stare 8 ore davanti a questo monitor a inveire perchè non torna mai niente :)

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Un grazie a tutti i forum lettori per la segnalazione sul vostro forum.

Ricambio il favore segnalandovi qui:

http://www.partireper.it/blog/forum/loquacita-dei-viaggiatori/forum-segnalazioni-it/page-1

Non mi faccio vivo spesso come vorrei, perchè ad oggi sono segnalato su oltre 90 forum italiani. Colgo tuttavia l'occasione di aggiungere a questo breve saluto qualche news sulla mia posizione.

Mi trovo ad Auckland, Nuova Zelanda da Febbraio, cercando di racimolare qualche soldo per i chilometri di "domani".

La moto è nelle cure dei manager di Honda NZ che stanno rifacendo il motore e sospensioni (la moto ad oggi ha 150000 e mezzo giro del mondo di storia).

Sto organizzando la spedizione cargo in Argentina per Dicembre 2008. La migliore offerta che mi è stata fatta per adesso è di 350 Euro.

Il volo aereo per me di sola andata invece mi costerà fra i 700 e i 900 Euro.

In questi mesi di lavoro, ho anche dedicato del tempo al Blog, dove ho pubblicato delle guide dettagliate sugli argomenti più utili ai motociclisti che vogliono fare il giro del mondo.

CARNET DE PASSAGE AU DUANE PER LA MOTO

http://www.partireper.it/blog/category/tutto/motocicletta/carnet-de-passage-en-douane/

SPEDIRE UNA MOTO VIA CONTAINER

http://www.partireper.it/blog/category/tutto/motocicletta/spedizione-moto-cargo/

VISTI NECESSARI PER IL VIAGGIO IN MOTO

http://www.partireper.it/blog/category/tutto/gionata/visti-necessari/

LAVORARE ALL'ESTERO DURANTE IL VIAGGIO IN MOTO

http://www.partireper.it/blog/category/tutto/gionata/lavori-svolti/

Sperando di non aver occupato troppo tempo e spazio per questo mio usuale saltuario saluto con ringraziamenti, vi auguro ogni bene per l'estate appena finita e vi abbraccio dalla Nuova Zelanda.

Gionata Nencini

www.Partireper.it

ps. viva la figa!

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Come al solito arrivo con un'era di ritardo...però mi sono goduto alcuni video del sito, le poesie e parte della storia meravigliosa di questo centauro...che dire...si può riflettere un attimo e pensare ai tanti giorni sprecati dietro una scrivania a sognare cose come queste...

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