Vespaclassica Inviato 8 Settembre 2019 Segnala Inviato 8 Settembre 2019 (modificato) Salve a tutti sono nuovo nel forum. Navigando in internet ho trovato foto di un moto tester prova bobine e statatori, qualcuno di voi mi saprebbe dire come funziona, e se è possibile autocostruirlo visto che è quasi impossibile trovarlo grazie. Modificato 8 Settembre 2019 da Vespaclassica Cita
pelle Inviato 8 Settembre 2019 Segnala Inviato 8 Settembre 2019 il mio mitico elettrauto ha qualcosa di simile. In pratica veniva appoggiata la bobina AT sui supporti rossi e il cavo candela alle punte che vedi sopra.una volta acceso l'apparecchio generava un campo magnetico sulla bobina e se la bobina era buona doveva scoccare la scintilla sulle punte almeno fino ad una certa distanza. Non so se era solo per le AT interne al volano se ci si poteva testare anche quelle per le luci. Cita
archimedematelica Inviato 9 Settembre 2019 Segnala Inviato 9 Settembre 2019 quel tester funziona prova le bobine at esterne e interne collegandole al cablaggio che esce dallo strumento ( esce un segnale impulsivo che simula puntine e condensatore) e il filo che esce dalla bobina at va collegato allo spinterometro ( aggeggio con le punte regolabili) e la continuità delle scintille e la lunghezza massima danno un'idea della bontà della bobina (esistevano anche tabelle che indicavano la lunghezza massima di scintilla per tipo e marca di bobine) sui supporti rossi si adagiano le bobine illuminazione e carica condensatore a cui trasmette un flusso magnetico alternato che simula il campo magnetico del volano e ai suoi capi va collegato il carico di pari wattaggio che andrà ad alimentare per poi misurare la tensione ..nei tipi + complessi e presente sia un resistore per fare questa prova che un variatore di giri la prove delle bobine at . Cita
Vespaclassica Inviato 9 Settembre 2019 Autore Segnala Inviato 9 Settembre 2019 Archimede grazie dell'aiuto in internet non sono riuscito a trovare nessuno che lo vende, in qualche modo è possibile replicarlo partendo anche da uno schema della casa produttrice se esiste ovviamente. Cita
pelle Inviato 10 Settembre 2019 Segnala Inviato 10 Settembre 2019 ma oggigiorno la funzionalità delle bobine la puoi testare anche con un comune tester, ci sono delle guide per avere i valori di riscontro. l'apparecchio era utile negli anni 50 quando i tester digitali non esistevano e gli elettrauto erano alle prese con svariate tipologie di bobine. secondo me ora spendi meno a cambiare tutta la catena di bobine o per lo meno se restauri Vespe, basta che ne hai qualcuna di scorta per provare se cambiandola il problema si risolve o meno. O per lo meno io la penso così. se poi hai a che fare con svariate tipologie di moto motorini e quindi di bobine allora il discorso cambia. Cita
archimedematelica Inviato 10 Settembre 2019 Segnala Inviato 10 Settembre 2019 per la verità i tester esistevano anche all'epoca ( non sottovalutate quelli analogici sono gli unici che riescono a misurare i transitori a dispetto dei digitali) , la sola misurazione della resistenza dell'avvolgimento ci dice soltanto se gli avvolgimenti della bobina sono i continuità, isolati , in corto circuito o a massa , pertanto una bobina at (tipo gs) con valori di resistenza 1.2 ohm di primario e 9500 ohm di secondario è regolare secondo il tester ma se presenta perdita di isolamento o qualche spira in contatto la bobina non funziona oppure funziona a bassi giri per poi smettere agli alti..o perdere potenza una volta riscaldata.. quindi una prova completa è composta sia dalla misura resistiva che dalla prova di funzionamento che questi strumenti riescono a fare Cita
pelle Inviato 10 Settembre 2019 Segnala Inviato 10 Settembre 2019 è verissimo quello che dici, dico però che se uno a solo a che fare con vespe, quando ha un paio di bobine di scorta provi a sostituirla e se si risolve il problema allora era difettosa, sennò passaggio al componente successivo. o al limite io vado dal mio buon vecchio elettrauto, gli porto la bobina, la collega al suo banco di prova (che si faceva i conti l'altro giorno ed è venuto fuori che l'ha comprato il su babbo prima della guerra e quindi ha quasi cento anni x 10 quintali di peso) e me la faccio provare da lui. Cita
Franzpero Inviato 11 Settembre 2019 Segnala Inviato 11 Settembre 2019 19 ore fa, pelle ha scritto: è verissimo quello che dici, dico però che se uno a solo a che fare con vespe, quando ha un paio di bobine di scorta provi a sostituirla e se si risolve il problema allora era difettosa, sennò passaggio al componente successivo. o al limite io vado dal mio buon vecchio elettrauto, gli porto la bobina, la collega al suo banco di prova (che si faceva i conti l'altro giorno ed è venuto fuori che l'ha comprato il su babbo prima della guerra e quindi ha quasi cento anni x 10 quintali di peso) e me la faccio provare da lui. Ciao, a me tocca andare fino a Vicenza da un amico che ha tutta l'attrezzatura che citate, è un genio! Da lui ho imparato la maggior parte di quanto so dell'elettrico delle vecchie vespe. Francesco Cita
Franzpero Inviato 11 Settembre 2019 Segnala Inviato 11 Settembre 2019 21 ore fa, archimedematelica ha scritto: per la verità i tester esistevano anche all'epoca ( non sottovalutate quelli analogici sono gli unici che riescono a misurare i transitori a dispetto dei digitali) , la sola misurazione della resistenza dell'avvolgimento ci dice soltanto se gli avvolgimenti della bobina sono i continuità, isolati , in corto circuito o a massa , pertanto una bobina at (tipo gs) con valori di resistenza 1.2 ohm di primario e 9500 ohm di secondario è regolare secondo il tester ma se presenta perdita di isolamento o qualche spira in contatto la bobina non funziona oppure funziona a bassi giri per poi smettere agli alti..o perdere potenza una volta riscaldata.. quindi una prova completa è composta sia dalla misura resistiva che dalla prova di funzionamento che questi strumenti riescono a fare Ciao, sante parole! Francesco Cita
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