Vai al contenuto

Messaggi raccomandati

Come da qualche post qui sotto in questo forum apro un nuovo topic per mettere in evidenza e invitare tutti a partecipare a quest'attività !!!

L'idea era quella di catalogare in maniera + oggettiva possibile i passi italiani e non. Attribuendo 5 immaginarie stellette rappresentanti parametri quali bellezza panoramica, condizioni dell'asfalto, durezza del passo ecc....

Alcuni passi sono famosi e quasi scontati...altri lo sono di meno. Credo dunque che possa essere un'iniziativa utile e interessante per molti.

Aspetto un vostro elenco!!!

Ciao

Vittosss

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Mi permetto (solo per radunare le informazioni) di copiare e incollare quanto scritto precedentemente su un post da altri utenti:

Alberto Bologna1909:

- ISERAN (circa 2700 m, Francia) 5 ++

- BONETTE (circa 2800 m comunque il più alto FRANCIA) 5 +

- STELVIO (circa 2700, Italia,Lombardia) 5 +

- IZOARD (circa non ricordo, Francia) 5

- GAVIA (circa 2600 m, Italia, Lombardia) 5

- GRIMSEL PASS (Circa non ricordo, Svizzera) 4

- SAN GOTTARDO (circa non ricordo, Svizzera) 4

- TONALE (Circa non ricordo, Italia, Lombardia) 2

- FEDAIA (circa non ricordo, Italia, Trentino) 4

- FALZAREGO, SELLA, PORDOI, CAMPOLONGO (senza voto perchè fatti con la nebbia comunque salite accessibili. Riprovo a questo viaggio)

- ROLLE (circa non ricordo, Italia Trentino) 4

- VARS (circa non ricordo, Francia) 3

- SAN PELLEGRINO (circa non ricordo, Italia, Emilia) 3

- CERRETO (circa non ricordo, Italia, Emilia) 2

- FUTA (circa non ricordo, Italia, Emilia) 1

- ALPI DELLA LUNA (circa non ricordo, Italia Marche STERRATO veramente selvaggio) 4

- GIAU (circa non ricordo, Italia, Veneto) 3

- LOMBARDA (circa 2300 m, Italia-Francia, Piemonte) 4

- ETNA. Strada sulla lava. Grandiosa 5

Lorenzo205:

- Colle di TENDA 5

Link al commento
Condividi su altri siti

Ecco il mio elenco: Le altitudini su due cartine stradali che ho, sono diverse... sbagliano cmq solo di qualche metro.

SANT'ANTONIO (1482, Veneto, Cadore) 5 -------> Sembra fatto apposta per le vespe!

MAURIA (1295, Veneto, Cadore) 5 ---------> Super! Ottime curve, asfalto nuovo in certi tratti... poi il pezzo misto, scendendo a valle in Friuli, è favoloso!

SELLA RAZZO (1760, Veneto, Cadore) 5 --------> Un versante ha più curve veloci e meno tornanti, l'altrao è più ripido ma un po sporco

TRE CROCI (1809, Vento, Cadore) 4 ---------> Un tratto è sfizioso, poi ci sono alcuni rettilinei troppo lunghi...

CARBONIN (1529, Veneto, Cortina) 3 -------> Corto

GIAU (2236, Veneto, Cortina) 4 -------> Bello il versante cortina, verso sud invece per divertirsi anche in salita bisogna avere un po di motore :D

STAULANZA (1773, Veneto, Zoldo) 4 ------> Come il giau

FORCELLA CIBIANA (1066, Veneto, Cadore) 5 --------> Adatto alle vespe, tratti di strada malmessi però.

CROCE D'AUNE (1011, Veneto, Feltre) 3 -------> Con la vespa ti diverti quasi solo in discesa

SAN BOLDO (706, Veneto, Vittorio Veneto) 5 -------> Anche qua con la vespa è una figata!!

Tratto da Ampezzo a Meduno (xxx, Friuli) 4 -------> Un altra strada per vespa solo che certi punti sono stretti e con poca visibilitÃ

FADALTO (yyy, Veneto, Vittorio Veneto) 5 ------> Se vuoi bastonare gli sputer, ma anche qualche motociclista allora è il posto giusto!!! :D:D:D

Altri mi verranno in mente....

Link al commento
Condividi su altri siti

Un'altro:

VALCELLINA (cioè dove c'è la diga del Vajont nel confine tra veneto e friuli) 5 -------> La parte versdo Longarone è del tipo tornante, lungo rettilineo, tornante, lungo rettilineo... però divertente per limare il cavalletto. Invece nell zona friulana si scende meno ripidi, ci sono pochi tornanti e un bel tratto misto... BELLO!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Questo sarebbe un piccolo riassunto dei passi fatti durante il mio giro dal Friuli alla Liguria la settimana scorsa. Per ognuno vi è una piccola descrizione e una votazione. Non è possibile fermarsi al 5 come voto massimo. Alcuni passi necessariamente lo superano. Per esempio, come scrive Lorenzo, il colle delle finestre e dell'Assietta. Buona lettura e buon viaggio

1) Sella Cereschiatis (1066 m, Friuli)

EÔÇÖ un passo basso ma molto suggestivo per il paesaggio soprattutto scendendo verso Pontebba. Praticamente è una strada sconosciuta quindi la presenza di moto e auto è ridotta al minimo.

Affollamento: 1

Difficoltà: 2

Voto generale: 3

2) Passo di Premollo (1552 m, Friuli-Austria)

Le curve salendo dal Friuli sono tortuose ma molto belle. Vi è un bellissimo lago in cima, tipico da Alpi Carniche che non sono molto imponenti ma paesaggisticamente ÔÇ£idilliacheÔÇØ. Tutto attorno al lago vi è una passerella di legno appoggiata sullÔÇÖerba per poterlo aggirare. Vi è un bel chiosco all'aperto con ottima birra

Affollamento: 3

Difficoltà: 3

Voto: 3

3) Passo di Monte Croce Carnico (1362 m, Austria-Friuli)

Molto bella la discesa che porta verso lÔÇÖItalia. Il passo è in mezzo a delle pareti rocciose e vi sono delle vecchie caserme usate durante la guerra.

Affollamento: 3

Difficoltà: 3

Voto: 3

4) Tre cime di Lavaredo (2320 m, Veneto)

Non è un vero e proprio passo in quanto arrivati in cima si può scendere solo dalla stessa strada. Lo spettacolo è magnifico e ci si ritrova circondati dalle Dolomiti mentre dietro si hanno appunto le tre cime di Lavaredo. La strada essendo cosi suggestiva è a pagamento (10 euro per le moto). Arrivando però alle 8 di sera nessuno piuÔÇÖ ti chiede il pedaggio. Io ho dormito in cima, molte persone lo fanno, senza montare la tenda perchè è vietato ma dormendo direttamente allÔÇÖaperto dentro i sacchi a pelo. AllÔÇÖalba, se la giornata è bella, le montagne si colorano si rosso per via del sole. Se durante la notte invece c'è un temporale anche in lontananza le montagne si colorano ad intermittenza di rosso. Magnifico

Affollamento: 5

Difficoltà: 4

Voto: 5

5) Passo delle Tre Croci (1805 m, Veneto)

EÔÇÖ un passo insignificante soprattutto se ci si arriva dal lago di Misurina. Ci sono alberghi per gli sciatori visto che da li partono gli impianti di risalita per il Monte Cristallo

Affolamento: 1

Difficoltà: 2

Voto: 2

6) Passo Giau (2233 m, Veneto)

La salita da Cortina è tutta immersa nei boschi fincheÔÇÖ la vegetazione non scompare in cima al passo. Il panorama da lassuÔÇÖ è molto bello e se la giornata è limpida si riesce a vedere bene il ghiacciaio della Marmolada. Il passo è molto frequentato soprattutto dagli escursionisti che da li partono verso i vari sentieri lungo le montagne. Discesa abbastanza impegnativa ma molto bella

Affollameto: 5

Difficoltà: 4

Voto: 4

7) Passo di Fedaia (2057 m, Veneto-Trentino)

EÔÇÖ uno di quei passi che definirei ÔÇ£imperdibiliÔÇØ per il panorama. Se cÔÇÖeÔÇÖ il sole si può ammirare il ghiacciaio della Marmolada che è immenso. Proprio sotto il ghiacciaio vi è un grande lago alimentato proprio dalla neve e la strada costeggia appunto questo lago. Alla fine del lago stesso una grande diga. Volendo si può prendere la seggiovia che conduce sopra il ghiacciaio dove si può anche sciare. Essendo così bello il paesaggio lÔÇÖaffolamento è esagerato e ci sono molti autobus che scaricano turisti a frotte. Molto ripida è la salita che sale da Alleghe mentre più tranquilla è la discesa verso Canazei

Affollameto: 5

Difficoltà: 4

Voto: 5

8) Passo di Costalunga (1745 m, Trentino)

EÔÇÖ un passo molto tranquillo, tipico per fermarsi a mangiare. Infatti sulla cima è pieno di ristoranti e bar essendo partenza per molte piste da sci. La discesa verso Bolzano porta in mezzo alla valle dellÔÇÖEga dove delle pareti rocciose altissime sovrastano la strada. Lo spettacolo di questa strada incastonata in mezzo alle rocce attira tantissimi motociclisti. La roccia in ogni suo punto è rinchiusa dentro delle reti ma evidentemente qualche sasso ogni tanto si stacca cosi che l'asfalto presenta vari buchi che di volta in volta vengono ricoperti. La guida è molto piacevole ma occorre fare attenzione appunto ai sassi sulla strada e ai tratti particolarmente stretti

Affollamento: 5

Difficoltà: 3

Voto: 4

9) Passo dello Stelvio (2758 m, Trantino-Lombardia)

EÔÇÖ in assoluto il passo n┬░1 di quelli fatti. Soprattutto se lo si affronta da Merano. Le montagne con i loro ghiacciai circondano questa strada che è assolutamente ardita. La salita inizia con una serie di tornanti da prima e seconda marcia. Superata una curva a gomito te ne ritrovi subito unÔÇÖaltra. Strada stretta e pendente. CÔÇÖè un tratto poi, forse perchè la strada sembra franata, dove la pendenza è veramente esagerata.

Tutta questa serie di tornanti è immersa tra i boschi. Finita la prima serie di tornanti ci si ritrova in una sorte di piccolo altipiano dove si vede il muro finale per arrivare al passo. Questo muro è segnato dallo zig-zagare della strada. I tornanti nel muro sono molto più lunghi di quelli nel bosco e un poÔÇÖ meno pendenti. La terza comunque non sono riuscito a metterla da nessuna parte. Attenzione alle curve a gomito strettissime poichè si rischia di andare a sbattere sulla pedaliera come mi è successo.

Il panorama è immenso e ad ogni tornante vorresti fermarti per fotografare le montagne o la strada sottostante appena fatta. Quasi impossibile farsi tutto di un fiato la salita per via della tentazione a fotografare il paesaggio.

LÔÇÖarrivo in cima, quasi inaspettato, è una vera sorpresa. Ci saranno centinaia di persone compresi gli sciatori che dal passo prendono la funivia per il ghiacciaio. Lassù cÔÇÖe di tutto a prezzi esagerati, per dirne una gli adesivi da attaccare alla vespa costano 3 volte tanto rispetto ad altri posti. Ottimi i panini con wuslter, senape e crauti che 2 bancarelle vendono. Il traffico è caotico è a fatica si trova un posto per parcheggiare.

La discesa verso Bormio è più tranquilla, comunque bella e veloce, e si snoda in paesaggi più ampi rispetto a quelli dalla salita. Un bel tratto di tornanti con asfalto ottimo. Dopo circa 7-8 km di discesa si incontrano una serie di gallerie non illuminate molto strette e pericolosa. Meglio togliersi gli occhiali da sole altrimenti ci si ritrova dentro allÔÇÖimprovviso senza vederci nulla.

In sostanza è un passo da fare ASSOLUTAMENTE!!!!!!!!!

Affollamento: Esagerato

Difficoltà: 6

Voto. 6

10) Passo di Foscagno (2291 m, Lombardia)

Passo insignificante. CÔÇÖè una Dogana anche se siamo ancora in Italia. Non fate benzina prima di arrivare a Livigno perchè li costa meno (circa 0.80 centesimi di euro)

Affollamento: 1

Difficoltà: 2

Voto: 2

11) Forcola di Livigno (2315 m, Lombardia-Svizzera)

La salita al passo è molto veloce, senza tornanti. La strada è molto larga e costeggia una delle due montagne che creano un ampia vallata. Paesaggio molto bello. In cima al passo di nuovo una dogana e successivamente unÔÇÖaltra Svizzera.

Affollamento: 1

Difficoltà: 2

Voto: 4

12) Passo del Bernina (2323 m, Svizzera)

Sul passo del Bernina si trovano 2 laghi, uno che rimane proprio accanto al rifugio ed un altro più grande che si trova più in basso e si può raggiungere attraverso una strada sterrata. A costeggiare questo lago vi è una ferrovia molto particolare. Il treno è a 2 carrozze e compie un giro molto panoramico. La stazione Bernina è minuscola. EÔÇÖ possibile dormire sul passo e vicino al lago più piccolo vi è un piccolo rifugio dove appena dietro si può montare la tenda. Attraverso questo passo ci sono dei piloni enormi che portano lÔÇÖalta tensione. Di notte, quando non ci sono rumori di fondo, si sente provenire da questi cavi un forte fruscio e la sensazione è che anche il proprio corpo sia attraversato da piccole scariche elettriche.

Pochi km avanti al passo si ammira la montagna del Pizzo Bernina e il suo ghiacciaio. Tutto veramente impressionante.

Affollamento: 2

Difficoltà: 3

Voto: 4

13) Passo di Maloja (1815 m, Svizzera)

In pratica non ci si accorge nemmeno di passarlo perchè, arrivando da Saint Morizt, ci si ritrova solo la discesa che è molto caratteristica e tortuosa. Ottimo lÔÇÖasfalto. Prima del passo si costeggia di continuo una serie di laghi montani.

Superata la discesa iniziano una serie di paesaggi tipici svizzeri con immensi prati fioriti (dipende dalla stagione in cui si passa), montagne innevate a circondare le valli e casette con i fiori al balcone. Molto bello. Più avanti, appena rientrati in Italia vale la pena di fermarsi nel paese di Borgonuovo dove ci sono delle magnifiche cascate (di Acqua Freggia). Ci si può arrivare proprio sotto a piedi. Conviene chiedere perchè le indicazioni non ci sono.

Affollamento: 1

Difficoltà: 3

Voto: 4

14) Passo Sempione (2005 m, Svizzera)

Praticamente è come mettere una grossa strada statale sulle montagne. Infatti al passo ci si arriva facilmente e ad alta velocità attraverso questa specie di superstrada. Molti sono i camion presenti. La discesa è lunga ma scorrevolissima e si passa spesso sotto le tipiche gallerie svizzere (quelle aperte su un lato) lunghe chilometri. Il paesaggio è molto bello e ampio ed essendo una strada molto veloce in poco tempo si arriva a valle.

Affollamento: 3

Difficoltà: 3

Voto: 4

15) Colle del Gran San Bernardo (2473 m, Svizzera-Valle dÔÇÖAosta)

Cosi chiamato perchè qui venivano usati i cani San Bernardo per aiutare i viaggiatori. La salita fino allÔÇÖinizio del tunnel è molto veloce e senza tornanti. Non prendete il tunnel perchè è a pagamento ed è considerata autostrada. Gli ultimi chilometri sono abbastanza impegnativi e la strada si fa più tortuosa e ripida. Sulla cima del passo vi è un bellissimo rifugio molto antico. Subito dopo il passo ci si imbatte nel lago e nel posto di frontiera italiano. Superato questo inizia la bellissima discesa che porta fino ad Aosta. Durante la discesa si vede in lontananza la piramide del Gran Paradiso. EÔÇÖ possibile dormire nelle vicinanze del passo poichè ci sono molti posti adatti dove montare la tenda.

Affollamento: 4

Difficoltà: 4

Voto: 4

16) Colle del Piccolo San Bernardo (2188 m, Valle dÔÇÖAosta-Francia)

Dal paese di Thuile si sale attraverso un bel paesaggio boschivo incrociando anche quelle che dÔÇÖinverno sono piste da sci. Più in alto il bosco finisce per lasciare spazio ai tipici paesaggi montani privi di alberi. Voltando le spalle si può vedere un gran monte con la cima leggermente arrotondata; è il Monte Bianco. Sulla sommità del passo ci sono dei piccoli rifugi neppure aperti e molti impianti per la risalita degli sciatori. LÔÇÖaffollamento è abbastanza scarso forse perchè il passo è basso ma, secondo me, molto bello da percorrere.

La discesa verso la Val dÔÇÖIsere è infinita. Saranno circa 20 km di continui tornanti lunghissimi e con strade e asfalto impeccabili. La velocità quindi risulta sostenuta. Fa molta pena vedere i ciclisti che arrancano già ai primi tornanti nonostante non siano molto ripidi.

Affollamento: 2

Difficoltà: 3

Voto: 4

17) Col de lÔÇÖIseran (2770 m, Francia)

La prima volta che ero salito sullÔÇÖIseran (tra lÔÇÖaltro salendo dal versante opposto) avevo trovato bruttissimo tempo con il vento, la neve e la nebbia. Tutto ciò aveva contribuito a darmi dellÔÇÖIseran una visione mitica, una salita dÔÇÖaltri tempi. Ripercorrerla con il cielo sereno purtroppo ridimensiona parecchio la mia idea sul passo. La salita dal paese di Val dÔÇÖIsere è piacevole e facile per via della pendenza che non raggiunge mai picchi elevati. Il paesaggio tutto intorno è molto bello. La cima si raggiunge quasi allÔÇÖimprovviso e ci si stupisce di essere già arrivati. E cosi facilmente. E qui la folla è abbastanza fitta e bisogna mettersi in coda per poter parcheggiare la vespa davanti al cartello che indica lÔÇÖaltezza per poter fare una foto ricordo. Tutto sommato lÔÇÖIseran è un bel passo ma niente di più. Anche la discesa non presenta particolari sorprese ed essendo molto veloce la strada in pochissimo tempo ci si ritrova ai piedi delle montagne. Il paesaggio comunque merita.

Affollamento: 5

Difficoltà: 4

Voto: 5--

18) Colle del Mon Cenisio (2083 m, Francia-Piemonte)

Si rimane piacevolmente stupiti da questo passo anche se non è nè alto ne difficile. Ciò che di bello può avere è il gigantesco lago e la strada sterrata che lo percorre dalla parte opposta della strada normale. Vale la pena di fare questa strada alternativa. Lo sterrato non è difficile anche se in alcuni punti un poÔÇÖ impegnativo. In circa 6-7 km ci si ricongiunge alla strada normale. Si può osservare un vecchio forte utilizzato durante la guerra ed arroccato sulla sommità della montagna. Inoltre seguendo lo sterrato si passa sopra ad una gigantesca diga di sassi. Veramente impressionante. Finito lo sterrato si arriva in un vecchio paesino quasi totalmente abbandonato e distrutto e subito dopo vale la pena di fermarsi in un piccolo bar gestito da due anziani molto simpatici. Parlano italiano perchè sono italiani anche se il territorio è ancora francese.

Affollamento: 2

Difficoltà: 5 per lo sterrato

Voto: 5

19) Colle delle Finestre (2176 m, Piemonte)

Ecco lÔÇÖunico Colle che potrebbe battere in bellezza ed in difficoltà lo Stelvio. Fortuna che il giro dÔÇÖItalia vi è passato e lo ha fatto conoscere. EÔÇÖ imperdibile!!!

Si comincia dal paese di Meana vicino a Susa, le indicazioni sono chiare. La pendenza è subito proibitiva e la strada si snoda in mezzo alle case di campagna. Poco dopo ci si inoltra in un bosco molto fitto e la luce del sole scompare. La strada è stretta ma con un asfalto nuovo di zecca per via del passaggio del giro dÔÇÖItalia. Dopo 2-3 km iniziano i tornanti. Una cosa mai vista. Sono uno dietro lÔÇÖaltro e ben presto se ne contano 40 o 50. Tra una curva e la successiva ci saranno al massimo 50, 60 m cosi che le uniche marce che si possono utilizzare sono la prima e la seconda. EÔÇÖ una goduria questa strada ed ogni tanto ci si volta verso valle per osservare le curve già fatte. Non si riesce a vedere niente poichè la strada subito viene inghiottita dal fitto bosco. Cosi si prosegue per circa 10 km che paiono infiniti finchè si arriva ad un rifugio. Da qui in poi lÔÇÖasfalto finisce ed inizia lo sterrato. Non è disastroso ma nemmeno perfetto come si era visto in televisione durante il passaggio dei ciclisti, per cui occorre parecchia attenzione ed impegno. Qui il bosco finisce e quindi si possono ammirare i tornanti sottostanti appena percorsi. I punti per fotografare sono molti e quindi risulta impossibile farsi tutto dÔÇÖun fiato la strada poichè la tentazione di immortalare la strada è forte. Comunque dalla cima del passo cÔÇÖè la possibilità di fotografare tutta la strada quindi può valer la pena di non fermarsi prima.

Arrivati sulla cima ci si sente bene e soddisfatti, quasi orgogliosi di avercela fatta. Qualcuno guarda compiaciuto la vespa.

Affollamento: 3

Difficoltà: 6

Voto: 6

20) Colle dellÔÇÖAssietta (2472 m, Piemonte)

Attenzione a questa strada completamente sterrata. Sono circa 40 km che conducono al Sestriere passando per la cresta dei monti che sovrastano la Valle del Chiasone. Per chi ama lÔÇÖavventura e la guida difficoltosa questa strada è imperdibileÔǪ Occorre munirsi del pieno di benzina o quasi, ruota di scorta assolutamente necessaria e tempo a disposizione di circa 3 ÔÇô 4 ore. Lo sterrato è a volte molto difficile e se si passa dopo la pioggia anche molto scivoloso per via dei tratti completamente in terra. Verificare le condizioni del tempo prima di avventurarsi perchè se ci si imbatte in un temporale non vi è nessun posto dove ripararsi e non lo dico per via della pioggia ma per i fulmini.

La strada non è chiusa al traffico veicolare e il tratto inizia dopo circa 4 km dallÔÇÖinizio della discesa dal Colle delle Finestre. Girare a destra in una strada sterrata segnata da un cartello con alcuni divieti (non c'è il divieto per le moto). Ci si rende conto subito della difficoltà della strada e quindi fatti pochi chilometri si può decidere se continuare o tornare indietro. Occorre considerare che se si decide di proseguire lo si dovrà fare per i prossimi 30-35 km poichè non vi saranno alternative fino al Sestriere. Sicuramente se si decide di proseguire ne sarà valsa la pena perchè la strada ed il panorama sono bellissimi e arrivare fino 2536 m su strada sterrata è un esperienza da fare. Non esistono tratti semplici e quindi occorre prestare attenzione per tutto il tragitto. Poco prima di arrivare al Sestriere ci si imbatte nelle stazioni sciistiche e volendo si può dormire quassù sulla cima. Non cÔÇÖè proprio nessuno

La marcia che si utilizza maggiormente è la prima, a volte si può mettere la seconda ma attenzione a non prendere troppa velocità perchè spesso ci si imbatte in imprevisti non considerati. Bisogna prestare molta attenzione anche agli spuntoni dei sassi che possono forare le ruote.

Rare sono le moto e le bici che si incontrano in quanto il tragitto e veramente impegnativo.

LÔÇÖarrivo al Sestriere è una specie di sollievo soprattutto se si hanno avuti problemi con il tempo meteorologico come mi è successo

Affollamento: 1

Difficoltà: Esagerata

Voto: 6

21) Colle de Monginevro (1850 m , Piemonte-Francia)

EÔÇÖ un passo che non dice molto anche perchè affollatissimo di camion adesso che il traforo del Frejus è chiuso al traffico. Bella comunque la discesa verso Briancon mentre la salita è un continuo cantiere per via degli ammodernamenti per le Olimpiadi del 2006

Affollamento: 4

Difficoltà: 2

Voto: 3

22) Col dÔÇÖIzoard (2319 m, Francia)

EÔÇÖ uno dei mitici passi del Tour de France e proprio per questo sulla sommità vi è un piccolo museo del ciclismo. Il Colle, come li chiamano i francesi, non è ne difficile ne lunghissimo ma è straordinariamente bello per via dei boschi che si attraversano per arrivarvi. Poco dopo la cima (arrivando da Briancon), segnata da una sorta di obelisco con tanto di descrizione in francese sulla storia della strada stessa, si discende per circa 1 km finchè ci si ritrova nel mezzo della Casse du Deserte che non è altro che una parte scoscesa della montagna che, per qualche vicissitudine geologica, ha assunto un aspetto stranissimo e affascinante con enormi blocchi di roccia a spuntare fuori proprio dal pendio della montagna. Il panorama vale la pena

Scendendo da questo versante la strada è molto piacevole e poco affollata. Arrivati al bivio in fondo alla discesa si può decidere di girare a destra per andare ad affrontare il passo più alto d'Europa, Il Col de Bonette, (20-30 m più dello Stelvio anche se sembra che sui Pirenei ci sia un passo che supera i 3000 metri, ma non ho conferma di questo), oppure si può girare a sinistra e tornare in Italia attraverso il Colle dell'Agnello.

Affollamento: 3

Difficoltà: 4

Voto: 5

23) Colle dellÔÇÖAgnello (2748 m, Francia-Italia)

Il ritorno in Italia si può pensare di farlo attraverso il Colle dellÔÇÖAgnello che con i suoi 2748 m risulta uno dei più alti dÔÇÖEuropa. Salendoci dopo la discesa dellÔÇÖIzoard non ci si rende conto dellÔÇÖaltezza del passo poichè la strada che vi conduce è pressochè dritta e si snoda dentro un grosso canalone molto selvaggio e pochissimo abitato. I tipici tornanti delle montagne si trovano solo vicino alla cima cosichè si arriva allo scollinamento senza quasi accorgersene. Il panorama verso lÔÇÖItalia è immenso e il Mon Viso ne occupa una buona parte. La discesa si snoda lungo bellissimi tornanti che invitano a ridiscendere subito.

Il passo è poco frequentato e lo si nota dal fatto che non esiste rifugio sulla sommità. Quindi impossibile comprare un adesivo da attaccare alla vespa. DÔÇÖaltronde quasi tutti i passi francesi sono abbastanza spartani senza lÔÇÖeffetto mercato tipo Stelvio.

Se ci si ferma un attimo e si guarda verso i prati si potranno vedere moltissime marmotte.

Veramente un bel passo

Affollamento: 2

Difficoltà: 3

Voto: 5

24) Colle di Sampeyre (2284 m, Piemonte)

Arrivati al paese omonimo del colle si gira sulla destra per iniziare i 18 km che portano sulla cima di questo bel passo. Per niente difficile e per nulla affollato. Solo lungo. La strada è a volte stretta ma abbastanza curata, la sommità molto spartana.

Durante la discesa (attenzione alle marmotte che attraversano la strada) conviene al bivio prendere per il paese di ELVA. Superato questo inizia una strada spettacolare, veramente di altri tempi. Costruita che sovrasta una specie di profondo canyon presenta una serie di tunnel scavati nella roccia molto insidiosi e delle curve a strapiombo un poÔÇÖ angoscianti. Il traffico è pressochè nullo poichè siamo in una zona del Piemonte veramente remota. LÔÇÖasfalto è un poÔÇÖ disfatto in alcuni punti e lÔÇÖimpressione generale è di grossa solitudine. Anche la strada sembra abbandonata. Ma non andate troppo forte perchè da un momento allÔÇÖaltro puoÔÇÖ sbucare una macchina. Strada da fare se si passa da quelle parti

Affollamento: 1

Difficoltà. 3

Voto: 4

25) Colle di Tenda (1908 m, Italia-Francia)

Insieme allo Stelvio e al colle delle Finestre eccovi un altro passo impedibile. Da fare assolutamente. Se già si conosce il Finestre ci si accorge che probabilmente chi ha costruito uno ha costruito anche lÔÇÖaltro perchè si assomigliano tantissimo. Intendo per la serie infinita di tornanti. Venendo dallÔÇÖItalia consiglierei di fare il tunnel e subito dopo lÔÇÖuscita in Francia iniziare ad inerpicarsi sui stretti ed infiniti tornanti. Tutti sterrrati. Uno sterrato non impossibile ma impegnativo. Arrivare in cima con la Vespa diventa una piccola impresa. Il panorama dallÔÇÖalto dei tornanti fa venire voglia di rifarli in discesa e ne potrebbe valere anche la pena visto che lÔÇÖaltro versante è stato asfaltato e non è ne bellissimo ne particolarmente impegnativo. Consiglierei di soffermarsi un poÔÇÖ di tempo sulla sommità del colle per esplorare gli immensi fortini utilizzati durante la guerra.

Affollamento: 2

Difficoltà: 6

Voto: 6

Alberto Bologna

Link al commento
Condividi su altri siti

passo Montecroce Comelico 3*:

potrebbe valerne 4 o 5 ma l'asfalto è talamente disconnesso che per goderselo dovremmo farlo con un cross o un enduro...è un passo molto veloce con lunghi curvoni e tornanti velocissimi intervallati da rapide S molto strette...si arriva a 1700m, si sale (o si arriva...)da PADOLA e si arriva a SESTO (Sexten, pusteria...) lungo strada c'è il campeggio più bello d'europa tipo...non ricordo che premio gli abbiano dato...

molto divertente sia in auto che in moto ma state attenti ai buchi!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 settimane dopo...

MONCENISIO - Francia (2082)

Affrontato dal lato Susa la salita si presenta decisamente interessante. l'asfalto è davvero molto molto buono, solo verso la cima peggiora in maniera sensibile. è davvero un bel passo, se si ha motore in salità ci si diverte molto. se nn si ha motore si può attendere la discesa (che io non amo!!!). Anche il fido Sbindola, mio compagno di viaggio, l'ha trovato gran divertente sopratutto in discesa dove se si vuole si può osare. dunque curve discretamente veloci, pochi tornanti stretti. il paesaggio è stupendo: laghi, una diga, animali allo stato brado (a parte me e sbindola intendo)....davvero bello...attenzione solo al freddo...alle 6 di mattina (non esattamente un'ora intelligente per scalare montagne) in quota ci sarn stati 5 gradi e un fastidiosissimo vento freddo battente....il tutto al 23 di luglio!

Affollamento: 1 (e vorrei vedere....cronoscalata fatta tra le 4 e lei 6 di mattina)

Difficoltà: 2

Voto: 4

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...