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Inviato

Io non ci credo, non voglio illudermi... Ho comprato una primavera, l'ho restaurata alla perfezione (spendendo un botto tra acquisto e restauro) e l'FMI me l'ha iscritta 11 mesi e mezzo dopo aver presentato la domanda (hanno perso per ben due volte la pratica e ho dovuto rispedire tutto!!!!). Morale: la motorizzazione della mia città ha smesso ri reimmatricolare le demolite due settimane prima che mi arrivasse l'iscrizione all'FMI...

Secondo voi, vista la mia vicenda, potrò credere a ciò che dicono? Sono solo i soliti discorsi che vengono fatti da una vita!

  • 2 settimane dopo...
Inviato

sto signore sono 20 anni che spara di ste cose, ogni volta in tempo di rielezioni o "spot"...ma mi faccia il piacere, figuriamoci se in Italia si potrà rimettere in strada dei mezzi demoliti (sono considerati dei rifiuti per la legge 152)....l'impianto normativo cozzerebbe con le altre norme in vigore, dunque sconsiglio a chiunque di crearsi costosi soprammobili ed alimentare false speranze..tipo annuncio ebay(no documenti ma facilmente reimmatricolabile tramite ASI o FMI) andrebbero denunciati per truffa.

Inviato
sto signore sono 20 anni che spara di ste cose, ogni volta in tempo di rielezioni o "spot"...ma mi faccia il piacere, figuriamoci se in Italia si potrà rimettere in strada dei mezzi demoliti (sono considerati dei rifiuti per la legge 152)....l'impianto normativo cozzerebbe con le altre norme in vigore, dunque sconsiglio a chiunque di crearsi costosi soprammobili ed alimentare false speranze..tipo annuncio ebay(no documenti ma facilmente reimmatricolabile tramite ASI o FMI) andrebbero denunciati per truffa.

giusto.....

Inviato
sto signore sono 20 anni che spara di ste cose, ogni volta in tempo di rielezioni o "spot"...ma mi faccia il piacere, figuriamoci se in Italia si potrà rimettere in strada dei mezzi demoliti (sono considerati dei rifiuti per la legge 152)....l'impianto normativo cozzerebbe con le altre norme in vigore, dunque sconsiglio a chiunque di crearsi costosi soprammobili ed alimentare false speranze..tipo annuncio ebay(no documenti ma facilmente reimmatricolabile tramite ASI o FMI) andrebbero denunciati per truffa.

Veramente ti sbagli, il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, parla delle procedure per attivare la valutazione ambientale ecc.. E' il Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n. 209, quello che si occupa dei rifiuti e, all'art. 3, comma 3, recita:

3. Non rientrano nella definizione di rifiuto ai sensi del comma 1, lettera b), e non sono soggetti alla relativa disciplina, i veicoli d'epoca, ossia i veicoli storici o di valore per i collezionisti o destinati ai musei, conservati in modo adeguato, pronti all'uso ovvero in pezzi smontati.

Quindi, come vedi, sono le varie sedi della motorizzazione in difetto, non solo non applicando la legge, ma addirittura fuorviando il cittadino dicendo cose contrarie ad essa!

Ciao, Gino

Inviato

Normativa italiana sui rifiuti

la 152 del 2006 è "il testo unico sull' ambiente"

Riporto:

I rifiuti speciali

Il comma 3 dellÔÇÖarticolo 184 del D.lgs. 152/06 stabilisce che sono rifiuti speciali:

a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali;

b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonchè i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall'articolo 186;

c) i rifiuti da lavorazioni industriali, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 185, comma 1, lettera i);

d) i rifiuti da lavorazioni artigianali;

e) i rifiuti da attività commerciali;

f) i rifiuti da attività di servizio;

g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi;

h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie;

i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti;

j) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti;

k) il combustibile derivato da rifiuti;

l) i rifiuti derivati dalle attività di selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani.

per lavoro mi occupo di bonifiche e faccio l'Ass. all' ambiente del mio Comune....purtroppo devo tenermi aggiornato, tuttavia il rifiuto è rifiuto fintanto che un ente autorevole (ASI-FMI etc.) non ne riconosce il valore storico...purtroppo sta lì l'inghippo e farti beccare con un rifiuto speciale non correttamente smaltito ti posso assicurare che non è una passeggiata.

Inviato
. . .

per lavoro mi occupo di bonifiche e faccio l'Ass. all' ambiente del mio Comune....purtroppo devo tenermi aggiornato, tuttavia il rifiuto è rifiuto fintanto che un ente autorevole (ASI-FMI etc.) non ne riconosce il valore storico...purtroppo sta lì l'inghippo e farti beccare con un rifiuto speciale non correttamente smaltito ti posso assicurare che non è una passeggiata.

Ma non stiamo parlando di un veicolo che trovi di fianco ad un cassonetto, bensì di veicoli che sono comunque stati conservati da qualcuno, anche se male, e che hanno un valore, a volte, estremamente rilevante e, una volta restaurati o, addirittura, se conservati, sono iscrivibili ad un registro storico riconosciuto dall'art. 60 del CdS ad occhi chiusi. A quel punto, per legge, sono reimmatricolabili, anche se la maggior parti delle sedi di motorizzazione dice di no.

Un veicolo storico, come viene riconosciuto dagli elenchi stilati dall'FMI annualmente, come da art. 63 della legge 342/2000, non potrebbe essere considerato da nessuno un rifiuto speciale, a meno che non gli sia stato abrasa la punzonatura.

Ciao, Gino

Inviato
Normativa italiana sui rifiuti

la 152 del 2006 è "il testo unico sull' ambiente"

Riporto:

I rifiuti speciali

Il comma 3 dellÔÇÖarticolo 184 del D.lgs. 152/06 stabilisce che sono rifiuti speciali:

a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali;

b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonchè i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall'articolo 186;

c) i rifiuti da lavorazioni industriali, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 185, comma 1, lettera i);

d) i rifiuti da lavorazioni artigianali;

e) i rifiuti da attività commerciali;

f) i rifiuti da attività di servizio;

g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi;

h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie;

i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti;

j) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti;

k) il combustibile derivato da rifiuti;

l) i rifiuti derivati dalle attività di selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani.

per lavoro mi occupo di bonifiche e faccio l'Ass. all' ambiente del mio Comune....purtroppo devo tenermi aggiornato, tuttavia il rifiuto è rifiuto fintanto che un ente autorevole (ASI-FMI etc.) non ne riconosce il valore storico...purtroppo sta lì l'inghippo e farti beccare con un rifiuto speciale non correttamente smaltito ti posso assicurare che non è una passeggiata.

se ti riferisci a questo passaggio ....

"i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti"

hai scritto una grande cavolata.

e questa è ancora più grande:

"farti beccare con un rifiuto speciale non correttamente smaltito ti posso assicurare che non è una passeggiata."

i veicoli d'epoca non sono considerati rifiuti!!!!!

sia l'ASI che FMI hanno elenchi "pubblici" di veicoli d'epoca e di interesse storico.

ricordati che il veicolo sia pur demolito volontariamente o rdadiato d'ufficio è utilizzabile su area privata,

non hai citato un passaggio fondamentale che risulta da diverse sentenze sulla definizine di rifiuto ....

è un oggetto che qualcuno a deciso di sbarazzarsene.

finchè io non decido di buttare via una cosa, questo non è rifiuto.

vai a leggere la giurisprudenza.

e ti sfido a portarmi un caso di veicolo d'epoca che è stato oggetto di contestazione ovvero considerato rifiuto da un qualsiasi soggetto deputato al controllo (NOE, polizia Provinciale, ecc).

saluti

Claudio

Inviato

dimenticavo una cosa di non poco conto:

il D.Lvo 152 recepisce norme europee

in pratica i princìpi sono condivisi dagli stati europei.

e a questo proposito prendiamo un esempio sotto gli occhi di tutti, episodi che a molti, come me, fano girare le palle (si può scrivere?).

quando ai mercatini vediamo austriaci, tedeschi, olandesi che comprano moto "demolite" , veri e propri rottami alcune volte,

nel loro paese dopo due giorni hanno i documenti e la targa per circolare tranquillamente.!!!!!!!!!

e allora??????????

sono considerati rifiuti nel loro paese???????

solo per il fatto che questi ci portano via pezzi della nostra storia solo perchè qualcuno (politici soprattutto) qui da noi è miope del nostro paese non gliene frega nulla ,,,,,,,, a me mi fa incaxxare una cifra!!!!!!

scusate lo sfogo

Inviato

Caro Claudio,

mi fa piacere aver stimolato il tuo spirito, riguardo ai veicoli ti suggerisco di recarti presso un qualsiasi PRA e prova pure tu stesso a radiare per demolizione un veicolo senza avere il certificato di smaltimento del centro di recupero autorizzato(fino a qualche anno fà era possibile tenerlo su area privata)...l'unico escamotage che hai per tenertelo a casa è la radiazione per esportazione, ma commetti comunque una forzatura perchè se lo ritrovano abbandonato e non esportato te ne chiederanno spiegazione, mi sto occupando di un caso simile dovuto ad un veicolo demolito che un mio concittadino carrozziere tiene come "pezzi di ricambio" nel suo piazzale...beh lui stesso sta facendo molta fatica a farselo accettare dal demolitore.

Poi se mi parli di sentenze o quant'altro penso che se ti becchi una multa dalla forestale (eggià proprio loro si stanno impegnando su questo fronte) ed hai voglia di spendere migliaia di euro per le spese legali tanto per toglierti il dubbio se eri in torto o ragione sei libero di farlo(dai retta a me, paghi la sanzione amministrativa se sei un privato e ti becchi la denuncia penale se sei un impresa..).

Riguardo al recepimento delle norme europee stendiamo un velo pietoso, in italia la Galli e Ronchi esistono da tempo e le direttive sono solo il minimo standard da adottarsi dunque il testo della legge nazionale che le recepisce può essere tranquillamente più restrittivo.

Gli olandesi che si portano a spasso i mezzi demoliti e non hanno nemmeno un certificato ASI(io ai mercatini non ne ho mai visti) se vengono fermati alla frontiera stanno esportando un rifiuto....

Stessa cosa stanno facendo i venditori o rottamai che trovi ai mercatini...trasportano dei rifiuti senza magari un formulario....etc..

Comunque sia condivido il tuo umore, se scrivo qui è perchè pure io sono un appassionato, ma come tutti i cittadini (forse meno 4 grazie al lodo Alfano hihihih) devo fare i conti con la legge, spero solo che si arrivi ad un chiarimento che ora manca.

Inviato (modificato)
Caro Claudio,

mi fa piacere aver stimolato il tuo spirito, riguardo ai veicoli ti suggerisco di recarti presso un qualsiasi PRA e prova pure tu stesso a radiare per demolizione un veicolo senza avere il certificato di smaltimento del centro di recupero autorizzato(fino a qualche anno fà era possibile tenerlo su area privata)...l'unico escamotage che hai per tenertelo a casa è la radiazione per esportazione, ma commetti comunque una forzatura perchè se lo ritrovano abbandonato e non esportato te ne chiederanno spiegazione, mi sto occupando di un caso simile dovuto ad un veicolo demolito che un mio concittadino carrozziere tiene come "pezzi di ricambio" nel suo piazzale...beh lui stesso sta facendo molta fatica a farselo accettare dal demolitore.

Poi se mi parli di sentenze o quant'altro penso che se ti becchi una multa dalla forestale (eggià proprio loro si stanno impegnando su questo fronte) ed hai voglia di spendere migliaia di euro per le spese legali tanto per toglierti il dubbio se eri in torto o ragione sei libero di farlo(dai retta a me, paghi la sanzione amministrativa se sei un privato e ti becchi la denuncia penale se sei un impresa..).

Riguardo al recepimento delle norme europee stendiamo un velo pietoso, in italia la Galli e Ronchi esistono da tempo e le direttive sono solo il minimo standard da adottarsi dunque il testo della legge nazionale che le recepisce può essere tranquillamente più restrittivo.

Gli olandesi che si portano a spasso i mezzi demoliti e non hanno nemmeno un certificato ASI(io ai mercatini non ne ho mai visti) se vengono fermati alla frontiera stanno esportando un rifiuto....

Stessa cosa stanno facendo i venditori o rottamai che trovi ai mercatini...trasportano dei rifiuti senza magari un formulario....etc..

Comunque sia condivido il tuo umore, se scrivo qui è perchè pure io sono un appassionato, ma come tutti i cittadini (forse meno 4 grazie al lodo Alfano hihihih) devo fare i conti con la legge, spero solo che si arrivi ad un chiarimento che ora manca.

Scusa, ma qui stiamo spaccando il capello in 4!

E' ovvio che se qualcuno tiene un rudere arrugginito in un campo davanti casa o nel cortile, magari non asfaltato, della sua attività, allora è chiaro che deve aspettarsi la visita della forestale o della municipale!

Ma il 99% dei veicoli demoliti volontariamente dall'intestatario, tra il 1982 e il 2005 (del marzo 2006 è la circolare che impedisce definitivamente la demolizione di un veicolo senza che questo sia effettivamente consegnato ad un rottamatore che lo distrugge fisicamente), viene conservato al coperto, in case private. Generalmente passa di mano per una serie di sentito dire e quindi viene restaurato e iscritto al R.S..

Questi veicoli non sono, e non sono mai stati, rifiuti. Sono stati spesso conservati amorevolmente e ritirati dalla circolazione solo per non pagare una tassa iniqua.

Spero che questo sia chiaro a chiunque!

Sarebbe come dire che qualunque cosa lasciata per anni in cantina, in soffitta o in garage, è un rifiuto per il semplice fatto che non lo si usa da un po'! _nooo_

Com'è allora che, quando riesumano un veicolo vetusto in un fienile si parla di "ritrovamento"! Si fanno articoli sui giornali specializzati e si fa di tutto per rimetterlo in circolazione? Dov'è la differenza con un PX del 1978 demolito 20 anni fa e "riesumato" in garage sotto quintali di cianfrusaglie e che va in moto dopo qualche spedivellata? Dovrebbero essere entrambi dei rifiuti? Ma non diciamo sciocchezze!

Ciao, Gino

Modificato da GiPiRat
Inviato

Ma il 99% dei veicoli demoliti volontariamente dall'intestatario, tra il 1982 e il 2005 (del marzo 2006 è la circolare che impedisce definitivamente la demolizione di un veicolo senza che questo sia effettivamente consegnato ad un rottamatore che lo distrugge fisicamente), viene conservato al coperto, in case private. Generalmente passa di mano per una serie di sentito dire e quindi viene restaurato e iscritto al R.S..

è proprio questo che intendevo

mi ero riferito ai veicoli riconosciuti come "di valore storico" compresi negli elenchi FMI e ASI

il fatto che prima del 2006 non vi era l'obbligo di demolire nel vero senso della parola, ovvero consegnarlo ad un impianto autorizzato, la demolizione era intesa come pura consegna delle targhe e spesso tali veicoli venivano utilizzati per circolre su aree private.

non so se anche a voi è successo di trovare scritto sulle visure o estratti del PRA.

"radiazione per circolazione su aree private".

è evidente che non possono essere considerati rifiuti.

sono invece inequivocabilmente rifiuti quando dal 2006 vengono "demoliti"

per il resto concordo con ninja626 e Gipirat

Inviato

Per Gipi: concordo con te solo su una cosa...il fatto che un radiato d'ufficio sia da considerarsi di valore storico.

Se invece mi dici che un demolito volontariamente (magari per beccarsi qualche incentivo) è da considerarsi di valore storico non posso che dissentire, innanzitutto ti è rimasto ben poco per documentarne il modello ed anno (il libretto e la targa hai dovuto consegnarle) e solo un eventuale iscrizione ad ASI o FMI ne potrà certificare il valore storico, se poi dici che sono io a spaccare il capello in 4 non conosci i burocrati veri, quelli che al contrario di me hanno in mano il blocchetto dei verbali.

Per quel che scrivono i giornali beh...non possiamo parlare di fonti autorevoli.

Ma sia chiaro il mio intervento non è per creare polemica è semplicemente per rendere un po' più realistica la faciloneria di chi acquista un mezzo demolito senza alcun documento e solo in base alle chiacchere del venditore pensa di metterlo in strada, lo restaura spendendo un sacco di soldi e poi si trova con soprammobile (mi pare che le testimonianze del forum siano molte in questo senso).

Detto questo per esperienza personale posso dire di aver sempre acquistato mezzi radiati d'ufficio, molti erano radiati volontariamente dal proprietario (senza consegna di targhe e libretto) solo per via del bollo, penso che le il mondo delle auto-moto d'epoca non fosse diventato un business del genere ed un fattore di moda, nessuno si sognerebbe di raschiare il fondo del barile andando in cerca di qualsiasi cosa abbia un manubrio e 2 sacche.(questo è il mio pensiero personale).

Per il resto stimo la professionalità ed esperienza di Gipi che ci da sempre ottimi consigli.

Saluti

Cristian

Inviato (modificato)
Per Gipi: concordo con te solo su una cosa...il fatto che un radiato d'ufficio sia da considerarsi di valore storico.

Se invece mi dici che un demolito volontariamente (magari per beccarsi qualche incentivo) è da considerarsi di valore storico non posso che dissentire, innanzitutto ti è rimasto ben poco per documentarne il modello ed anno (il libretto e la targa hai dovuto consegnarle) e solo un eventuale iscrizione ad ASI o FMI ne potrà certificare il valore storico, se poi dici che sono io a spaccare il capello in 4 non conosci i burocrati veri, quelli che al contrario di me hanno in mano il blocchetto dei verbali.

Per quel che scrivono i giornali beh...non possiamo parlare di fonti autorevoli.

Ma sia chiaro il mio intervento non è per creare polemica è semplicemente per rendere un po' più realistica la faciloneria di chi acquista un mezzo demolito senza alcun documento e solo in base alle chiacchere del venditore pensa di metterlo in strada, lo restaura spendendo un sacco di soldi e poi si trova con soprammobile (mi pare che le testimonianze del forum siano molte in questo senso).

Detto questo per esperienza personale posso dire di aver sempre acquistato mezzi radiati d'ufficio, molti erano radiati volontariamente dal proprietario (senza consegna di targhe e libretto) solo per via del bollo, penso che le il mondo delle auto-moto d'epoca non fosse diventato un business del genere ed un fattore di moda, nessuno si sognerebbe di raschiare il fondo del barile andando in cerca di qualsiasi cosa abbia un manubrio e 2 sacche.(questo è il mio pensiero personale).

Per il resto stimo la professionalità ed esperienza di Gipi che ci da sempre ottimi consigli.

Saluti

Cristian

Forse non riesco a spiegarmi e, certamente, tu hai una certa confusione riguardo a cosa sia un veicolo demolito con consegna di targa e documenti. Comunque, uno o due burocrati posso dire di averli incontrati, spesso come controparte in aule di tribunale, civile e tributario, nelle quali ero attore. _dev_

Per prima cosa, non si può "radiare volontariamente un veicolo senza consegnare targa e documenti" (a meno di produrre denuncia di smarrimento di questa e quelli, o di tutto), qualunque sia il motivo che, comunque, generalmente era uno solo: non pagare il bollo. Gli incentivi, per le moto, esistono solo dal 1999, e qui non si sta parlando evidentemente di questi veicoli che sono, ovviamente, NON reimmatricolabili, visto che il solo possesso di uno di questi è un reato. Qui si parla dei migliaia di veicoli demoliti volontariamente tra il 1982 e il 1998 proprio per NON PAGARE IL BOLLO, unico motivo per la quasi totalità di demolizioni volontarie (o "radiazioni volontarie", i due termini si equivalgono nel linguaggio burocratico del PRA) fatte in Italia. Secondariamente, quando il PRA accoglie una demolizione, rilascia un documento di ricevuta (quello attuale è molto simile al CdP), in cui ci sono i dati del veicolo e dell'intestatario che lo demolisce. Quindi, come vedi, un documento per risalire alla targa esiste. Ma, anche se questo non ci fosse, si può risalire alla targa del veicolo semplicemente conoscendo il nome dell'intestatario. La vespa era del nonno? Bene, si fa una visura storica nominativa a nome del nonno et voilà, la targa salta fuori. Non si conosce neanche l'intestatario, ma si ha la ragionevole certezza della provincia di prima immatricolazione? Ok, allora si può fare un'ispezione in motorizzazione (magari sganciando un deca all'archivista di turno), basta sapere sigla e numero di telaio e, all'incirca l'anno di prima immatricolazione (si chiede alla Piaggio l'anno di costruzione o lo si ricava da qualunque database su internet) e si procede in avanti. Non si conosce neanche la sede d'immatricolazione? Allora si può provare a far fare la ricerca ad un amico delle forze dell'ordine o si fa una richiesta apposita alla sede centrale del dipartimento dei trasporti terrestri (alle volte, sorprendentemente, rispondono!). Oppure, come è successo a me un paio di volte, si fa la reimmatricolazione come veicolo d'interesse storico e collezionistico di cui non si conosce nulla sulla provenienza (Lambretta SX200 reimmatricolata nel 1997 e Vespa 150 GL reimmatricolata nel 2001).

Certo, adesso ci sono alcune restrizioni, ma c'è ancora qualcuno che reimmatricola veicoli di cui non si conosce nulla, magari persino mandandoli all'estero per immatricolarli lì, per poi "importarli" in Italia, ma altri li reimmatricolano direttamente qui, a Salerno, o Padova, per esempio. E certo, la persona che fa una cosa del genere dev'essere motivata non poco ma, dire che è impossibile, è parecchio lontano dalla realtà.

Però sono d'accordo con te che non si debba acquistare un veicolo se non se ne conosce bene la provenienza e senza avere almeno un'idea di quale sia una targa o le opzioni che si hanno se non ce l'ha. Detto francamente, adesso come adesso non acquisterei un veicolo di cui non si conosce la targa a meno che non ne valga veramente la pena, cioè: prezzo irrisorio e veicolo di pregio. Ho già dato, grazie! _smile_

Ciao, Gino

Modificato da GiPiRat
Inviato

la mia vespa era radiata volontariamente e conserva tutti i documenti originali...non confondo le 2 cose non ti preoccupare, so bene cosa significano. Mio padre si recò al PRA della mia provincia per radiare il mezzo e gli apposero il timbro radiato sul libretto, tornato a casa con il suo libretto e targa dopo 20 anni la visura recitava radiato d'ufficio...dunque esiste anche questo caso, inoltre il mezzo ora è regolarmente circolante.

Inviato
la mia vespa era radiata volontariamente e conserva tutti i documenti originali...non confondo le 2 cose non ti preoccupare, so bene cosa significano. Mio padre si recò al PRA della mia provincia per radiare il mezzo e gli apposero il timbro radiato sul libretto, tornato a casa con il suo libretto e targa dopo 20 anni la visura recitava radiato d'ufficio...dunque esiste anche questo caso, inoltre il mezzo ora è regolarmente circolante.

Il caso di tuo padre è anomalo, perchè ha trovato un impiegato incapace o per altro motivo. La demolizione o radiazione volontaria ha sempre comportato il ritiro di targhe e documenti (ora anche la certificazione del rottamatore per la presa in carico del veicolo per la distruzione fisica). Se sulla visura risulta radiata d'ufficio, quello è, altrimenti ci sarebbe scritto altro.

So di molti casi in cui un veicolo radiato d'ufficio è stato successivamente demolito dall'intestatario, ma nessun caso inverso, perchè sarebbe impossibile burocraticamente.

Ciao, Gino

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