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se riesco vi metto il link per la lettera che oggi ho spedito tramite email e vari vespa club, alla FMI e all'ASIfed. spero che ognuno di voi faccia la stessa cosa a tutti i potenziali interessati da questa cagata di provvedimento. non possiamo prendercela nel culo stando a gardare e basta. è ora di battere i pugni sul tavolo e di incazzarsi!

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Fai un bel ctrl+c sulla lettera e ctrl+v su questo forum.

Io ho mandato la seguente a Ruoteclassiche (ha un certo peso), Quattroruote, ad un certo parlamentare Solari, a Motociclismo e a Repubblica; solo quest'ultima mi ha risposto.

Facciamo più casino che si può.

Scrivo questo messaggio per richiamare l'attenzione su una legge della

Regione Emilia Romagna che vieterà la circolazione dei veicoli non

catalizzati (auto, moto, veicoli commerciali) sulle sue strade a partire

dal 1 gennaio 2005. La notizia viene fatta passare sotto silenzio per

far arrivare gli interessati di fronte al fatto compiuto, solo qualche

articolo di giornale ha trattato l'argomento (p.e

Resto del Carlino 20/06/2004 edizione di Modena).

Nel sito di "liberiamo l'aria" si legge:

"divieto veicoli non catalizzati. fra le misure di medio periodo, il

divieto di circolazione, a partire dal 1├é°gennaio 2005, nei comuni e

nelle province dell'Emilia-Romagna di tutti i veicoli non catalizzati e

dei veicoli maggiormente inquinanti, quali i diesel pre-euro 1, i

motocicli a due tempi non catalizzati, i diesel commerciali euro 1,

anche provvisti di bollino blu"

Tutto questo causerà un sacco di disagi a chi non è in grado di

permettersi un veicolo catalizzato e a chi possiede veicoli d'epoca

(anche loro non potranno più circolare, se non caricati nel carrello per

arrivare alla manifestazione.....), senza contare il pericolo delle

truffe da parte di concessionari che si guardano bene dall'avvisare i

potenziali clienti dei veicoli in oggetto.

E' notevole che tale provvedimento venga poi emanato per prima da una regione tradizionalmente "terra di motori", basta ricordare Ferrari, Lamborghini, Maserati per le auto e Ducati, Minarelli, Italjet, Malaguti per le moto e scooter.

Si pensi infine a tutti i ciclomotori non cat (anche quelli seminuovi,

acquistati a cavallo tra gli anni 90 e il 2000) e a tutte le Vespe a due

tempi, 50, 125, 150, 200, acquistate prima del 2001, che dovranno essere

rottamate, con grave danno per i proprietari (io personalmente sono un

appassionato vespista di Bologna, posseggo 4 Vespe 125, 150 e 200, il GTR ed il 125 rispettivamente con 30 e 46 anni e non potrò usarne neanche una, quelle d'epoca le dovrò caricare su un

carrello per andare alle manifestazioni.... )

Chiedo pertanto che un ridotto numero di cittadini, appassionati possessori di veicoli con un po' di anni sulle spalle non venga penalizzato da decisioni inique, demagogiche e con scarso impatto sull'ambiente.

Cordiali saluti.

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Esatto Superfede, ognuno deve dire la sua come meglio puo' e protestare. Ci sarà anche da raccogliere delle firme per una petizione popolare probabilmente da portare alla corte costituzionale per rendere anticostituzionale questo provvedimento.

Il silenzio che c'e' e'sicuramente dettato dal fatto che se nessuno protesta, vuol dire che va bene a tutti e si va avanti. Se fai casino invece vedi come ti ascoltano...vedi quelli della stazione del treno del sud che arcistrastufi di menefreghismo per le discariche, hanno tenuto in scacco la linea ferroviaria italiana per 3 gg, ma alla fine hanno vinto...il metodo non e'stato fine, ma d'altronde nessuno li ascoltava da anni!

E come non pensare anche a quel progetto di discarica di scorie nucleari da installare in Basilicata! Anche li' c'e' voluta una dura mobilitazione di giorni e giorni, poi alla fine i solito furboni hanno capito che era una cavolata e hanno lasciato perdere...cosi' dobbiamo fare noi, e non c'e' nemmeno bisogno di arrivare a quel livello.

Ciao FC

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questa è la lettera che ieri ho spedito a vari vaspa club compreso FMI ASI e oggi anche a tg2 motori.

Padova, 3/07/04

Salve, mi chiamo Enrico e ho 30 anni.

Vivo in un piccolo comune della provincia di Padova.

Sono un medico, lavoro nell├ó€Ôäóospedale di questa citt├â e penso di essere sensibile ai problemi di salute della gente.

Sono anche un appassionato di veicoli storici e d├ó€Ôäóepoca e sono fermamente convinto che un paese come l├ó€ÔäóItalia possa e debba essere orgoglioso del proprio patrimonio storico automobilistico e motociclistico che racchiude e al tempo stesso rappresenta l├ó€Ôäóevoluzione del costume e della cultura di un popolo.

E, perdonatemi questo slancio d├ó€Ôäóorgoglio, l├ó€ÔäóItalia certo pu├â┬▓ ben andarne fiera.

Ormai da qualche tempo, grazie anche alla ormai quasi capillare diffusione di internet, la sera mi intrattengo in conversazioni e discussioni con altri utenti appassionati di quest├ó€Ôäóaffascinante mondo ed ├â┬¿ proprio in questo modo che sono venuto a conoscenza di una notizia che a dir poco mi ha lasciato allibito e sconcertato: dal 1├é°gennaio 2005 una legge regionale (per ora solo per fortuna una proposta di legge) varata dalla regione Emilia Romagna (terra di motori, basti pensare a marchi come Ferrari, Lamborghini, Maserati, Ducati, tanto per citarne alcuni) vieter├â la circolazione, si badi bene in tutto il territorio dell├ó€ÔäóEmilia Romagna, ├ó€┼ôdi tutti i veicoli non catalizzati, e dei veicoli maggiormente inquinanti quali diesel pre-euro 1, motocicli a 2 tempi non catalizzati, diesel commerciali euro 1, anche provvisti di bollino blu├ó€? (perch├â┬® allora l├ó€Ôäóobbligo del bollino blu? perch├â┬® i controlli obbligatori sui fumi di scarico? che senso ha tutto questo se poi dobbiamo scontrarci con questi provvedimenti?).

Il tutto al fine di ridurre l├ó€Ôäóinquinamento atmosferico nell├ó€Ôäóambito territoriale suddetto.

Inutile dire che tale legge (o comunque proposta), oltre a risultare anticostituzionale, in quanto OBBLIGHEREBBE ad adattarsi alla norma senza avere alcuna scelta alternativa, ├â┬¿ altamente iniqua dato che va di certo a colpire le fasce pi├â┬╣ deboli cio├â┬¿ tutti i possessori di mezzi d├ó€Ôäóepoca e d├ó€Ôäóinteresse storico (che senza sostanziali deroghe o modifiche a tale proposta non potrebbero pi├â┬╣ di fatto circolare essendo condannati a marcire dentro un garage!), tutte le persone che magari, utilizzando l├ó€Ôäóauto molto poco, hanno un veicolo non catalizzato ancora in buono stato d├ó€Ôäóuso (come ad esempio le persone anziane), tutte quelle attivit├â commerciali che utilizzano mezzi di trasporto pesanti che per loro natura hanno comunque vita molto lunga e non riuscirebbero a stare al passo con questo tipo di proposte folli e per finire tutte le persone che possiedono un mezzo non catalizzato ma che non possono permettersi l├ó€Ôäóacquisto di un veicolo nuovo (e non credo siano poche in Italia).

Si tenga inoltre presente che ormai, almeno nel nord Italia, il parco veicoli (sia auto sia moto) circolante ├â┬¿ composto per la stragrande maggioranza da veicoli catalitici e i mezzi così detti ├ó€┼ôinquinanti├ó€? non sono rimasti che una minoranza (in mano appunto ad appassionati, collezionisti, e gente che non pu├â┬▓ sostituire l├ó€Ôäóauto o lo scooter ogni 3 anni, come forse auspicherebbe qualcuno├ó€┬ª).

Vorrei anche ricordare che in quasi tutte le citt├â circolano ancora mezzi pubblici quali certi autobus urbani a dir poco obsoleti che per├â┬▓ nessuno si preoccupa di sostituire, visto che i costi cadrebbero sull├ó€Ôäóamministrazione comunale.

Non ├â┬¿ mia intenzione essere polemico in questa sede ma difficilmente riesco ad allontanare il dubbio che dietro tali logiche non vi sia semplicemente la volont├â di favorire le case costruttrici├ó€┬ª.e altrettanto difficilmente scorgo un ├ó€┼ôanima verde├ó€? in questo tipo di proposte├ó€┬ª ci├â┬▓ che molto pi├â┬╣ semplicemente vedo ├â┬¿ la volont├â di varare provvedimenti ├ó€┼ôcarbonari├ó€? (come questo per l├ó€Ôäóappunto), che non tengono conto della volont├â popolare (dato che a quanto ne so io l├ó€Ôäóopinione pubblica ├â┬¿ all├ó€Ôäóoscuro di tutto al riguardo di questa faccenda) ma sono pi├â┬╣ semplicemente imposti, forti dell├ó€Ôäóignoranza su tale argomenti e dell├ó€Ôäóomert├â da parte di chi li vuole far approvare.

So per certo che molte altre regioni stanno preparando provvedimenti similari, il tutto ovviamente nel massimo segreto così da evitare che l├ó€Ôäóopinione pubblica venga a conoscenza di tali manovre.

Se in Italia vige ancora lo stato di diritto non credo che una normativa di questo tipo possa non solo essere approvata ma ancor prima taciuta nella speranza che nessuno ne ostacoli o impedisca il corso fino alla sua approvazione definitiva

Gi├â alcune persone hanno iniziato a lavorare per far conoscere questo iniquo provvedimento come Mauro Galavotti, esponente della Margherita (lo stesso partito di cui fa parte la dirigenza regionale dell├ó€ÔäóEmilia Romagna) e, per fortuna, anche appassionato di veicoli d├ó€Ôäóepoca e di interesse storico.

Spero, con questa mia, di sensibilizzare il maggior numero possibile di persone su questo PROVVEDIMENTO INIQUO E ANTICOSTITUZIONALE e spero che sia data la più ampia diffusione se non vogliamo veder scomparire dalle nostre strade il patrimonio storico e culturale italiano.

Un cittadino arrabbiato

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mh. le leggi non le fa l'asi. e si sa quanto i politici abbiano il culo sensibile che si riposa solo su "certe poltrone"

cominciamo a fargli paura mandando valanghe di lettere che facciano chiaramente capire che le x sulle schede elettorale

non ci vanno da sole ma c'è qualcuno che le mette.... forse si cagano addosso!

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