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Inviato

Un'ottima idea, tanto buona e tanto banale... che nessuno ci aveva ancora pensato! Meno male che sono arrivati massitv e Federix a darmi lo spunto! Questo topic è dedicato a voi e alle vostre letture di viaggio...

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uno spazio a disposizione di tutti quanti frequentano questo forum per condividere le letture che li hanno ispirati nei loro viaggi e perchè no, nel loro modo di vivere la Vespa...

la parola adesso passa a voi, unica condizione che sia letteratura di viaggio, meglio ancora se si tratta di viaggi fattibili in Vespa.

La mia speranza è che questo spazio possa ospitare non delle semplici segnalazioni di titoli, ma che ci sia qualche vostra riga ad argomentare il vostro giudizio.

Lorenzo

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Miglior contributo in questa discussione

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Inviato

Si parte dai 3 libri più banali :D

G. Bettinelli - In Vespa - La Feltrinelli - 2000 - 8 Euro versione traveller

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Il primo libro del mitico Giorgio (niente commenti spropositati please) che mi ha emozionato tantissimo, sia per come è scritto che per cosa scrive. Giornalista da sempre, sa suscitare delle emozioni forti e questo libro, a parer mio è il migliore di tutti quelli scritti. Il linguaggio si alterna dal semplice alle parole difficili per cui, lo ammetto, ho dovuto guardare nel vocabolario il loro significato. Mi piace il modo di descrivere la strada, i suoi avvenimenti e miscelarli con gli aspetti di vita della strada e della popolazione incontrata. A volte è triste da mettere l'angoscia, a volte è allegro da metterti l'allegria, a volte è "pazzo" da metterti la pazzia e dire "ma che c@##o ci faccio qui ad Arezzo????".

├ê un libro che consiglio a tutti i vespisti in erba che hanno la voglia di cimentarsi in un viaggio ma sono dei grandi timorosi perchè non hanno esperienze meccaniche, o di strade o menate varie, quindi poche seghe e in sella :D

G. Bettinelli - Brum Brum - Le Feltrinelli - 2004 - 9,50 euro versione traveller

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├ê il primo libro della World Wide Odissey (anche se ha lui non piace definirla così) che però viene messo insieme al viaggio Alaska-Tierra del Fuego. Parla del viaggio di mezzo mondo, da Ushuaia al rapimento in Congo per mano dei ribelli congolesi.

Il viaggio Alaska-Tierra del Fuego mi è sembrato veramente scritto in corsa e mi ricordo pochissimo di quello che c'è scritto, ricordo vivamente solamente la parte sudamericana, per il resto niente.

Il viaggio dall'Argentina a ritroso per il mondo, lo trovo ben fatto e anche questo ricco di emozioni, di strade impervie, di incazzature, di sole a mezzanotte, di strade di sabbie, di barconi per spostarsi, di amori falliti e di, purtroppo, tristi storie di vita vissuta che non vorresti mai sentire nella tua vita e per cui ci scappa anche una lacrima.

La fase del rapimento tutti dicono sia di elevata drammaticità, ma a me non ha lasciato quel senso di drammatico, forse perchè l'ho pensata come lui l'ha scritta e non come me la potrei immaginare nella realtà.

Purtroppo è un libro a metà che ti lascia anche un velo d'incazzatura in fondo :D

G. Bettinelli - Rhapsody in black - La Feltrinelli - 2007 - 9,00 euro versione traveller

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├ê il secondo libro della saga World Wide Odissey e tratta del viaggio ripreso in Angola fino allo Yemen (ma che poi terminerà ad Hobart in Tazmania).

Dei 3 è il libro che mi è piaciuto meno e che è stato anche difficile da leggere. Poca strada e molta storia, molti avvenimenti storici e poca strada :(

In questo libro si capisce, secondo me, il significato del "mal d'Africa" e si capisce perchè questi paesi vengano definiti "sottosviluppati". Il lato positivo sta nel sorriso, nella disponibilità della gente e nell'essere quasi in obbligo di dover aiutarti anche sei il più sfigato del mondo. Il lato negativo sta nella guerra, nei soldi, nelle bidonville e in tutti quei problemi che conosciamo benissimo.

È un libro che mi ha anche colpito per la forte amicizia che si crea con una persona particolare, un'amicizia profonda, senza sesso ne amore, un'amicizia vera di quella che se ne vedono poche in giro.

È un libro che va letto per sapere come finisce il viaggio africano, ma che secondo me ha poco di Vespa.

La Cina in Vespa è nella mia libreria ma ancora non ho trovato il modo per leggerlo, la recensione la lascio ad altri :)

Inviato

Alex Roggero - Australian Cargo - La Feltrinelli - 2004 - 7 euro versione economica

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Roggero è un fotografo che si è preso un pò di tempo di cazzeggio per tornare in Australia e ripercorrere le strade e le cose della vita di suo nonno, cuneese gran lavoratore che aveva una fattoria proprio nel nord dell'Australia. Si parte in aereo fino a Perth, si viaggia in treno fino ad Adelaide, di nuovo aereo per raggiungere il nord e via di auto per viaggiare nel Queensland e nell'Outback. Un viaggio simil bettinelliano: se c'è un albergo bene, altrimenti si dorme dove si può, si lavora per mantenersi il posto letto e il cibo, si conoscono parenti lontani, le realtà locali e si trova anche la fattoria del nonno. Ci si incazza per come vengono trattati gli aborigeni e si gode per la barriera corallina, sempre sulle strade "bruciate dal sole".

Poi che si fa? Mica si può tornare a Londra tramite l'aereo, che cosa banale!!!! Si compra un biglietto solo andata per la Liguria e ci si arriva tramite....portacontainer: si parte da Sydney come passeggero insieme ad altri millemila container, si va in New Zeland, Tazmania, Indonesia, Thailandia, penisola arabica, Mar Mediterraneo, Tirreno e casa.

Si vive sulla nave per 40 giorni, si fanno esperienze sulle città di porto, si visitano le grandi città e ci si rompe le balle quando il mare è un pò alterato e l'unica cosa che puoi fare è tornare indietro con la mente e capire se quello che hai fatto è giusto o no e a volte, durante la lettura, ti torna in mente quella domanda che sempre ti attanaglia: "ma che c@##o ci faccio qui ad Arezzo????" :D

Inviato

Il viaggio Alaska-Tierra del Fuego mi è sembrato veramente scritto in corsa e mi ricordo pochissimo di quello che c'è scritto, ricordo vivamente solamente la parte sudamericana, per il resto niente.

di questa parte mi ricordo che in Messico un meccanico gli ha messo un getto di qualche punto più basso per consumare meno (che va bene per viaggiare in quota) e il povero bettinelli si è trovato col pistone bloccato.........dopo qualche migliaio di km negli usa!!mitica vespa!

Inviato

Latinoamericana - Ernesto Che Guevara

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Universale economica feltrinelli costa 5€)

A prescindere dalle varie idee politiche, mi è veramente piaciuto questo libro. Come credo che tutti sappiate, questo racconto altro non è che il diario che tenne Che Guevara nel suo viaggio in sella alla Poderosa, dall'Argentina al Venezuela, insieme ad Alberto, suo amico. E' proprio questo uno degli aspetti più interessanti del libro, l'amicizia. Non una di quelle odierne amicizie di plastica, ma un'amicizia vera che ti porta ad attraversare un continente su una moto scassata che ti butta per terra ogni volta che ne ha l'occasione, e a curare, spalla a spalla, i malatti di lebbra.

Tutto questo è inserito nel loro spettacolare viaggio in cui (da questo momento a parer mio bisogna avere un certo occhio critico), si alternano forti descrizioni come quella del primo incontro con l'Oceano e profonde riflessioni sullo stato delle cose in quel periodo, sull'esigenza di un cambiamento radicale, sul sempre più stretto abbraccio con l'ideologia comunista (che può essere condivisa o meno, senza che intacchi per forza il giudizio finale sul libro).

Con lo scorrere delle pagine si avverte un cambiamento vero e proprio nello scrittore e alla fine del diario, quando ormai non è più Ernesto Guevara a scrivere ma "il Che" con tutto quello che ha rappresentato, alcuni suoi pensieri sottolineano la nascita di un nuovo animo combattente e fuorioso verso certe ingiustizie sociali.

Per concludere questa mia breve recensione, Latinoamericana è un bel libro, e su questo non ci piove, che, come ho già detto, va letto con una certa attenzione e che può piacere a chiunque sia solleticato dallo spirito dell'avventura, dai viaggi non omologati, da una sorta di ricerca della libertà che non tutti possono concedersi nella propria vita.

Inviato

Krakauer Jon - Nelle terre estreme - Corbaccio - 2008 - 16 euro

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Il libro parla di Chris McCandles un giovane di 22 anni che dopo essersi laureato parte per un viaggio in solitaria che lo porterà dopo circa due anni a passare 100 giorni in completa solitudine in Alaska. Il finale lo si capisce già dalle prime due righe del libro ma qui lo ometto. ;)

Non conoscevo la storia di questo giovane prima dell'uscita del film, in molti che andavano a vederlo mi dicevano : "Massi, vai a vederlo, mi sembra di vederti mentre partivi in tenda da solo per i tuoi viaggi". Fatto stà che è stato amore a prima vista con la storia del protagonista, preso il libro l'ho divorato in pochi giorni. Scritto splendidamente, l'autore (alpinista-saggista) si sente vicino al giovane Chris e ne scrive la storia con passione ma cercando sempre di essere distaccato il più possibile e senza dar giudizi. Il libro, oltre a far capire di più la storia (anche interna) del protagonista (rispetto al film) è intervallato da racconti di altri avventurieri simili e ogni capitolo è presentato con dei brani (tratti da libri o a dai brani sottolineati da Chris) che ne introducono l'argomento.

La maggior parte della storia è stata ricostruita grazie a testimonianze e lettere mandate da Chris.

CONSIGLIATO A TUTTI I VIAGGIATORI

Massi ;)

Inviato

Krakauer Jon - Nelle terre estreme

Quoto Massi

Libro bellissimo e molto coinvolgente, l ho dovuto leggere tutto d'un fiato, è stato più forte di me, sono stai frequentissimi gli sbalzi d'umore durante la lettura, è inevitabile quando mi immedesimo nel personaggio, che per tanti aspetti mi assomiglia, ma in lui tutto è portato all'estremo.

Straordinari i riferimenti a scrittori famosi come London, Shepard, Thoreau, Storr, presenti all'inizio dei capitoli.

Consigliato: Assolutamente SI

Pxoso

Inviato
mi dicevano : "Massi, vai a vederlo, mi sembra di vederti mentre partivi in tenda da solo per i tuoi viaggi".

La mia ragazza mi ha consigliato di NON leggerlo, e di NON vedere il film, altrimenti potrei impazzire seriamente, devo darle retta??? :D

@Rikz

├ê un libro che era nel mio programma culturale ma, sinceramente, non sapevo come si chiamasse. Ora che lo so, lo metterò in conto, insieme agli altri 4 comprati e ancora da leggere :D

Inviato

@Frederix: io invece intendo andare oggi pomeriggio stesso a comprare "australian cargo" :)

@massitv: bella firma ;) , rispetterò le gerarchie e me ne trovo una SOLO mia, anche se sarà dura 'tradire' alex...

Inviato

Chi mi conosce da più tempo sa che anch'io ho un mio libro del cuore che ha un posto speciale nella mia biblioteca...

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John Steinbeck

VIAGGIO CON CHARLEY

Ediz. Rizzoli

Tutto, per me, ebbe inizio con questo libro che, ad essere sinceri, non so in che modo sia entrato nella mia vita. A me piace pensare che sia stato un regalo di mio padre. ├ê stato il primo libro che ho riletto da capo non appena l'ebbi terminato. Avevo tra i 16 e i 18 anni, quindi prima ancora di possedere una Vespa... un segno del destino? Un libro che è sempre rimasto ben presente nella mia testa, a cominciare dalla prima pagina, l'incipit, come lo definiscono quelli che ne sanno... l'ultima volta che mi sono trovato a rileggerlo è stato poco dopo il mio 40°compleanno. Bene, quell'incipit fu il miglior augurio che potessi trovare per quel mio importante e fatidico anniversario.

John_steinbeck.jpg"Quando ero giovane e avevo in corpo la voglia di essere da qualche parte, la gente matura m'assicurava che la maturità avrebbe guarito questa rogna. Quando gli anni mi dissero maturo, fu l'età di mezzo la cura prescritta. Alla mezza età mi garantirono che un'età più avanzata avrebbe calmato la mia febbre. E ora che ne ho cinquantotto sarà forse la vecchiaia a giovarmi? Nulla ha funzionato. Quattro rauchi fischi della sirena di una nave continuano a farmi rizzare i peli sul collo e mettermi i piedi in movimento. Il rumore di un aereo a reazione, un motore che si scalda, persino lo sbatter di zoccoli sul selciato suscitano l'antico brivido, la bocca secca, le mani roventi, lo stomaco in agitazione sotto la gabbia delle costole. In altre parole, non miglioro. Vagabondo ero, vagabondo resto. Temo che la malattia sia incurabile. Metto giù questa roba non per istruire gli altri, ma per informare me stesso".

"Charley" è un barboncino francese, riservato e tollerante come un vecchio gentiluomo". Scrive Steinbeck: "Ritiene d'essere un cane di prima categoria.". Il romanzo narra del viaggio compiuto dall'autore nel 1960, quando aveva 58 anni e la sua popolarità era decisamente in declino dopo il suo periodo di maggior successo, iniziato negli anni '30 e durato fino all'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Un viaggio compiuto a bordo di un camper dal nome evocativo, "Ronzinante", in compagnia appunto di Charley il barboncino. Un viaggio alla riscoperta del suo paese, guidato dal suo intuito, abilissimo nel cogliere l'atmosfera dei tempi che cambiano. Tanti incontri casuali che diventano pagine memorabili, come memorabili sono i suoi monologhi con il fido Charley.

Due anni dopo quel viaggio Steinbeck vide il coronamento della sua carriera di scrittore con l'attribuzione del Premio Nobel. Ho sempre avuto la tentazione di leggere altre sue opere ma non l'ho mai fatto. La magia che esercita su di me questo libro è tale che ho paura di restare deluso...

John Steinbeck

VIAGGIO CON CHARLEY

Inviato

Ragazzi mi sembra che manchi uno dei piu' celebrati testi della BEAT GENERATION.

On the Road di Kerouac!

Quello che stupisce e' che narra di vicende accadute nel 1947 che anticipavano quello che sarebbe accaduto nei decenni successivi-.

Inviato

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Libro molto ben scritto, trasmette molto bene le impressione del luogo, dell'ambiente e della società dell'"isoletta"

premetto che sono influenzato dal mio amore verso il Regno Unito, sotto tutti i suoi aspetti, paesaggistici e culturali, oltre ad amare molto lo stile britannico, a cominciare dalle auto artigianali inglesi (vedasi il mio avatr),

la lettura del libro rispecchia in pieno le mie impressioni sull'isoletta e mi riporta alla mente la mia infanzia dove vi ho trascorso molto tempo per motivi di lavoro di mio padre e per studio poi, oltre ad averla girata più dell'Italia, ci sono stato da Dio sia in Inghilterra che nelle più remote isolette scozzesi

per pigrizia riporto la recensione di ibs

Dopo aver vissuto per quasi ventÔÇÖanni in Gran Bretagna, Bill Bryson sente che è tempo di fare le valigie e tornare negli Stati Uniti, il paese dove è nato. Ma prima di lasciare la sua amatissima casa nello Yorkshire, si concede un ultimo viaggio attraverso lÔÇÖisoletta verdeggiante che a lungo lo ha ospitato. In sette settimane, zaino in spalla e cartina alla mano, risale dalle bianche scogliere di Dover a John OÔÇÖGroats, la località più a nord della Scozia. In treno, in autobus, o a piedi, osserva con sguardo attento e vivace tutto ciò che lo circonda: i paesaggi e le persone, le bellezze di Glasgow e la decadenza di Liverpool, le facciate vittoriane e i pub affollati, lo sticky toffee pudding e i fagioli sul pane tostatoÔǪ Notizie da unÔÇÖisoletta è il racconto divertente e divertito di un viaggio di commiato, una felice istantanea della Gran Bretagna che Bryson ha saputo comporre, come sempre, con irresistibile humour, insaziabile curiosità e rara sensibilità.

Inviato

ROBERTO MASIERO -FINO ALL'OCEANO IN VESPA- WEBSTER PRESS - 10€

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L'ho appena terminato, letto quasi tutto di fila nei spazi liberi di questi 5 giorni.

Devo dire che ero partito scettico nel leggerlo, magari perchè invidioso dal fatto che pure a me piacerebbe scrivere qualcosa e vedo male tutti quelli che riescono nell'intento.. :)

Comunque narra la storia (vera) di tre ragazzi e due vespe che partono da Padova nel '97 per arrivare a Lagos in portogallo x vedere l'oceano, 20-25 giorni di viaggio fra paesaggi spagnoli, mare, ragazze, alcuni imprevisti in vespa, festa e impressioni socio\culturali che a volte si ispirano, neache tanto casualmente, al viaggio in moto del Che attraverso l'america latina.

Una lettura che già al secondo capitolo ho iniziato ad apprezzare e a divorare, le vespe sono "SOLO" il mezzo con il quale i protagonisti vivono questo viaggio. Se un confronto è possibile IL RETTILINEO E' UNA TORTURA dei nostri amici è più vespistico e forse meno introspettivo, questo di Masiero è più introspettivo e forse meno vespistico.

Lettura piacevole che consiglio!

Massi ;)

Inviato
Ragazzi mi sembra che manchi uno dei piu' celebrati testi della BEAT GENERATION.

On the Road di Kerouac!

Quello che stupisce e' che narra di vicende accadute nel 1947 che anticipavano quello che sarebbe accaduto nei decenni successivi-.

Bubbo, cosa ne dici di pensarci tu a colmare questa lacuna?

;-) L205

Inviato

Aggiungo qualcosa anche io e premetto che ho letto diversi libri di viaggi (i miei preferiti).

Non importa con che mezzo sia stato compiuto il viaggio, se in vespa, moto, piedi, nave, o bicicletta, io leggo tutto :D

Quindi ogni tanto farò qualche recensione di quello che ho letto.

Comincio dando una piccola recensione di questo libro:

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Scritto da Roberto Parodi (fratello delle giornaliste Cristina e Benedetta) racconta il suo amore per la Harley (la stessa da oltre 10 anni con all'attivo quasi 100,000 km),come è nato,i suoi viaggi,i suoi amici col quale ha formato un gruppo (sono solo in tre) col quale si riunisce per andarsene in giro.

Semplice,scritto bene e piacevole da leggere.

Consigliato

Inviato

Bubbo, cosa ne dici di pensarci tu a colmare questa lacuna?

Bubbo latitante, recensisco io :D

Jack Karouac - On the road (Sulla strada all'italiana) - Varie edizioni - 1957 - vari prezzi

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Libro conosciutissimo, è forse il più significativo volume sulla vita On the road e sulla letteratura di viaggio.

La storia è scontata: Kerouac che parte dalla East Coast per raggiungere la West Coast alla ricerca di un vecchio compagno, con tanto di ritorno e deviazioni varie.

Si viaggia in tutte le condizioni (treno, bus, piedi, camion, autostop) e si fanno esperienze di tutti i tipi di questo mondo, quasi sempre in compagnia del fedele amico alchol a tenere compagnia e a "far superare il freddo della notte".

Si conosce gente, si ritrovano amici, si pratica sesso, si ascolta musica e si leggono libri sempre in compagnia dell'amico alchol.

Si rimane delusi, si dorme alla fermata della corriera e si decide all'ultimo di deviare il proprio itinerario, magari per scoprire nuove cose o per rendersi conto che non si può essere in viaggio tutta la vita, che prima o poi si deve mettere la testa a posto, ma la testa a posto per chi è sempre in viaggio, è una chimera :)

La ribellione, l'eccesso e la sregolatezza è carattere fondamentale di questo libro che è stato la bibbia della Beat Generation e della rivolta al sistema America.

Il libro è piacevole, scorre bene, ci sono un sacco di esperessioni gergali ed a volte diventa talmente ingarbugliato con i personaggi da perdersi.

L'ho letto un sacco di tempo fa e mi ha affascinato tantissimo. Mi ricordo benissimo la musica, le strade, la ribellione, il sesso e, immancabilmente, l'alchol.

Ogni volta che penso a quelle pagine, mi vengono in mente Dennis Hopper e Peter Fonda con i loro chopper e la loro libertà, uccisi da un colpo di fucile perchè considerati "capelloni".

Ripensandoci oggi la prima cosa che mi viene in mente è che "Sal" era un maledetto ubriacone e sfruttatore, che viveva grazie allo stato per andare contro lo stato.

Forse dovrei rileggerlo oggi e vedere che emozioni suscita nella mia mente minimamente evoluta e con un bagaglio travel-culturale più accettabile.

Dove stiamo andando? Non lo so, ma dobbiamo andare...

Inviato

Nel cuore del Borneo, Redmond O'Hanlon, Universale economica Feltrinelli

Bellissimo racconto di viaggio compiuto nel 1983, risalendo il fiume di Baleh fino alle sorgenti del massiccio del Tiban, una zona rimasta inesplorata dal lontano 1926. Scopo di questa splendida avventura, la remota speranza di incontrare l'ormai rarissimo rinoceronte del Borneo.

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In Siberia, Thubron Collin, Ponte alle grazie

Risalendo il fiume Jenissei fino all'Artico, attraverso la Mongolia e poi ad Est verso il Pacifico, l'autore descrive un viaggio lungo 25000 chilometri attraverso questa regione, compiuto servendosi di treni, barche, camion. Davvero una gran bella esperienza di viaggio

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La prova, Beatrice Saubin, Biblioteca Universale Rizzoli

La drammatica esperienza autobiografica dell'autrice, condannata all'età di 20 anni alla pena di morte in Malaysia. Il libro racconta inizialmente i suoi viaggi negli anni '70 in mete come Beirut, Goa, Bangkok, Rangoon, Koh Samui. Poi la conoscenza in Malaysia di un giovane con il quale nasce un flirt. Il 27/01/80 Beatrice Saubin viene fermata ed arrestata all'aeroporto di Penang dai doganieri, in quanto la valigia regalatale dal suo amico malese conteneva a sua insaputa un doppiofondo imbottito di droga. Ovviamente nessuna traccia del giovane, le cui generalità erano false e Beatrice fu condannata a morte. Due anni dopo la pena gli fu commutata in ergastolo e grazie agli sforzi compiuti dalla diplomazia internazionale, fu scarcerata nel 1990. Dure le esperienze vissute duranti dieci lunghi anni, come unica occidentale in un carcere malese.

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Strade di bambù, Del Corona Marco, EDT

Bel racconto di viaggio attraverso Cina, Laos, Birmania, effettuato esclusivamente con i mezzi locali (autobus, pick-up, slow boat sul Mekong). Simpatici gli incontri con altri backpackers incontrati nelle varie guesthouses in cui ha pernottato, così come i vari episodi narrati dall'autore, il quale condisce di sovente questo puro racconto di viaggio con una buona dose d'ironia.

Inviato

8879287672.jpg Ponte alle Grazie editore - 15euro

"Afghanistan, crocevia dell'Asia, territorio di frontiera, stato cuscinetto: questo e poco altro l'Occidente conosce del Paese che da almeno venticinque anni fa parlare di sè per i conflitti che l'hanno dilaniato. Eppure si tratta di una "terra di meraviglie". Storicamente è sempre stata una periferia di regni, imperi, migrazioni, traffici, eserciti che l'attraversavano. E solo camminando, avventurandosi con la necessaria lentezza, si riesce a scorgere una natura straordinaria, le vestigia architettoniche e il misticismo di antichissime dinastie ormai estinte. Sullo sfondo, cime di tremila metri e sparuti villaggi.

Nel gennaio 2002, poco dopo l'invasione delle truppe statunitensi, Rory Stewart decide di fare proprio questo: attraversa l'Afghanistan a piedi, sulle orme di Babur, il primo imperatore indiano. La via centrale è una scelta obbligata perchè è la più breve e perchè sulla strada principale, che passa per il Sud, combattono ancora i talebani. Ma questa "terra di mezzo" è un itinerario impervio che si snoda tra pietraie e valli innevate, luoghi oggi resi più che mai pericolosi dalle mine antiuomo. Stewart rischia più volte la vita e il racconto delle sue avventure è avvincente non solo per chi ama la letteratura di viaggio; il protagonista è un pellegrino sincero e corretto: descrive con acume e sensibilità le popolazioni che incontra, la loro ospitalità, le loro tradizioni ma anche la loro rigidità. Grazie al suo coraggio ci vengono restituiti un ritratto non sentimentale dell'Afghanistan e un paesaggio che si erge in tutta magnificenza e fierezza sullo strazio delle guerre recenti e delle lotte tribali di sempre."

Un libro che ho letto qualche tempo fa e che mi ha lasciato nella testa l'idea di un viaggio a piedi. Per ora stò "esplorando" l'appennino tosco-romagnolo poi si vedrà! :D

Ottima l'idea di aprire questo topic! un saluto a tutti.

Inviato

Salve a tutti/e!

Dopo aver divorato in pochissimo tempo questo bel libro che ritengo interessante, vorrei proporlo anche a voi.

Non c'entra con la vespa ma poco importa!

Il libro si intitola: "C'era una volta l'URSS"

L'autore è Dominique Lapierre, un giornalista francese che racconta un epico viaggio di 13.000 km in auto nell'Unione Sovietica di Hrushev.

Ovviamente è un racconto datato di oltre 50 anni!

Ma è piacevole e scritto molto bene! A me ha insegnato molte cose che ancora non sapevo anche sull'Ucraina di quel tempo, e dentro ci sono tutti gli ingredienti che incuriosiscono molti di noi: il viaggio, la gente, il lavoro, l'est visto da occhi occidentali in tempi in cui uno straniero era visto come un alieno! Forse leggerlo farà capire molto anche sui giorni nostri, perchè tante cose hanno origine anche da questo periodo, un piccolo pezzo di storia sempre utile e istruttivo!

Ma soprattutto una bella avventura in auto di questi giovani giornalisti francesi nella allora inaccessibile Unione Sovietica!

Per chi è interessato posso mettere il link verso il sito dove l'ho comprato!! Costa pochino, circa 6 euro!

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Ciao a tutti/e!

scerpe

Inviato

Sempre sul filonoe ex URSS, un gran bel libro, Terzani scrive molto bene;

Nell'agosto del 1991 Tiziano Terzani si trova lungo il corso del fiume Amur, in Siberia, quando apprende la notizia del golpe anti-Gorbacèv appena avvenuto a Mosca. Decide di intraprendere subito un lungo viaggio che in due mesi lo condurrà, attraverso la Siberia, l'Asia centrale e il Caucaso, fino alla capitale. Un'esperienza eccezionale, fissata negli appunti, nelle riflessioni e nelle fotografie che compongono questo libro, una testimonianza in presa diretta di eventi epocali: il crollo del partito comunista, il definitivo fallimento del socialismo reale, lo svilupparsi dell'opposizione, i primi passi verso l'autonomia delle varie repubbliche, le pericolose spinte nazionalistiche e la rinascita dell'Islam. Il libro è arricchito da numerose foto scattate dallo stesso Terzani

Buonanotte, Signor Lenin! è considerato tra i più grandi reportage della storia moderna del giornalismo.

La dedica del volume è molto significativa: "Alla memoria di mio padre, che sognava".

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Inviato

Grande Frenapoco!!! Ho comprato questo libro di Terzani proprio una settimana fa e sto' iniziando a leggerlo! E inoltre ho preso un'altro libricino sempre di Lapierre intitolato: un dollaro mille chilometri!!!

:D

Inviato
la parola adesso passa a voi, unica condizione che sia letteratura di viaggio, meglio ancora se si tratta di viaggi fattibili in Vespa.

Lorenzo

Le mie prime letture appartenenti alla letteratura da viaggio, non appartengono alla fattispecie motociclista, bensì a quella nautica, perchè fin da giovane riminese mi lavoravo le mie ferie estive come marittimo.

Il mare è stata la mia grande passione da sempre...proseguita convintamente come marinaio militare, poi anche velista e sub.

Le mie letture all'epoca erano quindi racconti di viaggiatori di mare. Soprattutto Joshua Slocum, Sir Francis Chichester, Eric Tabarly, l'italianissimo Fogar ma soprattutto colui che mi ha ispirato maggiormente e di cui invidio la pienezza della propria esistenza è Bernard MONTESSIER. Navigatore e scrittore esimio.

La prolifica attività libraria, che comprende i maggiori "un vagabondo nei mari del sud", "Capo Horn alla vela - 14.000 miglia senza scalo", "Joshua e La lunga rotta", "Tamata e l'Alleanza".

La domanda che può sorgere spontanea è come può questo genere di letteratura trovar luogo in questo thread.

Eppure...

Eppure dal racconto delle esperienze di costoro il viaggiatore-vespista ha veramente tanto ma tanto da trasporre...

Mi hanno insegnato filosofia, pragmatismo ed essenzialità. Mi hanno insegnato una misura diversa del tempo, delle distanze, del coraggio e dell'iniziativa. Mi hanno soprattutto insegnato cosa c'e' da gustarsi in un viaggio, come, perchè, con chi e per chi.

Ed è per questo che, nonostante l'apparente ereticità dei contenuti caldeggio un pò di Montessier a tutti voi amici.

Ma attenzione:

Anche se a me queste letture hanno solamente insinuato per sempre il dubbio di aver irredimibilmente condotto una esistenza sbagliata, ad altri l'esistenza l'hanno rovinata per sempre.

Saluti, Marione.

Inviato

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Luigi Barzini

La metà del mondo vista da un'automobile - Da Pechino a Parigi in 60 giorni

Touring Club - euro 15,00

In auto per oltre 15.000 chilometri, da Pechino a Parigi. Luigi Barzini, inviato del Corriere della Sera, partecipò a questo evento sull'Itala condotta dal principe Scipione Borghese: narra così nel libro di questa avventura, con la penna del cronista che realizzò il primo reportage dei tempi, pubblicato nel 1908 in 11 lingue.

Forse la prima vera epopea nell'era del motore a scoppio, letto in poche ore e di profonda ispirazione per il viaggio fatto in Marea!

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