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Inviato

Aggiungo all'elenco "Sentieri di ghiaccio" di Werner Herzog.

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Nell'inverno del 1974 il celebre regista tedesco viene a conoscenza delle precarie condizioni di salute dell'amica (critica francese) Lotte Eisner. Decide di percorrere a piedi la strada che li separa (Monaco-Parigi) credendo sia questo l'unico modo per poter tenere in vita l'amica che tanto aveva fatto per il "Nuovo cinema tedesco".

Il libro non è altro che la trascrizione del diario da lui scritto durante l'impresa: brevi descrizioni, piccole poesie e pensieri ispirati dal lento e faticoso cammino. Durante la lettura attraverseremo con lui una parte d'Europa nel periodo più difficile dell'anno, dormendo in freddi fienili oppure all'interno di case disabitate, sentendoci (come uno dei protagonisti dei sui film) schiacciati dalla grandezza della natura durante la nostra eroica impresa.

Lo lessi durante il mio viaggio in treno ed aereo da Roma alla Val d'Aosta (con scalo a Torino), inutile dirvi che per tutte le 77 pagine non provai freddo solo perchè era piena estate, ma alcuni crampi d'origine ipocondriaca li avvertii!

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Inviato

Ciao a tutti,

sono nuovissimo del forum e mi sono iscritto per colpa di Giorgio Bettinelli, che con i suoi libri ha scatenato in me la voglia di viaggi in vespa, purtroppo non ho ancora una vespa e aspetto il mio primo stipendio (o due) dopo la tesi per poterne avere una.

Consiglio a tutti il libro: "una città o l'altra" di Bill Bryson

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Considero Bryson uno dei migliori scrittori di viaggio attualmente in circolazione, è intelligente/ironico/appassionante e tra una gag e l'altra mostra curiosità e luoghi di interesse dei posti che visita. Lui è americano, ha vissuto in inghilterra per un pò e in questo libro gira un pò tutta europa.

Consiglio anche qualunque altro suo libro!

Infine, il mio apprezzamento va a:"il giro del mondo in barcastop" di Alberto Di Stefano

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epopea che racconta su come sia possibile per chiunque fare un giro del mondo sfruttando le migrazioni oceaniche dei velisti no-stop.

Un saluto.

Inviato

TRE MODI PER RACCONTARE UN'AVVENTURA

"Il pellegrino dalle braccia d'inchiostro" di Enrico Brizzi

parlo del libro

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parlo della graphics novel disegnata da Maurizio Manfredi

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parlo dell'album appena uscito dei Numero6

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Non avendo letto il libro incollo qui la sinossi tratta da ibs:

il narratore e un amico, partiti a piedi da Roma e già in viaggio da quaranta giorni, vengono raggiunti in Svizzera da due compagni che cammineranno con loro per una settimana attraverso le Alpi. L'antico Ospitale fondato da San Bernardo sul Passo che oggi porta il suo nome rappresenta per loro la sommità di una salita lunga giorni e la porta d'italia. Ma quella che sembrava un'avventura on the road assume ben presto i toni di una fuga dalla figura sempre più ingombrante di un sedicente pellegrino, intenzionato ad aggregarsi a ogni costo ai protagonisti. Al salire della quota altimetrica sale anche la tensione degli eventi, fino alla misteriosa sparizione di una giovane scout, della quale ovviamente il pellegrino tatuato è il principale sospettato.

L'album è un reading in chiave rock e può essere ascoltato (non per sempre) dal sito di RockIT: Enrico Brizzi Il pellegrino dalle braccia d'inchiostro (W/ Numero6)

  • 3 mesi dopo...
Inviato

intento forse sarcastico, ma spunto comunque interessante...

2 uomini e un furgone:

Anche questÔÇÖanno, come sempre, a Londra si celebra il Mobile Meet, il raduno di tutte le biblioteche itineranti del Paese. E Tundrum non intende mancare a un simile appuntamento. Così, Israel si ritrova a bordo di un traghetto per Liverpool con lÔÇÖormai inseparabile compagno di avventure Ted, e il suo cane, alla guida del vecchio bibliobus alla volta della capitale. Ma lÔÇÖentusiasmo di Israel, che non vede lÔÇÖora, finalmente, di incontrare di nuovo la sua fidanzata, Gloria, e di bere un caffè come si deve, è destinato a durare ben poco. Appena arrivati a Londra, infatti, il furgone scompare. Rubato. Ma chi può mai avere interesse a trafugare un Bedford arrugginito, vecchio di trentÔÇÖanni, pieno di libri? E perchè Gloria non si fa sentire nè risponde alle telefonate? Ma, soprattutto, chi li aiuterà nelle indagini? Ha inizio, così, un paradossale viaggio nella campagna inglese alla ricerca del bibliobus scomparso, durante il quale Israel incontrerà parenti e amici, colleghi e luoghi di un tempo ÔÇô Gloria invece è proprio sparita ÔÇô ma solo per scoprire che tutto è cambiato, che Israel Armstrong non ha più un suo posto dove stare, lì a Londra, e che forse è giunto il momento di tornare a casaÔǪ a Tundrum.

che sarebbe il seguito di "il caso dei libri scomparsi"

Appena arrivato da Londra nella piccola cittadina di Tundrum, Irlanda del Nord, per ricoprire il suo primo posto come bibliotecario, il giovane Israel Armstrong scopre che in effetti il suo posto non cÔÇÖè, nè la biblioteca, nè i libri... E questo non è che lÔÇÖinizio dei suoi guai. Nel giro di poche ore infatti perde vestiti, soldi, carte di credito, e forse anche fidanzata, sÔÇÖimbatte in una serie di personaggi con i quali immancabilmente entra in conflitto, viene alloggiato niente meno che nella stia dei polli di una fattoria e si ritrova incastrato al volante di un vecchio furgone arrugginito che funge da biblioteca semovente, ma senza scaffali. Peccato però che i libri continuino a mancare: 15.000 volumi, per lÔÇÖesattezza, scomparsi. Chi mai li avrà rubati? E perchè? Ma soprattutto, ci sarà in quellÔÇÖangolo di mondo dimenticato da Dio un posto decente dove poter bere un cappuccino decente e leggersi il giornale? Israel vuole delle risposteÔǪ

Una commedia degli equivoci ironica, distaccata, dai toni surreali, con uno straordinario cast di personaggi eccentrici sullo sfondo della provincia rurale dellÔÇÖIrlanda del Nord; è la prima improbabile avventura di un eroe riluttante, che inaugura una nuova serie di romanzi intelligenti e scoppiettanti: le storie del bibliobus di Tundrum.

mi intrigano... li cercherò entrambi, e forse ce nìè pure un altro

  • 3 settimane dopo...
Inviato
vi dico solo che ho iniziato a leggere un "nuovo" libro di viaggio (in moto) e ho la netta sensazione che possa essere uno tra i migliori che mi siano mai capitati per le mani...

Come già ti avevo detto, ho finito di leggere In Patagonia di Chatwin e l'ho trovato abbastanza lungo e noioso al confronto di altri libri di viaggio più appassionanti e ricchi di strada, secondo tra tutti il tuo _smile_

Sto leggendo una cosa che proprio non c'entra niente con i viaggi e quando ho finito, inzierò il tuo Viaggio con Charlie sotto il sole della Croazia _bellavita

Inviato
vi dico solo che ho iniziato a leggere un "nuovo" libro di viaggio (in moto) e ho la netta sensazione che possa essere uno tra i migliori che mi siano mai capitati per le mani...

Per caso si chiama "I viaggi di Jupiter" ?

l'hanno appena pubblicato in italia, l'ho visto ieri in libreria ed ero indeciso se prenderlo.

intanto, se nessuno lo ha ancora fatto, consiglio questo:

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bellissimo libro, soprattutto se interessa scoprire qualcosa dello sconosciuto mondo dell'asia centrale. I protagonisti vanno con due ape da lisbona a pechino!

Io nel frattempo non ho ancora una vespa...ma ho quasi finito la tesi (per chi ha letto il mio post precedente ;) ! )

Inviato
Per caso si chiama "I viaggi di Jupiter" ?

l'hanno appena pubblicato in italia, l'ho visto ieri in libreria ed ero indeciso se prenderlo.

_ok_ non esitare! Portalo a casa subito! Un domani potrai dire di avere in libreria una copia della "prima edizione italiana": sono convinto andrà esaurita in un lampo!

Inviato
_ok_ non esitare! Portalo a casa subito! Un domani potrai dire di avere in libreria una copia della "prima edizione italiana": sono convinto andrà esaurita in un lampo!

Ok questo è il commento entusiastico che mi serviva, vado a prenderlo ora!

Tra l'altro mi sembra che sia scritto da un giornalista...dopo aver letto qualche libro di viaggio mi sto facendo l'idea che i libri più godibili siano (forse giustamente) quelli scritti da chi scrive anche per professione. (eccetto il mitico Bettinelli, che però mi sembra facesse teatro e quindi non era proprio estraneo al mondo della letteratura).

Grazie per il consiglio, poi ti farò sapere!

Inviato

ho divorato le prime 70 pagine del libro di Ted Simon e per ora mi sembra un gran libro. soprattutto da la sensazione di crescita del protagonista mano a mano che vive l'avventura.

l'hai detto!

Inviato (modificato)

Esordisco anche io in questa interessantissima discussione elencando alcuni dei libri che ho letto in tema di viaggi, non necessariamente in Vespa...riconosco che i miei target rientrano in quelli che vanno per la maggiore quindi "fanno media" con quello che ho visto fin quio elencato, anche perchè molti li ho scoperti grazie alle preziose dritte di Lorenzo o Scerpe, viaggiatori "totali"...di altri non ancora letti ho già preso nota e presto faranno parte della mia lista in aggiornamento continuo...come si addice ad un viaggiatore (anche se non totale almeno "mentale"...) che non trova mai o non dovrebbe mai trovare sosta se non per...insomma ci siamo capiti!

Ecco la mia lista (non necessariamente una classifica):

LATINOAMERICANA (E."Che" Guevara)

UN INDOVINO MI DISSE (T.Terzani)

BRUM BRUM (G.Bettinelli)

IN VESPA (G.Bettinelli)

IL RETTILINEO E' UNA TORTURA (Carlo Nahum, Mirko Bonetti, Nicola Ingegneri e Raffaele Corona con Corinna Caccianiga)

IN VIAGGIO CON CHARLEY (J.Steinbeck)

HFMV (ANONIMO....AHAHAHA)

LA LINEA D'OMBRA (J.Conrad)

NELLE TERRE ESTREME (J.Krakauer)

RAPSHODY IN BLACK (G.Bettinelli)

IL SERGENTE NELLA NEVE (M.Rigoni Stern)

Di un ultimo libro (anche se ho il dubbio di non menzionarne altri...vabbè) inserisco la copertina ma anche un breve accenno al "viaggio" che, nella mia mente, ogni anno prende forma per poi "sgonfiarsi" per un problema o per l'altro...lavoro, tempo, soldi...

Il libro è ALLA SCOPERTA DELL'IRLANDA (di bar in bar) scritto da PETE McCARTHY.

Non essendo bravo a scrivere riporto (quasi) fedelmente una delle tante recensioni sparse nella rete...una di quelle che rispondono appieno alle sensazioni che il libro mi ha dato leggendolo...il libro non ce l'ho più...l'ho lasciato tempo fa in un multisala quando ero membro di BOOKCROSSING...però lo vorrei ricomprare e rileggerlo per (magari) ritrovare l'ispirazione e farlo finalmente io sto viaggio!

RECENSIONE:

Pete McCarthy (inglese di madre irlandese) torna nella sua isola ed intraprende un viaggio da Cork al Donegal alla scoperta delle proprie origini rincorrendo i suoi ricordi di infanzia, tra località ancora intatte procedendo senza meta e senza scadenze e obbedendo a una sola regola, fondamentale e irrinunciabile: "mai oltrepassare un bar che porta il vostro nome senza fermarvi a bere". Un viaggio fatto con calma, tra una birra e l'altra, e costellato di incontri a volte straordinari: loquaci affittacamere, baristi curiosi, preti sposati, hippy inglesi emigrati, americani in gara per il giro dei dodici paesi in dieci giorni, italiani snob (e rigorosamente in coppia), pellegrini fanatici, autostoppisti, contadini, imprenditori d'assalto e musicisti più o meno tradizionali. McCarthy scopre così un'Irlanda profondamente diversa da quella della sua infanzia: un paese contagiato dalla frenesia del boom economico, invaso dai turisti e dal Pvc, ma pur sempre una terra dagli scenari magnifici, ricca di misteriosi reperti del passato e di incantevoli bar di provincia; un paese, soprattutto, in cui le persone hanno ancora il gusto e il tempo di scambiare quattro chiacchiere e la naturale capacità di farti sentire a casa...tra il profumo della stout e l'immancabile colonna sonora di un CD di Van Morrison: una testimonianza 'on the road' che ci lascia con l'irresistibile desiderio di annullare ogni impegno e partire immediatamente anche noi, alla scoperta del segreto dell'Irlanda. MAGARI IN VESPA!

Per chi volesse BUONA LETTURA!

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Modificato da Lorenzo205
mi sono permesso di linkare ai vari volumi
Inviato

il 16 e 17 luglio un'occasione da non perdere per tutti quelli che sono in zona a Milano. Jon Krakauer è in Italia per presentare i suoi libri.

16/07/2010, h 21.00

Milano, Teatro Dal Verme - Via San Giovanni sul muro, 2

17/07/2010, h 12.00

Milano, Fondazione Corriere della Sera, Sala Buzzati Vinci

Krakauer Jon - Nelle terre estreme - Corbaccio - 2008 - 16 euro

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Il libro parla di Chris McCandles un giovane di 22 anni che dopo essersi laureato parte per un viaggio in solitaria che lo porterà dopo circa due anni a passare 100 giorni in completa solitudine in Alaska. Il finale lo si capisce già dalle prime due righe del libro ma qui lo ometto. ;)

Non conoscevo la storia di questo giovane prima dell'uscita del film, in molti che andavano a vederlo mi dicevano : "Massi, vai a vederlo, mi sembra di vederti mentre partivi in tenda da solo per i tuoi viaggi". Fatto stà che è stato amore a prima vista con la storia del protagonista, preso il libro l'ho divorato in pochi giorni. Scritto splendidamente, l'autore (alpinista-saggista) si sente vicino al giovane Chris e ne scrive la storia con passione ma cercando sempre di essere distaccato il più possibile e senza dar giudizi. Il libro, oltre a far capire di più la storia (anche interna) del protagonista (rispetto al film) è intervallato da racconti di altri avventurieri simili e ogni capitolo è presentato con dei brani (tratti da libri o a dai brani sottolineati da Chris) che ne introducono l'argomento.

La maggior parte della storia è stata ricostruita grazie a testimonianze e lettere mandate da Chris.

CONSIGLIATO A TUTTI I VIAGGIATORI

Massi ;)

Inviato

Oggi torno a casa e trovo un pacco della libreria universitaria!

Ma come è possibile, io non ho ordinato niente!!

Ma poco dopo ecco svelato l'arcano, ho ricevuto questo bellissimo regalo da un VERO AMICO!!

_salti

Grazie ancora L205!!!!! _bacino

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Inviato
il 16 e 17 luglio un'occasione da non perdere per tutti quelli che sono in zona a Milano. Jon Krakauer è in Italia per presentare i suoi libri.

16/07/2010, h 21.00

Milano, Teatro Dal Verme - Via San Giovanni sul muro, 2

17/07/2010, h 12.00

Milano, Fondazione Corriere della Sera, Sala Buzzati Vinci

sabato io c'è, vespamunito

Inviato

che delusione! io mi chiedo, ha senso chiamare uno scrittore intellettualmente onesto come Krakauer, che non sarà un maestro di letteratura ma comunque per un alpinista è sempre un piacere da sentire; poi un nobel della letteratura come Wole soyinka e sporcare tutto con... Sgarbi? che mentre gli altri parlavano mandava sms e poi si è anche permesso di rispondere lui a una domanda fatta a Krakauer? tornasse a fare i reality..

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