Vai al contenuto

Messaggi raccomandati

Chiedo a voi, infinita fonte di sapere, lumi a proposito di un mio dubbio...quanti tipi di Vespe PX esistono? Scontato che vi sono 125-150 e 200 volevo sapere le differenze introdotte dai primi modelli a quelle più nuove oppure le caratteristiche del modello "Arcobaleno" e le sue differenze con "le altre"...

Ho visto un casino di PX degli anni 80 in vendita, come vanno? Alla grande vero?!

Purtroppo l'acquisto di una Primavera-Et3 si sta rivelando + difficile del previsto, a Napoli sono quasi introvabili.

Ringrazio in anticipo chi mi risponderà :D ... grazie!

Link al commento
Condividi su altri siti

 
  • Risposte 127
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

allora, vediamo se lo so...

1°p125x: senza freccie con impianto a 6v, volendo l'optional delle freccie ci mettevano il motore a 12v, stessa cosa per p150x e p200e (che però non ha le puntine), l'hanno fatto dal 79 all'81.

2°px 125e (e 150e, forse): non ha le puntine ma le bobine elettroniche (o come cavolo si chiamano), ha la chiave per l'accensione e il regolatore di tensione. va dall'82 all'84.

3°px 125e arcobaleno: ha la forma + squadrata nel musetto e forse anche nella pancie, ha il miscelatore, il cicalio nelle freccie e forse anche l'avviamento elettrico. dall'85

4°px 125 T5: il px sportivo, 5 travasi, cilindro in alluminio (?), forma + squadrata

i successivi sinceramente mi interessano poco, in + del modello vecchio hanno il faro alogeno, il freno a disco e la marmitta catalitica

spero di esser stato bravo... :)

Link al commento
Condividi su altri siti

Allora, tralasciando momentaneamente la parentesi riguardante la T5, fondamentalmente esistono 2 tipi di PX: i PX pre Arcobaleno, e i PX Arcobaleno. Da questi ultimi, poi, nel 2001 è nato il PX MY. Di fatto un Arcobaleno rivisto nell'estetica ed in alcune soluzioni tecniche.

PX pre Arcobaleno

Il PX viene lanciato nell'ottobre del 1977. Per un anno fu venduto senza le frecce; gli indicatori di direzione, in questo periodo, erano offerti come optional.

Le cilindrate erano solo 2: 125 e 200. Nel primo caso il motore era quello della 125 TS, nel secondo si trattava del blocco della 200 Rally.

Il motore 125 aveva l'accensione a puntine, il 200, invece, era provvisto di pickup elettronico (come d'altra parte sulla Rally 200).

Infatti, per i primi tempi si parla di P125X (la X finale indica l'accensione a puntine) e di P200E (E = elettronico).

Dopo un anno dal lancio, le frecce furono fornite di serie: per questo i PX 'senzafrecce' sono piuttosto rari ed hanno un valore leggermente superiore a quello dei PX con frecce.

Il miscelatore, o più precisamente l'impianto di lubrificazione separata, è previsto come optional.

La cilindrata 150 arrivò in ritardo, se non sbaglio verso la fine del 1978.

All'interno di questa prima serie vi furono dei cambiamenti anche dal punto di vista meccanico. Ad esempio i PX a puntine hanno una diversa rapportatura del cambio (più corta) rispetto agli elettronici.

PX Arcobaleno

Questa serie di PX fu rimpiazzata, nel 1984, dagli Arcobaleno. Gli Arcobaleno differivano dai PX precedenti in molti aspetti. Nel motore sono cambiati molti particolari, come la crocera del cambio. Diversa la forcella, diverso il sistema frenante anteriore, sull'Arcobalendo dotato di camma flottante per un frenata più efficace. Diverso il copriclacson, di forma squadrata. Sull'Arcobaleno la strumentazione è più ricca: compare l'indicatore del livello carburante.

Con l'Arcobaleno esordisce, come optional, l'avviamento elettrico.

Per rendere il tutto più chiaro, meglio elencare le differenze.

Per praticità indicherò con P i PX pre Arcobaleno, e con A gli Arcobaleno stessi.

Copriclacson

P: di forma arrotondata, logo esagonale sulle feritoie, scritta PIAGGIO in alto

A: spigoloso, logo esagonale in alto, scritta PIAGGIO appena sopra le feritoie

Calotta superiore manubrio:

P: di forma piuttosto arrotondata. la sede del contachilometri è da 80mm. Presenta la chiave di contatto e due spie

A: la calotta è di forme più spigolose. La chiave di contatto ora è integrata nel blocchetto del bloccasterzo, le spie sono integrate nella strumentazione, ora di dimensioni maggiori

Comando indicatori di direzione:

P: consta di una leva che sporge dalla parte bassa del cruscottino.

A: ora è un interruttore posto sulla parte frontale del croscottino

Tappetino sul tunnel centrale:

P: è di gomma, finitura a quadratini, è assicurato al tunnel mediante due listelli metallici e 6 viti.

A: è di plastica rigida, fissato con 4 viti.

Bauletto retroscudo:

P: è di forma arrotondata

A: dimensioni maggiorate, forma più squadrata.

Sella:

P: di aspetto massiccio ma comunque arrotondata. E' simile, per forma, a quella della ET3, anche se più grande.

A: molto squadrata, specie nella parte anteriore. Sulla parte superiore presenta delle finiture di forma rettangolare

Bordoscudo:

P: di alluminio lucidato

A: inizialmente di plastica color alluminio, in seguito di plastica nera

Scritta anteriore 'vespa':

P: in lega metallica

A: in plastica, color alluminio su sfondo nero.

Fanale posteriore:

P: di forma slanciata

A: forma più semplice ed omogenea, il catadiottro è meno sporgente

Crestina sul parafango:

P: piuttosto sottile, se non sbaglio d'alluminio

A: più grande, di plastica nera

Altre differenze:

stelo forcella di diametro differente

manopole senza logo Piaggio sull'Arcobaleno

nell'Arcobaleno, sulla parete superiore del serbatorio, una protezione di plastica nera custodisce il sensore del livello carburante

Di fatto l'Arcobaleno è rimasto in produzione sino al 2001, anche se negli ultimi anni sì era persa la definizione, ed era scomparsa la caratteristica etichetta variopinta sulla scocca sinistra, sotto l'indicazione della cilindrata. negli ultimi anni, la scritta Vespa orizzontale fu rimpiazzata con quella obliqua, che ricorda i vecchi modelli.

Un fattore importante è l'aggiunta, nel 1998, del freno a disco anteriore.

Nel 2001 è arrivato il PX MY (che sta per Millenium). Si tratta di un'Arcobaleno dall'estetica vintage, con l'aggiunta di profili cromati, trasparenti bianchi delle frecce, contachilometri a sfondo beige e sella più confortevole e morbida nelle forme. Freno a disco anteriore Grimeca, come sul PX '98. Sul PX MY è stato riesumato il vecchio scudetto Piaggio. Alcuni cambiamenti anche nel motore, come il paraolio lato frizione posto prima del cuscinetto (che ora, quindi, è autolubrificante), se si immagina di vedere le componenti del motore partendo dal lato volano.

Qualche precisazione:

- non esistono P150X senza frecce (incompatibilità di periodi di produzione)

- non esistono PX 200 a puntine, sono tutti elettronici

- i PX Arcobaleno all'estero erano venduti con altri nomi: ad esempio "Lusso" in Germania ed "Iris" in Spagna

- per il mercato estero sono stati prodotti dei PX 80

- a cavallo fra gli anni 80 e gli anni 90, la produzione del PX è cessata con l'arrivo della Cosa (se non sbaglio dal 1988 al 1990)

Spero di non aver dimenticato nulla. Ora cerco delle foto per rendere il tutto più chiaro.

Ciao ;)

Marco

Link al commento
Condividi su altri siti

Link al commento
Condividi su altri siti

la produzione del PX è cessata con l'arrivo della Cosa (se non sbaglio dal 1988 al 1990)

qua non ho mai capito neanch'io....su vari annunci vengono riportate Cose anche del 1987 o del 1992....ma credo che gli esperti di settore sappiano darci le giuste info... (Tormento, Madcat ecc.ecc.) ahahah

Marben,non dimentichiamo il P150S con il faro quadrato e la TX200....

:D

Link al commento
Condividi su altri siti

la produzione del PX è cessata con l'arrivo della Cosa (se non sbaglio dal 1988 al 1990)

qua non ho mai capito neanch'io....su vari annunci vengono riportate Cose anche del 1987 o del 1992....ma credo che gli esperti di settore sappiano darci le giuste info... (Tormento, Madcat ecc.ecc.) ahahah

Marben,non dimentichiamo il P150S con il faro quadrato e la TX200....

:D

Già, il P150S l'ho scoperto grazie a te. Trattasi di un PX prodotto per i paesi asiatici, in particolare zone come India, Thailandia, Indonesia, ecc.

Inizialmente prodotto in versione senzafrecce. Adottava ancora la sospensione anteriore delle vecchie large, con molla ed ammortizzatore separati.

La TX200, invece, è un caso un po' diverso: non usciva direttamente dalla Piaggio, ma dagli stabilimenti della licenziataria spagnola Motovespa. La Motovespa produceva Vespe a sè stanti, unendo pezzi di vari modelli. Ed ecco ad esempio la TX 200: motore 200 (3 travasi) su scocca T5.

Ad esempio avevo letto che la Ro in terra iberica ha un P200E senzafrecce con il manubrio della Rally ed altre piccole differenze rispetto alle cugine italiane. Insomma un mondo a parte.

Ciao ;)

MB

Link al commento
Condividi su altri siti

è la foto che c'è sul libro "Vespa- un'avventura italiana nel mondo" , no?

peccato che ci sia solo la foto ma nessuna didascalia.

Sì, è di quel libro. Purtroppo internet è avaro di informazioni, anche se avevo trovate altre foto una volta...

Una delle quali riprendeva il cofano sinistro col fatidico bauletto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Complimentandomi con Marben per l'esaustività della sue descrizione, se la Signoria Vostra non si offende :lol: , mi permetto qualche ulteriore integrazione e precisazione:

Cito "Motociclismo d'epoca" del novembre 2001:

Dicembre 1981: l'accensione elettronica viene estesa a tutti i modelli così che la 125 e la 150 assumono le denominazioni PX 125 E e PX 150 E. La seconda novità è che i cofani laterali beneficiano di una nuova chiusura antifurto: scompaiono i vecchi galletti con molla di richiamo[...] Il perno ruota anteriore passa da 19 a 22 m con conseguente maggiorazione del braccio della sospensione anteriore. Una curiosità da archivio storico: il modello da 200 cc mantiene la denominazione P 200 E fino al telaio 160001. Da questo momento in poi - nel corso del 1982 - assumerà la denominazione PX 200 E, uniformandosi agli altri modelli.

L'Arcobaleno è del 1983. Perde la posizione di riserva sul rubinetto della benzina, tanto c'è l'indicatore sul cruscotto. Il miscelatore diventa optional anche per le due cilindrate minori. Il freno anteriore si regola con un registro a vite in luogo del dado e controdado da 8 mm delle precedenti versioni.

1984: arriva l'avviamento elettrico.

La T5 ┬½vive┬╗ dal 1985 al 1992, la Cosa nasce nel 1988 [ma la PX era sempre prodotta per il mercato estero, secondo me], ma non è che è stata prodotta per due soli anni (è l'equivoco inteso da VespistaD87), perchè uscì anche la Cosa 2 (col fanale posteriore sopra la targa invece che sotto) che nella versione 150 poteva avere l'EBC (Electronic Brake Control), una sorta di ABS primordiale sul tamburo anteriore. Ricordo che c'era in listino anche la 150 Kat, ma evidentemente non se la filava nessuno...

Fuori dalle citazioni di "Motociclismo", aggiungo l'esistenza della serie speciale "Time 2000" che era 200 di cilindrata, una serie limitata uscita subito prima del "MY 2001" e che l'ha ispirata. Aveva le frecce ancora gialle ma già le manopole morbide con la cromatura alle estremità, una placchetta col numero progressivo di produzione e un portapacchi posteriore con un grosso borsello di cuoio montato sopra.

Nel frattempo arrivano anche le due versioni catalizzateche all0inizio affiancano le non catalizzate, se non sbaglio nel 1999. In questa occasione la sigla sul cofano sinistro assume l'aspetto argentato attuale con lettere e cifre separate, dopo un periodo (dall'arrivo del freno a disco) in cui l'etichetta era rettangolare a sfondo nero e con la "P" di "PX" che sembrava quasi una "D".

Attenzione: come per i PK 50 FL2 la sigla "FL" vuol dire "Face Lifting", la sigla "MY" vuol dire "Model Year", quindi va associata all'anno di produzione (come sono fine e pignolo!).

Con il MY 2001 il 150 ha l'alesaggio aumentato da 57 a 58 mm diventando 151 di cilindrata per pagare meno di assicurazione ed avere la certezza di poter andare in autostrada. E' stato cambiato anche il fanalino posteriore, il proiettore anteriore (ora con vetro liscio, parabola a superficie complessa e lampada alogena da 35/35 watt) e il ┬½naso┬╗ sullo scudo, ora di linee più dolci.

l'ultima evoluzione è dell'anno scorso col passaggio da Euro 1 a Euro2. Cambiano i getti del carburatore e la marmitta acquista il SAS (Sistema di Aria Secondaria), una valvola a lamella che immette aria fresca a monte del catalizzatore per aiutarlo a bruciare più gas imquinanti.

Link al commento
Condividi su altri siti

Complimenti Vesponauta, informazioni precisissime ;). Per caso hai la versione integrale di quell'articolo che hai citato nella prima parte del messaggio?

Unico appunto, se non sbaglio il PX Time era 150. Ma forse vi fu anche una versione 200 per il mercato estero.

Bella la Time, con la caratteristica borsa in cuoio blu.

Ciao!!

Marco

Link al commento
Condividi su altri siti

Certo che ho il giornale, altrimenti non avrei potuto scrivere quelloc he ho scritto.

La Time era 200, infatti stavo per comprarla a Forte dei Marmi a fine 2001, ma poi ho ripiegato sul catalitico e non me ne sono per niente pentito, visti i limiti pisani di traffico. Forse c'era la 150 catalitica, boh.

Però la P150S non mi piace proprio...

Link al commento
Condividi su altri siti

Ragazzi mai mi sarei aspettato tutta questa precisione e cura dei particolari, siete grandi, davvero..grazie mille !!!

Tanto x sapere... il PX150 non MY può andare in autostrada, vero?!

Siccome me lo vorrei prendere x farci l'assicurazione d'epoca volevo farvi una domanda...x stipulare l'assicurazione

conta l'aspetto della Vespa? Intendo come è "ridotta"...anche un catorcio dell'80, per esempio, può andare bene?

Come dice Max Pezzali...Grazie 1000 !!!

Link al commento
Condividi su altri siti

PS: Vabbè oso un'altra domanda (2)...(c'è il rischio di linciaggio a furia di farne?!...scusate ma ho sete di conoscenza..) !!!

Le "Puntine" che sono?! Ho capito, se non sbaglio, che è il vecchio metodo di accensione prima di quello elettronico, giusto?!

Tra le Varie PX come prestazioni, motori, ecc. quale conviene prendere?!

Link al commento
Condividi su altri siti

Tra le Varie PX come prestazioni, motori, ecc. quale conviene prendere?!

guarda,io ho una 125 arcobaleno tutta originale, presa che aveva solo 4400km; l'unico problema che ho avuto è stato all'accensione elettronica: essendo un modello del 1985, come anche per i PK dello stesso anno ha avuto il problema dello sguainamento dei fili sul piatto bobine (forse in quell'anno la Piaggio ha usato materiali di peggior qualità) che poi fanno massa e il motore si spegneva. Messo a posto quello, mi trovo bene.

Come velocità massima quando passi gli 80-85 il motore inizia a soffrire.

In pista a Monza e in rare altre occasioni mi ha preso i 100 (di tachimetro-tengo a precisarlo) ma ero disteso mento sul manubrio e con vento a favore. Se ti piazzi a 65-70 all'ora vai fin dove vuoi, senza paura.

Per i px 150 e 200 non posso dire niente perchè non ho avuto esperienza diretta.

Resta il fatto che il px,come posizione di guida e comodità, è la miglior vespa che c'è :D

Link al commento
Condividi su altri siti

per i PK 50 FL2 la sigla "FL" vuol dire "Face Lifting", la sigla "MY" vuol dire "Model Year", quindi va associata all'anno di produzione (come sono fine e pignolo!).

esatto per il "MY", in effetti anche alcune auto lo usano per indicare l'entrata in listino delle nuove versioni.

Per l'"FL" però.............

Chi ha mai visto un PK FL2???

dal 1989 la sigla PK è sparita per far posto alla N; nell'anno successivo la V ( con nuovo manubrio e avviamento elettrico, SOLO a pulsante, prodotta anche nella rara versione 125 e nel 1992 la V ha fatto posto alla HP, uguale alla V se non per la tonalità del tachimetro e relative spie e al ritorno alla pedivella, a 3 marce fino al 1994 e a 4 marce fino al 1997.

La sigla FL mi pare sia solo presente sul libretto, ma non è indicativa del modello (infatti la 50V ha il marchietto V - E' VESPA sul cassetto dello scudo) , tantomeno segue le lettere PK... :D:D:D

ciao dr

Link al commento
Condividi su altri siti

aggiungo a quanto già scritto... facendo i compliments a tutti....

il PX è stato venduto (all'estero) oltre che nella versione PX 80 anche nella versione PX 100.

in Gernania i PX 200 E Arcobaleno (chiamati lì 'PX 200 E Lusso') venivano venduti con due diverse potenze:

- PX 200 E Lusso da 7 kw e 9 cv

- PX 200 E Lusso GS (Gran Sport) da 9 kw e 12 cv

una versione speciale oltre al PX 'Time' è la PX 200 E SS (Serie Speciale) del 2003 venduta a quantità limitata e numerata per ogni stato (x esempio in GB 400 pezzi, in AT solo 25, in BE 75, ecc.) e con le rispettive bandiere nazionali nelle scocche dx e sx (se non erro mai venduta in italia). me la sono fatta scappare per poco :evil: , vedi qui

ciaoooo

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...