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Inviato

INCONTRO CON GIORGIO BETTINELLI:

Pur non essendo considerato un vero vespista è sicuramente un grande viaggiatore in Vespa. Attualmente vive in Cina, in attesa di riuscire a rimettersi in cammino. In questi giorni è in Italia e sabato 18 sarà a Bergamo per un incontro pubblico.

È un personaggio che vale la pena di conoscere di persona.

In questo link maggiori dettagli:

http://www.feltrinelli.it/SchedaAutore?id_autore=195295

Lorenzo

NOTA: i post sono una cosa viva, che segue una vita propria senza che nessun moderatore li possa addomesticare (... ma eventualmente solo sopprimere, ma non è questo il caso!). La discussione è partita da Bettinelli, e come lui ha cominciato a girare per il mondo... delle motociclette. Giusto che la discussione continui con un titolo più adeguato.

20.03.2006

 
Inviato

perchè non sarebbe un vero vespista???

Non ho detto che non è un vero vespista. Ho detto che non è considerato un vero vespista da chi ad esempio gli rinfaccia di aver viaggiato contando sull'assistenza della rete Piaggio nel mondo, oppure di aver avuto economicamente le spalle coperte da qualche sposnsor (... ma chi lo conosce bene sa che non è proprio così).

Per me è un Vespista con la "V" maiuscola e ribadisco che vale la pena di incontrarlo quando si può.

Ciao, Lorenzo.

Inviato

Bettipiaggio Sponsornelli ; Piaggio , logistica , programmazione , rilascio di visti ovunque , mezzi , rete assistenza planetaria , Sponsor ( 15 ? ) , un milione di euro , contratti e fotografi ....

Una vera passione( lavorativa) che non ha nulla di eroico .

Inviato

hai mai letto "in vespa"?

nel viaggio da roma a saigon lui parte senza sponsor ma solamente con qualche contatto con gli importatori piaggio esteri,poi i soldi,le sponsorizzazioni,i mezzi, sono venuti dopo,vorrei vederti a te se ti offrissero ancora del grano per fare ciò che ti piace.....

Ciao

Inviato

Secondo me non c'è nulla di male nell'essere sponsorizzati: mica che i tuoi finanziatori guidano al tuo posto, o che per questo non ti succeda nulla.

Bettinelli è sempre stato uno dei miei eroi, ho avuto la fortuna di conoscerlo, ed è proprio la persona che traspare da quello che scrive.

E poi, guardiamoci in faccia: è vero che c'è gente tra noi che è riuscita anche a fare qualche "giretto" più importante, ma chi di noi ha fatto il giro del mondo?

Senza sponsor si sarebbero fatte le due trasferte di VOL?

Chi sarebbero i veri vespisti?

Inviato

Quando i vespa club negli anni d'oro organizzavano le trasferte per la tre mari e la mille chilometri etc etc chi credete che pagasse? Finito il boom, basta soldi e basta Raid Vespistici.

Vol è comunque meritevole per le proprie imprese, sponsor o non sponsor.. riguardati un attimo le immagini di dove sono stati i Volisti e poi ripensa a ciò che hai detto.Io personalmente ho solo il rimpianto di non esserci stato in quei luoghi da sogno.

Inviato

Raga' non scherziamo. Al ritorno da Capo Nord avevo le dita anchilosate che non

riuscivo a trattenere l'acqua x lavarmi il viso e' non e' proprio nulla rispetto a quello

che ha fatto lui.State sicuri che chi poco poco ha girato non si sognerebbe mai e poi mai

di disquisire di sponsor come se si parlasse di hotel o di wagon lits.Scusate lo sfogo ma

le mie emorroidi gridano RISPETTO x quel VESPISTA.

a Presto Calabrone

Inviato

io ci sono

magari lorenzo mi mandi un sms al tre35--5305quattroquattronove

così se sei così gentile ci si può trovare alle porte di bg...

grazie e ciao

Inviato

Senza sponsor si sarebbero fatte le due trasferte di VOL?

Chi sarebbero i veri vespisti?

... Senti un pò, i Viaggi di Bettinelli e i Raid Internazionali di Vespaonline sono due cose lontanissime.

Per quanto ne so, visto che li organizzo, i Raid di Vespaonline internazionali sono vere e proprie imprese al limite del possibile dal punto di vista del tempo e dal punto di vista della logistica.

In Argentina abbiamo fatto 8300km in 23 giorni, 2500 dei quali su terreni estremamente inospitali. Solo tre giorni di sosta in tutto. Fai un pò la media dei km al giorno e pensa che a muoversi erano 30 persone con i loro problemi e le loro esigenze...

Gli sponsor hanno partecipato per malche migliaio di euro su una spesa totale di 60.000 euro.

Non sono molto ferrato sui viaggi di Bettinelli, ma mi pare di aver capito però che Roma-Saigon, 23.000 km, siano stati compiuti in 7 mesi. Nulla da togliere eh, sono solo due tipi di imprese diverse. Non diciamo che l'una supera l'altra.

La cosa che non fa di Bettinelli un Vespista è che per lui la Vespa è un mezzo qualsiasi, uno strumento perfetto per i suoi viaggi. Queste sono parole sue.

Quindi è più corretta la definizione di Viaggatore in Vespa piuttosto che vero Vespista.

Inviato

Fino a prova contraria, vespista è anche il sessantenne che usa il PX sgangherato per andare a zappare l'orto; chiunque guidi una vespa, appassionato o meno.

Sai, c'è anche chi la sceglie per motivi assolutamente razionali come la robustezza e la ruota di scorta.

Con questo, voglio dire una cosa: massimo rispetto per chi riesce a fare imprese come Roma-Saigon o i due raid di VOL. Che siano due modi di intendere il viaggiare in vespa è fuori di dubbio.

E non mi pare che ci sia nulla di male ad essersi fatti dare qualche contributo da chi poteva: il che ha reso possibile a molti partecipare.

Che poi piacciano di più le tabelle di marcia o i ritmi completamente rilassati, è solo questione di gusti e di come si intende viaggiare.

Ripeto la mia domanda: chi sono i vespisti?

Quelli che spendono decine di migliaia di euro per il pezzo da collezione da portare davanti al bar, quelli che girano con un px in procinto di tirare le cuoia per andare a consegnare le pizze, quelli che ci stanno sopra 365 giorni l'anno e non hanno nemmeno la macchina, quelli che quando possono vanno a Capo Nord, quelli che l'hanno comprata perchè va di moda?

Secondo me tutti, indistintamente.

A meno che non si voglia far credere che esiste un "vero" spirito del vespismo, ma a questo punto sarei curioso di sapere qual è.

Si può essere appassionati come noi o meno, ma quando il culo poggia sulla sella di una vespa si è vespisti comunque.

Inviato
hai mai letto "in Vespa"?

nel viaggio da roma a saigon lui parte senza sponsor ma solamente con qualche contatto con gli importatori piaggio esteri,poi i soldi,le sponsorizzazioni,i mezzi, sono venuti dopo,vorrei vederti a te se ti offrissero ancora del grano per fare ciò che ti piace.....

Ciao

Quoto. All'inizio del primo viaggio può contare solo sulla rendita di una casa in Italia; gli sponsor e le collaborazioni giornalistiche (d'altronde è il suo lavoro!) sono arrivati successivamente. I contatti con gli importatori piaggio all'estero ci sono sempre stati in tutti i viaggi unicamente nelle città più grandi distanti parecchie migliaia di km l'una dall'altra e in parecchi casi anche diecimila e più. Non mi pare poi che i visti fossero pronti per lui ad ogni frontiera, anzi sono stati l'elemento più perturbatore di tutti i viaggi, responsabili dei cambi di percorso più fastidiosi e di esborsi sostanziosi di denaro, insieme alle lungaggini da incubo di molte operazioni di sdoganamento. Alcune tappe dei suoi viaggi sono state delle vere odissee in cui ha rischiato seriamente la vita (mi viene in mente per esempio l'attraversamento del Sahara in cui ha rischiato di finire arrosto o la simpatica avventura fra i guerriglieri del Congo che miracolosamente non l'hanno mandato all'altro mondo); per questi motivi, essendo sprovvisto di cellulare, telefono satellitare e di ogni altro apparecchio per comunicare almeno dove sarebbe stato possibile recuperare il suo cadavere, non mi pare che lo spirito d'avventura e d'adattamento e lo sprezzo del pericolo dimostrati non gli consentano di chiamarlo *coraggioso* e, in definitiva, un vero Vespista! Naturalmente se nei suoi libri non ha raccontato balle ma, mettendola su questo piano, è inutile anche parlarne. Mi dispiace solo che non potrò andare all'incontro :-(

Inviato

, non mi pare che lo spirito d'avventura e d'adattamento e lo sprezzo del pericolo dimostrati non gli consentano di chiamarlo *coraggioso*

Assolutamente si! E' un grande viaggiatore! Però se domani ci fosse un'altro mezzo migliore della Vespa per fare i suoi viaggi... lo cambierebbe subito.

Non lo disprezzo affatto per questo, lui ha il pallino dei viaggi, non della Vespa e non c'è nulla da contestare.

Inviato
... Senti un pò, i Viaggi di Bettinelli e i Raid Internazionali di Vespaonline sono due cose lontanissime.

Vero, i primi sono veri viaggi con le relative soste pur con una tabella di marcia da rispettare, i secondi sono lotte contro il tempo, operazioni di coordinamento fra partecipanti con tutte le dificoltà che questo comporta

Non sono molto ferrato sui viaggi di Bettinelli, ma mi pare di aver capito però che Roma-Saigon, 23.000 km, siano stati compiuti in 7 mesi. Nulla da togliere eh, sono solo due tipi di imprese diverse. Non diciamo che l'una supera l'altra.

Infatti, il suggerimento è di leggere i libri di Bettinelli per capire se abbia fatto solo delle passeggiate godendosi il panorama in relax o se ci sia dell'altro... ;-)

La cosa che non fa di Bettinelli un Vespista è che per lui la Vespa è un mezzo qualsiasi, uno strumento perfetto per i suoi viaggi. Queste sono parole sue.

Quindi è più corretta la definizione di Viaggatore in Vespa piuttosto che vero Vespista.

Mah, se stiamo a discutere sulle sfumature semantiche delle parole stiamo qui a parlare sino a dopodomani... Avendo fatto centinaia di migliaia di km attraversando tutti i cinque continenti in lungo e in largo su una Vespa e mai utilizzando un altro mezzo per anni io non ho difficoltà a chiamare Bettinelli *Vespista*. Se poi lo vogliamo chiamare *viaggiatore in Vespa* per me non fa differenza.

Comunque a me le "vespate" piacciono sia in versione raid che in salsa Bettinelli. L'importante è far girare le ruote... :-)

Inviato

i primi sono veri viaggi con le relative soste pur con una tabella di marcia da rispettare, i secondi sono lotte contro il tempo, operazioni di coordinamento fra partecipanti con tutte le dificoltà che questo comporta

Errato.

Anche i Raid Vespaonline sono viaggi, dei grandi viaggi. Esperienze fortissime dove vivi ogni minuto. Esperienze che ti cambiano come i viaggi importanti per l'appunto.

Come fai a dire che il Raid della Terra del Fuoco non è stato un viaggio. Spiegami questo.

Infatti, il suggerimento è di leggere i libri di Bettinelli per capire se abbia fatto solo delle passeggiate godendosi il panorama in relax o se ci sia dell'altro..

Ma ti pare che io abbia scritto che ha fatto delle passeggiate?

Guarda, io "In Vespa" l'ho comprato e sono arrivato fino a metà... è un racconto di viaggio. Non c'è alcun dettaglio tecnico ed i dettagli tecnici sono fondamentali in viaggi come questi. Mi ha un pò annoiato.

Mah, se stiamo a discutere sulle sfumature semantiche delle parole stiamo qui a parlare sino a dopodomani... Avendo fatto centinaia di migliaia di km attraversando tutti i cinque continenti in lungo e in largo su una Vespa e mai utilizzando un altro mezzo per anni io non ho difficoltà a chiamare Bettinelli *Vespista*. Se poi lo vogliamo chiamare *viaggiatore in Vespa* per me non fa differenza.

Dire che è un Viaggiatore in Vespa è una negazione non una sfumatura. Bettinelli non è un Vespista ma un viaggiatore in Vespa, come mia mamma è una viaggiatrice in Fiat 600 quando va al mare, lui però gira il mondo.

Per lui la Vespa è un pò di lamiera piegata e saldata, con un motore e due ruote. Lo ripeto, il suo interesse è il viaggio, non il mezzo. Lui non si farebbe mai una collezione di Vespe, neppure imparerebbe mai a cambiare il filo della frizione. Cosa se ne farebbe di un GS150???

Ma non c'è mica niente di male in tutto questo he!

Ripeto che se esistesse un mezzo con caratteristiche migliori per girare il mondo (per caratteristiche si intende semplicità, affidabilità, robustezza, disponibilità dei ricambi, officine, sponsor, ecc.ecc.) lui cambierebbe subito parrocchia! Ma ripeto che non c'è nulla di male!

Non lo vedo malato di Vespa, tutto qui....

Inviato

Mi sono riletto tutti i post e credo di poter esprimere il mio parere con un minimo di cognizione di causa, in quanto ho avuto la fortuna di poter far parte di quel manipolo di pazzi sognatori che sono riusciti a fare qualcosa che non avrebbero mai pensato di poter prendere in considerazione. Nel mio caso è stato il raid in Patagonia. Solo poco più di tre anni fa quando iniziavo a bazzicare su VOL lanciai da questo stesso forum il mio "grido di dolore" per non essere riuscito ad organizzarmi e partire per un tranquillo giro in solitaria per l'Europa. In quei giorni ero certo che persa quell'occasione non avrei mai più avuto un'altra opportunità di fare qualcosa del genere: il lavoro, la famiglia, i soldi, il tempo. I vecchi saggi di VOL (tra tanti mi piace ricordare Baffone e Orso) cercarono di convincermi che la disperazione era inutile, e che le occasioni per partire non sarebbero mancate se la mia determinazione non fosse venuta meno. L'età non conta, il tempo si può trovare e i soldi si possono mettere da parte, magari rinunciando a qualcos'altro. Morale? Una bella mattina mi sono svegliato in una tenda con -5°dentro e -20°all'esterno (Elefantentreffen '05) insieme ad altri 10 pazzi che sognavano di andare in Patagonia in Vespa. Meno di un anno dopo ero sotto la pioggia davanti ad un cartello con scritto sopra Bahia Lapataia, dove finisce la Ruta 3, alla Fin del Mundo, dove prima del nostro arrivo quelli che ci erano arrivati in sella a una Vespa si potevano contare sulle dita delle mani.

Ho avuto anche la fortuna di incontrare Bettinelli di persona, ed ho letto tutti i suoi libri. Gli calza a pennello la definizione di Viaggiatore in Vespa e anche non volendolo considerare un vero vespista gli va innegabilmente riconosciuto il merito di aver messo a tanta gente la voglia di partire e mettersi in gioco. ├ê partito la prima volta da solo con la sua Vespa e da li, per lui come per tanti altri è diventato difficile fermarsi. Forse la sua "fortuna" vera è quella di non sentirsi legato ad un luogo in particolare, ma di sentirsi a pieno titolo cittadino del mondo. Recentemente ha percorso migliaia di chilometri in Cina su un ciclomotore 35cc. La sua è voglia di viaggiare e il fatto che il mezzo mgliore che abbia potuto trovare fino ad oggi sia una Vespa non può che renderci orgogliosi!

Lorenzo

Inviato
.... lui ha il pallino dei viaggi, non della Vespa e non c'è nulla da contestare.

Quoto e sottoscrivo. In precedenti incontri a cui ho partecipato, quando qualcuno gli chiedeva di parlare del suo rapporto con la Vespa, lui ha sempre ammesso con serenità di usarla come mezzo di trasporto, senza l'attaccamento che noi VOListi abbiamo, e senza volerci o saperci mettere mano oltre il cambio della ruota o della candela.

Restano comunque assolutamente esemplari il suo spirito di avventura, di ricerca di cultura cosmopolita, uno spirito di adattamento più unico che raro, oltre alla immediatezza e alla simpatia che gli riconosciamo.

Inviato

Ripeto che se esistesse un mezzo con caratteristiche migliori per girare il mondo (per caratteristiche si intende semplicità, affidabilità, robustezza, disponibilità dei ricambi, officine, sponsor, ecc.ecc.) lui cambierebbe subito parrocchia!

e qui ti sbagli......

credi che non esistano migliori mezzi per intraprendere viaggi del genere????

più veloci, più affidabili, più confortevoli, con maggiore capacità di carico, con un serbatoio più grosso, con gomme più grandi.....

vuoi mettere un BMW GS 1200 con un PX150E arcobaleno????

o addirittura 125 nel suo primo viaggio???

dai,è tutto un altro mondo.

io comunque scelgo la vespa,come credo abbia fatto il nostro amico Giorgio.

Ciao

Pietro

Inviato

Accostare , pure lontanamente, i viaggi di Vol con quelli di Bettinelli è semplicemente ridicolo . Sono cose distanti in modo siderale . I primi stanno ai secondi come la passione stà al lavoro .

Sono contento che ( come dice lui stesso ) fà un lavoro che gli piace ; anche il cantante , la soubrette , il politico o il calciatore e tantissimi altri fanno un lavoro che gli piace . Che c'entra con i raid di Vol ?

Inviato

e qui ti sbagli......

credi che non esistano migliori mezzi per intraprendere viaggi del genere????

Assolutamente no, l'impianto di accensione elettronica ti sta in una mano, ha le ruote intercambiabili e tranquillamente ti puoi portare tre ruote di scorta. Funziona con le benzine più povere e schifose, con gli oliacci più infimi. I piaggio center sono presenti dappertutto, e dove non ci sono i piaggio center ci sono gli lml center e dove non ci sono gli lml center ci sono i bajaj center.

Nessuna altra moto vanta così tanta semplicità, robustezza, versatilità e reperibilità dei ricambi.

Prova a dare a riparare il tuo bmw ad un meccanico di Burkina Faso.

Dato di fatto:

In argentina 25 Vespe con un solo motore di ricambio sono arrivate tutte a destinazione dopo 4500km percorsi in 14 giorni 1600 dei quali di strade incedibili al limite della decenza...

La mia ha fatto 8300 km in 23 giorni, sempre a manetta sia su sterrato che su asfalto dalla mattina alla sera e non ho girato neanche una vite. Il motore aveva già 30.000km sulle spalle.

Non c'è altro da aggiungere.

Inviato
Errato.

Anche i Raid Vespaonline sono viaggi, dei grandi viaggi. Esperienze fortissime dove vivi ogni minuto. Esperienze che ti cambiano come i viaggi importanti per l'appunto.

Come fai a dire che il Raid della Terra del Fuoco non è stato un viaggio. Spiegami questo.

Luca, non era mia intenzione sminuire i raid e tutto il grande lavoro che c'è dietro. Anche perchè io ho solo letto i resoconti e non ho mai partecipato. Volevo solo rimarcare il fatto che il raid, è riferito ad un viaggio organizzato per durare un numero di giorni prefissato, con un determinato itinerario, una sorta di scorribanda, come suggerisce lo stesso termine *raid*. Questo non significa che non sia una esperienza forte, intensa e indimenticabile. I viaggi di Bettinelli invece sono più da esploratore solitario, fatti con tempi dilatati e abbastanza incerti e quindi con un approccio completamente diverso. Tutto qua: due filosofie diverse, ognuna con la sua ragion d'essere.

Ma ti pare che io abbia scritto che ha fatto delle passeggiate?

Guarda, io "In Vespa" l'ho comprato e sono arrivato fino a metà... è un racconto di viaggio. Non c'è alcun dettaglio tecnico ed i dettagli tecnici sono fondamentali in viaggi come questi. Mi ha un pò annoiato.

Il mio riferimento, anche se ho citato te per comodità, era per chi ha affermato che Bettinelli sia stato condotto lungo le sue peregrinazioni quasi a braccetto dagli sponsor e dalla Piaggio togliendogli ogni merito. Questo non è vero. Per quanto mi riguarda io ho letto casualmente prima "Brum Brum - 254.000 km in Vespa" che è il secondo libro pubblicato poi "In Vespa"; "Brum Brum" è sicuramente più avvincente. Per i dettagli tecnici è vero che non ci sono ma alla fine a me ha pure divertito 'sto fatto, segno di una estrema fiducia nel mezzo ma forse anche di incoscienza. Certo, per un esperto, come lo sono i frequentatori di VOL, questo basta per non considerare Bettinelli un vespista; per chi considera il vespista come uno che semplicemente sposa una certa filosofia di viaggio e, alla fine, pure di vita, le conoscenze tecniche non sono importanti.

Dire che è un Viaggiatore in Vespa è una negazione non una sfumatura. Bettinelli non è un Vespista ma un viaggiatore in Vespa, come mia mamma è una viaggiatrice in Fiat 600 quando va al mare, lui però gira il mondo.

Per lui la Vespa è un pò di lamiera piegata e saldata, con un motore e due ruote. Lo ripeto, il suo interesse è il viaggio, non il mezzo. Lui non si farebbe mai una collezione di Vespe, neppure imparerebbe mai a cambiare il filo della frizione. Cosa se ne farebbe di un GS150???

Ma non c'è mica niente di male in tutto questo he!

Ripeto che se esistesse un mezzo con caratteristiche migliori per girare il mondo (per caratteristiche si intende semplicità, affidabilità, robustezza, disponibilità dei ricambi, officine, sponsor, ecc.ecc.) lui cambierebbe subito parrocchia! Ma ripeto che non c'è nulla di male!

Non lo vedo malato di Vespa, tutto qui...

Boh, sarà che quando io comprai la Vespa cinque anni fa non ne conoscevo granchè il funzionamento, non mi è mai venuto in mente di fare una collezione, non lo feci programmando chissà quali imprese ma mi piaceva, andava bene per le mie esigenze e mi sono considerato subito un vespista perchè ero orgoglioso del mio mezzo. La passione è nata dopo. Tu dici che all'epoca io ero un semplice "viaggiatore in vespa"? Mah, so solo che ora mi accingo a restaurare il vecchio e rugginoso Arcobaleno e che una persona normale ne avrebbe comprato uno nuovo! In effetti, e qui ti devo dare ragione, Bettinelli ha sempre comprato una vespa nuova prima di intraprendere un nuovo viaggio... che comunque sempre in vespa ha fatto! :-)

Inviato

a me sembra che la gente viaggi molto di più con una moto adatta che con una vespa,anche per un motivo di sicurezza.E poi una moto del genere può fare un mucchio di km con un'assistenza pressocchè nulla.

comunque ogniuno fa quello che vuole,anche io preferisco fare un viaggio in vespa piuttosto che in moto,ma è un fatto personale.

ciao

Inviato

a me sembra che la gente viaggi molto di più con una moto adatta che con una Vespa

Guarda, prima di organizzare il Raid in Terra del Fuoco ho studiato un pò il territorio e le storie di vari motociclisti che ci sono stati.

Ho letto parecchie storie di gente che è rimasta ferma con moto incredibili per motivi stupidi ed hanno aspettato settimane per un pezzo di ricambio.

I pezzi di ricambio essenziali per far camminare una Vespa stanno in metà bauletto del PX, ed il motore si apre e si chiude in 5 ore.

Credimi che non esiste altra moto che abbia le stesse caratteristiche di sopravvivenza.

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