mariusthesardus Inviato 1 Luglio 2006 Segnala Inviato 1 Luglio 2006 Salve ragazzi, ho bisogno di una consulenza. Un amico ha la possibilità di acquistare una Vespa 125 del '66 (deve ancora andare a vederla e non sa che modello sia; pare comunque conservata molto bene e la cifra sarebbe 600 euri...); il problema è che il proprietario la portò parecchi anni fa dalla Svizzera dove lui viveva ed in cui il veicolo era regolarmente immatricolato con targa e documenti elvetici; non interessandogli di usarla in Italia la radiò dai registri svizzeri versando le targhe e non procedette mai alla reimmatricolazione nel nostro paese. Ora, passati molti anni in garage, il proprietario si è deciso a venderla. E' possibile procedere alla immatricolazione, considerato che il mezzo non è mai esistito al PRA, non c'è più traccia nei registri svizzeri ma esiste la carta di circolazione originale della "motorizzazione" svizzera? E' necessario passare per l'ASI o l'FMI? Grazie, è importante sapere prima quanto è complicata la procedura per decidere se vale la pena o meno fare il grande passo... Ciao Cita
GiPiRat Inviato 1 Luglio 2006 Segnala Inviato 1 Luglio 2006 Vedi qui: http://www.aci.it/index.php?id=484#631 poi fai un salto in motorizzazione e vedi cosa ti dicono (parla anche con i collaudatori). La prima cosa da fare è una scrittura privata di compravendita e poi il certificato d'origine della Piaggio, ma mi pare strano che non ci sia traccia del veicolo alla motorizzazione svizzera, visto che esiste la carta di circolazione. Ciao, Gino Cita
mariusthesardus Inviato 3 Luglio 2006 Autore Segnala Inviato 3 Luglio 2006 Stamattina sono andato alla Motorizzazione e questo è il resoconto. Premetto che ogni volta preferirei passare all'inferno che parlare con le impiegate di quei maledetti sportelli (i maschietti sono più gentili). Oggi come da copione. Mi reco allo sportello "immatricolazioni" e chiedo: "Vorrei avere informazioni riguardo l'iter burocratico per la messa su strada di un motociclo del 1966 di provenienza svizzera che non è mai stato immatricolato in Italia. "Deve consegnare tutti i documenti che possiede all'ufficio protocollo con la relativa traduzione e poi la contatteranno per comunicarle se manca qualcosa e per proseguire la pratica. "Sì, ma, si metta nei miei panni, la moto è ancora da comprare e per vedere se ne vale la pena vorrei PRIMA avere una idea di quale sia la procedura per immatricolarla: non è che la compro, la restauro e poi scopro che non potrà essere immatricolata? E poi il libretto ha già le diciture anche in italiano e comunque per la traduzione devo rivolgermi ad traduttore patentato o basta che prenda io stesso il vocabolario in mano?" Con tono alterato: "Le ho detto che deve *provare* a consegnare il tutto e aspettare che la contattino; io non mi occupo di questioni tecniche perchè lo fanno i collaudatori e quindi non so che dirle!". Cercando di mantenere la calma: "Ok, allora le chiedo cortesemente di poter parlare con un collaudatore". "Non penso proprio che il collaudatore adesso abbia il tempo per riceverla". "Va beh, io ci vorrei provare lo stesso, male che vada prendo un appuntamento per un altro giorno". In maniera stizzita: "come vuole, chieda all'usciere". L'usciere fa una telefonata all'ufficio del geometra Tizio che mi riceve immediatamente. Gli spiego la questione e lui con la massima disponibilità mi risponde più o meno: "Dunque, la cosa migliore è chiedere all'ASI o alla FMI di fornirle una certificazione che attesti la completa originalità del veicolo. Con tale documento, unito a quello che certifichi lo sdoganamento, noi possiamo procedere alla immatricolazione del mezzo, previo collaudo per vedere se è tutto in regola: freni, luci, numero di telaio, pneumatici. L'alternativa, che però generalmente si attiva quando il modello di veicolo che si vuole immatricolare non ha mai circolato in Italia - non è il caso in questione, visto che è una comunissima VNB 6 nella stessa versione italiana - oppure presenta delle caratteristiche tecniche o di sicurezza diverse da quelle richieste all'epoca in Italia, è chiedere alla Casa costruttrice una scheda tecnica del mezzo. Comunque se ha qualche problema torni e vediamo se si può e come risolverlo". Insomma, dopo aver avuto a che fare con quella stronza mi sono quasi emozionato per la (dovuta, visto che sono pagati per fornire un servizio) disponibilità. Adesso parlerò con l'ASI e vedo un po' quanto tempo e denaro costerebbe produrre la documentazione richiesta e poi far tirare le somme al mio amico, candidato acquirente. Ripensandoci, quel geometra è lo stesso che mi risolse in maniera fulminea anni fa un problema di omologazione di pneumatici per la mia macchina. Forse è uno dei pochi che si salva alla motorizzazione di Cagliari. Ma almeno, anche se da solo, riesce a risolvere i problemi e a sciogliere i dubbi che, certe volte quando hai a che fare con la burocrazia, sembra ti facciano combattere contro i mulini a vento... Cita
GiPiRat Inviato 4 Luglio 2006 Segnala Inviato 4 Luglio 2006 Come dico sempre: "la burocrazia è una brutta bestia con molte bocche e nessun cervello!", fatte le debite eccezioni, naturalmente. Ciao, Gino Cita
areoib Inviato 4 Luglio 2006 Segnala Inviato 4 Luglio 2006 per sdoganare puoi portarla in un qualsiasi ufficio dogana all'interno... non necessita un viaggio al confine... e queste sono altre spese da affrontare IVA e dazi doganali 20% + 20% del valore del mezzo ... Cita
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