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Inviato

Ciao a tutti sono nuovo.

ho letto un po le discussioni per quanto riguarda la reimmatricolazione delle vespe d'epoca radiate o senza documenti;

io ho un problema simile ho una vespa straniera con targa ma senza documenti è possibile reimmatricolarla?

grazie a tuitti1

Inviato
Ciao a tutti sono nuovo.

ho letto un po le discussioni per quanto riguarda la reimmatricolazione delle Vespe d'epoca radiate o senza documenti;

io ho un problema simile ho una Vespa straniera con targa ma senza documenti è possibile reimmatricolarla?

grazie a tuitti1

Ma da chi l'hai acquistata? Se l'hai comprata in Italia, hai fatto la scrittura privata di compravendita con firme autenticate dal notaio con chi te l'ha venduta?

Vedi: http://www.aci.it/index.php?id=484

Ciao e benvenuto, Gino

Inviato

allora oggi l'ho comprata!

è una vespa vnb 125 del 1965. sana ma da riverniciare!

in comune non hanno voluto fare l'autenticazione delle firme per la compravendita del mezzo, perchè hanno detto che senza targa non si può.

i notai non ne vogliono sapere, perchè anche secondo loro non è possibile.

ora, tutto questo a Savona, sono disposto a muovermi purchè possa rimmatricolare questa vespa. ma secondo voi ne vale la pena? ha valore la vespa? e poi dove potrei andare?

Inviato

Prova a rivolgerti ad un'agenzia di pratiche automobilistiche "esperta" di queste pratiche, altrimenti rivolgiti a qualche club di veicoli d'epoca attivo e con soci esperti.

devi fare una scrittura privata di compravendita con firme autenticate dal notaio con chi te l'ha venduta, altrimenti non la immatricolano. E' una prassi poco conosciuta se non dagli appassionati.

Ciao, Gino

Inviato

oggi sono andato all'aci a bagare il bollo della macchina e nel frattempo ho chiesto della vespa, niente da fare! secondo loro non esiste modo!!!

poi sono andato al pra di savona e secondo loro è impossibile!

dicono che se hai consegnato la targa, bisogna farne una nuova e quindi una nuova immatricolazione,quindi il motociclo deve risponnedere alle normative europee(frecce,catalitico,freni ecc...)

la vedo un'impresa impossibile, ti fanno passare la voglia!

se conoscete agenzie che mi permettono di fare tutto, datemi i contatti, al nord!

d-veneziano@libero.it

grazie a tutti

Inviato

Guarda, è un discorso ormai trito e ritrito: sbagliano loro (se vuoi, vai a vedere questa discussione alla pag. 2: http://www.vespaonline.com/MDForum-viewtopic-t-29804-start-35.htm ), ma se non sei munito della pazienza di Giobbe e di un buon avvocato, non ce la fai.

Lo stesso topic di prima vale per le sedi della motorizzazione dove accettano di fare le reimmatricolazioni dei veicoli d'epoca demoliti volontariamente.

Ciao, Gino

Inviato

Ragazzi io getto la spugna ho una vespa 90 del 64 acquistata senza targa e documenti restaurata, documenti Piaggio, iscritta al R.S. FMI con CCT, a Pisa non me la reimmatricolano si sono appellati alla circolare del 23/02/06 e se non fornisco l'estratto cronologico niente da fare ho sentito anche Lucca Massa e Livorno stesso discorso mi rimane da sentire Firenze ma ne ho le scatole piene...... credo che la metterò su un piedistallo e se ci voglio andare in giro ci metto la targa della mia Primavera con documenti in regola e assicurazione e chi se ne frega.... Pazienza, peccato perche era venuta molto bene...

Inviato

Sì, non ci sono problemi. Bisogna fare domanda di reimmatricolazione in motorizzazione, muniti di estratto cronologico e scrittura privata di compravendita con firme autenticate da un notaio, meglio se il venditore è chi l'ha demolita per esportazione e se ha il certificato di demolizione per esportazione.

Ciao, Gino

Inviato

visto che l'et3 l'ho fatta restaurare da un'officina piaggio (Cerro maggiore - MI) e visto che domani vado giu anche x consegnare una bicicletta che ho venduto, sapreste dirmi i documenti che mi deve rilasciare l'officina che ha provveduto al restauro. Grazie

Inviato
visto che l'et3 l'ho fatta restaurare da un'officina piaggio (Cerro maggiore - MI) e visto che domani vado giu anche x consegnare una bicicletta che ho venduto, sapreste dirmi i documenti che mi deve rilasciare l'officina che ha provveduto al restauro. Grazie

In sede di collaudo potrebbero richiedere una dichiarazione dei lavori svolti da parte di un meccanico abilitato iscritto alla CCIAA (informarsi prima presso gli uffici e gli esaminatori della motorizzazione e chiedere anche se vogliono che la firma del meccanico sia autenticata).

Esempio di dichiarazione rilasciata da meccanico autorizzato:

DICHIARAZIONE DI REVISIONE MECCANICA

Il sottoscritto ________ titolare dellÔÇÖofficina meccanica _____ con sede in Via ______ a ______ , iscritta al Registro delle Ditte della C.C.I.A.A. di _____ con N. ____ in data ____ ,

DICHIARA

Di aver effettuato sul motociclo di marca Piaggio, Modello Vespa _____ , Targa _____ , Telaio _____ , i seguenti lavori:

1) _________ (es: controllo impianto elettrico)

2) _________ (es: controllo impianto frenante)

3) _________ (es: sostituzione lampada fanale anteriore tipo bilux 25/25W 6V)

4) _________ (es: sostituzione candela accensione tipo Champion P82M)

5) _________ (es: sostituzione blocchetto bloccasterzo)

6) _________ (es: prova su strada)

. . .

Dichiara di aver effettuato i suddetti lavori ÔÇ£a regola dÔÇÖarteÔÇØ.

Dichiara inoltre che il motoveicolo in oggetto è in piena efficienza ed originale in ogni suo componente.

Città, data

Firma e timbro

Ciao, Gino

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Ciedo un chiarimento, oppure dove posso trovarlo:

La differenza tra:

il Certificato d'Origine cioè il foglio che si richiede alla Piaggio tramite il fax,

e l'Estratto Cronologico che si richiede al PRA?

Per la reimmatricolazione serve l'uno o l'altro?

Grazie.

in particolare per GiPiRat:

la circolare del 2006 di cui ti chiedevo in un altro topic è questa:n. 388/m361 del 23/2/2006!!

Ora me la cerco sul sito del ministero

Inviato

Eccoti la circolare, che difficilmente troverai in giro:

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Dipartimento per i trasporti terrestri

Direzione generale per la motorizzazione

Roma 23 febbraio 2006-10-18

Prot. N. 388/M361

OGGETTO Reimmatricolazione di veicolo già radiato per demolizione ÔÇô Quesito

Si riscontra la nota pro. N. 17904 del 13 gennaio 2006, relativa allÔÇÖoggetto.

In particolare, codesto Ufficio chiede se sia possibile procedere alla nuova immatricolazione di veicoli già radiati volontariamente dal P.R.A. per demolizone, e successivamente iscritti nei registri storici muniti di certificazione delle caratteristiche tecniche A.S.I.

Al riguardo si fa presente quanto segue.

Con decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209 è stata data attuazione alla direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso.

A norma dellÔÇÖarticolo 3, comma 1 lettere a) e b), di tale provvedimento sono definiti rispettivamente come ÔÇ£veicoliÔÇØ, i veicoli a motore appartenenti alle categorie M1 e N1di cui allÔÇÖallegato II, parte A, della direttiva 70/24/CEE, ed i veicoli a motore a tre ruote come definiti dalla direttiva 2002/24/CEE, con esclusione dei tricicli a motore, e come ÔÇ£veicoli fuori usoÔÇØ, un veicolo di cui alla lettera a) a fine vita che costituisce un rifiuto ai sensi dellÔÇÖarticolo 6 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modifiche.

Il comma 2 dello stesso articolo individua le fattispecie nelle quali un veicolo è classificato fuori uso ai sensi del comma 1, lettera b). Fra queste, ai fini di ciò che qui rileva, è espressamente specificata quella di veicolo ufficialmente privato delle targhe di immatricolazione, che è considerato rifiuto anche prima della consegna a un centro di raccolta: è tuttavia fatta salva lÔÇÖipotesi di esclusivo utilizzo in aree private di un veicolo per il quale è stata effettuata la cancellazione dal P.R.A. a cura del proprietario (art. 3, comma 2, lett a), ultimo periodo).

Il comma 3, infine, esclude dal campo di applicazione delle disposizioni di cui al comma 1 lettera b), e conseguentemente alla relativa disciplina, i veicoli storici o di valore per i collezionisti o destinati ai musei, conservati in modo adeguato, pronti allÔÇÖuso ovvero in pezzi smontati.

Quanto sopra premesso, si ritiene che non sia procedere alla reimmatricolazioen di veicoli volontariamente radiati per demolizione in quanto, a seguito dellÔÇÖoperazione di volontaria cancellazione dal P.R.A. il bene di che trattasi perde definitivamente la qualificazione giuridica di veicolo per acquistare, ope legis, quella di rifiuto ai sensi dellÔÇÖarticolo 6, D.Lg.vo 22/97.

Caso diverso sarebbe invece quello di un veicolo per il quale sia stata effettuata la cancellazione dal P.R.A. a cura del proprietario, dichiarando al contempo che lo stesso sarebbe stato destinato ad esclusivo utilizzo in aree private: in tale ipotesi, infatti, il bene non acquisisce la classificazione di rifiuto ÔÇô giusta lÔÇÖespressa previsione del citato art. 3, comma 2, lettera a), ultimo periodo del D.Lg.vo 209/2003 e deve ritenersi applicabile invece, il comma 3 dello stesso articolo, qualora ne ricorrano le condizioni.

Al riguardo, peraltro, la Scrivente sta procedendo ad acquisire il competente parere del Ministero dellÔÇÖAmbiente per le implicazioni di natura ambientale che riveste lÔÇÖargomento in parola: va inoltre considerato che la Commissione Europea ha richiesto la modifica, attualmente in itinere, del D.Lg.vo n. 209/2003, nel senso di inibire la possibilità che veicoli radiati (non per definitiva esportazione) possano continuare ad essere utilizzati su aree private anzichè essere demoliti.

Nelle more, lÔÇÖinterpretazione logico letterale delle disposizioni suesposte ÔÇô lasciando impregiudicate le posizioni soggettive di coloro che eventualmente avessero diritto allÔÇÖimmatricolazione di un veicolo di interesse storico e collezionistico radiato per demolizione, a seguito di ubÔÇÖinterpretazione più ampia da parte della suddetta Amministrazione ÔÇô rappresenta il parere di questo Ufficio in merito alle fattispecie in commento.

Saranno tempestivamente comunicate ulteriori diverse indicazioni che al riguardo dovessero pervenire da parte del Ministero dellÔÇÖAmbiente.

IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE

Dott.ssa Liliana Scarpato

Se la leggi attentamente, vedrai che, anche se detto in maniera fumosa, è ammessa la reimmatricolazione di veicoli storici o di valore per i collezionisti (cioè quelli iscritti al registro storico FMI o omologati ASI, ai sensi dell'art. 60 del CdS), anche se demoliti dal proprietario, se il possessore lo richiede.

Infatti, ecco cosa dice l'art. 3 del Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n. 209 al comma 3:

3. Non rientrano nella definizione di rifiuto ai sensi del comma 1, lettera b), e non sono soggetti alla relativa disciplina, i veicoli d'epoca, ossia i veicoli storici o di valore per i collezionisti o destinati ai musei, conservati in modo adeguato, pronti all'uso ovvero in pezzi smontati.

A questo dovrebbero attenersi i vari responsabili della motorizzazione, non a farsi seghe mentali!

Ciao, Gino

P.S.: Aggiungo che il comma 3 dell'art. 3 del Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n. 209, è stato così modificato dal Decreto Legislativo 23 febbraio 2006, n. 149, all'art. 2:

3. Non rientrano nella definizione di rifiuto ai sensi del comma 1, lettera b), e non sono soggetti alla relativa disciplina, i veicoli d'epoca e i veicoli d'interesse storico o collezionistico o destinati ai musei, conservati in modo adeguato, pronti all'uso ovvero in pezzi smontati.

Rendendolo così più corrispondente all'art. 60 del CdS.

Inviato

grazie Gino, chissà quanto l'avrei cercata senno'.

Per i due tipi di certificati di cui alla domanda sopra (estratto cronologico e foglio d'origine)???????

Grazie ancora, Giovanni

Inviato

L'estratto cronologico del PRA è la storia del veicolo dalla prima immatricolazione ai giorni nostri. E' in bollo ed è l'unico documento che attesta legalmente lo stato amministrativo del veicolo.

Il certificato d'origine, emesso dalla casa costruttrice, certifica l'anno di costruzione e le specifiche d'omologazione di quel particolare veicolo. Inoltre, spesso, viene indicato il luogo di prima vendita, se conosciuto. Alcune motorizzazioni pretendono il CCT (certificato delle caratteristiche tecniche), rilasciato da ASI o FMI, al C.O., ma è una forzatura (ne saprà di più la casa costruttrice, se è ancora attiva, no?). Al limite, al C.O., si può abbinare la Scheda Tecnicha omologativa (altri 18 euro, ma ti arriva in tempi brevi).

Servono entrambi per la reimmatricolazione.

Ciao, Gino

Inviato

Ciao ragazzi..chiaritemi una cosa:

Iscrizione all'ASI non è la stessa cosa che Omologazione ASI vero?? la seconda è molto più laboriosa e dispendiosa.

Per reimmatricolare la Vespa radiata basta l'iscrizione o si deve omologare?

Grazie per l'aiuto

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