Luca Inviato 20 Maggio 2005 Segnala Inviato 20 Maggio 2005 Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Le lancette girano. Adrenalina. Al posto della Bici 25 Vespe, in Dicembre. Che brivido. Guardate quanto è lunga quell'ombra. Cita
Lorenzo205 Inviato 21 Maggio 2005 Segnala Inviato 21 Maggio 2005 ... mi scusi... vado bene per Ushuaia? Sempre dritto! Non può sbagliare! p.s.: resto in linea. Cita
Luca Inviato 21 Maggio 2005 Autore Segnala Inviato 21 Maggio 2005 "LA FIN DEL MUNDO E' trascorso più di un mese dal giorno in cui le prime pedalate incerte mi hanno portato dentro quest'avventura. Ora mi ritrovo di fronte allo stretto di Magellano e in poche ore sbarcherò sulla Tierra del Fuego. Mi commuovo a vedere dal "barco" quella terra avvolta nel fascino di un passato di mistero, avventura, leggenda. Il mio luogo lontano per eccellenza, l'ultima frontiera dell'esotico. Capisco che fino ad ora ho pedalato per questo: per essere su questa terra lontana, silenziosa, sola, incastonata all'estremità meridionale del continente Americano, alle porte dell'Antartide. Seguo la pista Y 71 che, dal minuscolo porto di Porvenir, raggiunge la Baia di San Sebastian in 250 km tagliando verso est il nord del'isola. Le difficoltà sono sempre le stesse, ma per me è un nuovo inizio, sono ricco di nuove energie e nuove emozioni. Sono alla "fine del mondo". Giorni di pioggia rendono il terreno umido e pantanoso lungo steppe di erbacee varie chiamate "coiron". Avvicinandomi all'oceano Atlantico, il vento all'improvviso inverte la direzione e comincia a soffiare da est: significa che purtroppo è di nuovo frontale ! " Cita
Luca Inviato 21 Maggio 2005 Autore Segnala Inviato 21 Maggio 2005 "IL SIGNORE DEL SILENZIO Oggi ho pedalato per 110 km controvento. Sono stremato e comincia a piovere. Una ruota di carro e una freccia di legno indicano la presenza di una estancia e in pochi chilometri sono alla porta. Chiedo acqua e un luogo dove potermi accampare ad un uomo alto e giovane, ma con i tratti del viso estremamente consumati. Si chiama Juan Vargas ed è un gaucho. L'estancia, unica abitazione nel raggio di 200 km., si affaccia sull'oceano con alle spalle infinite colline dorate spazzate dal vento su cui corrono liberi alcuni cavalli. "De donde llegas ? venis con migo.. !" e con i larghi pantaloni da campo (bombacha) si volta e mi invita a seguirlo. I gauchos sono il simbolo della Patagonia, personaggi attorno ai quali mito, storia e leggenda s'intrecciano. Cavalieri liberi e selvaggi sono presenti dal sedicesimo secolo, quando gli spagnoli introdussero i cavalli e pecore. Oggi lavorano nelle estancias come "peon" e prestano servizio ai latifondisti. Juan mi offre un letto nella sua umile dimora, mi accende la stufa mi sorride e torna ai suoi cavalli. Per cena mi cucina il tipico cordero asado (agnello) accompagnato dal pane che egli stesso produce. Fuori soffia il vento e la tenue luce di una lampadina crea ombre magiche sul tavolo. Alle mie domande le risposte sono sempre secche e concise, intervallate da lunghi minuti di silenzio interrotti solo dal rumore coltello sul piatto. Vive solo, una volta al mese raggiunge un piccolo villaggio, a un centinaio di chilometri, per fare festa dopo infinite giornate trascorse a radunare pecore. Come vuole la tradizione ha un'aria ombrosa e taciturna. Cerco di rispettare la sua natura e i suoi ritmi pesando le parole e lasciandomi assorbire dal silenzio. Capisce che non sono e non voglio essere il "turista per caso" anche se nei suoi occhi brilla l'incomprensione per un viaggio in un luogo inospitale come la sua terra e per di più in bicicletta. La mia esperienza eccezionale è il suo quotidiano malinconico da sempre. All'alba Juan è già uscito per raggiungere in alcuni giorni le sue pecore ai pascoli invernali lasciandomi pane e marmellata di "rudivarvo" per il viaggio. Riprendo a pedalare e grazie a Juan il sole, oggi, è più caldo e il cielo più blu." Cita
Luca Inviato 21 Maggio 2005 Autore Segnala Inviato 21 Maggio 2005 "NATURA INCONTAMINATA A Rio Grande lascio la "ruta 3" per seguire una pista indicatami da un mandriano verso l'interno pi├â┬╣ selvaggio. A questa latitudine la steppa, dolcemente ondulata e priva di alberi, cede il posto a grandi catene montuose coperte da ghiacciai e nevi perenni. Inizialmente la strada, nonostante le salite, non mi crea problemi e decido di continuare in un ambiente straordinariamente bello. Questa ├â┬¿ una zona sconfinata, impervia senza traccia dell'intervento umano, dove impressionanti pareti di roccia e cascate spettacolari mi suscitano emozioni intense e primitive. Pedalo tra fiori dalle forme strane, alberi dai tronchi contorti e soprattutto nel silenzio ovattato dei boschi ricchi di felci e muschi. Purtroppo il secondo giorno la pioggia rende la strada impraticabile, devo spingere con il fango alle caviglie in una nebbia spettrale. A volte provo sgomento per questa solitudine selvaggia, ma contemporaneamente una coscienza di incredibile serenit├â ed energia, che s'accresce e mi pervade l'intimo, si fa spazio nel mio cuore; questo ├â┬¿ il vero volto di tanta durezza, silenzio e purezza. Finalmente, dopo due giorni, stanco, ritrovo la pista principale nei pressi del Lago Yehuin e in pochi chilometri sono sulla strada per Ushuaia. Gli ultimi giorni li percorro in compagnia di un ciclista svizzero, Christian, con il quale affronto fatiche e "nevicate". Domani arriver├â┬▓ a Ushuaia, la citt├â pi├â┬╣ australe del mondo, meta del mio sogno e fine geografico del mio viaggio. Sar├â┬▓ di fronte al canale di Beagle e al temutissimo Capo Horn, come i grandi esploratori, ma non riesco a vivere questo momento come lo scopo, il fine del mio viaggio.Il viaggio stesso ├â┬¿ stato lo scopo, con tutte le emozioni, le esperienze mie e delle persone conosciute. Ora penso al viso dei bambini che mi rincorrevano per farsi fotografare, alla forza e ai valori della gente che vive questa terra così disagiata, ma infinitamente libera. Non ho viaggiato per arrivare, ma per viaggiare." Cita
Luca Inviato 21 Maggio 2005 Autore Segnala Inviato 21 Maggio 2005 La storia intera con le foto la leggete qui: http://www.vagabondo.net/index.php/cafe/Patagonia_-_Tierra_del_Fuego Cita
Ospite Inviato 21 Maggio 2005 Segnala Inviato 21 Maggio 2005 Mi dà vagamente la sensazione che stai pensando ad un raid in Patagonia .. vagamente! Cita
Luca Inviato 21 Maggio 2005 Autore Segnala Inviato 21 Maggio 2005 Mi dà vagamente la sensazione che stai pensando ad un raid in Patagonia .. vagamente! è già in calendario da Marzo! Cita
senzabenza Inviato 21 Maggio 2005 Segnala Inviato 21 Maggio 2005 luca ci saranno pure i san francischini? ti ho mandato un mp! ciao federico Cita
bibo35 Inviato 21 Maggio 2005 Segnala Inviato 21 Maggio 2005 guasi guasi divorzio e vengo con voi.... Cita
Lorenzo205 Inviato 23 Maggio 2005 Segnala Inviato 23 Maggio 2005 http://www.capehorn.it/index.jsp?doc=19 anche qui qualche dettaglio che può essere utile sapere (vedi i problemi doganali o le previste percorrenze chilometriche) Cita
Plipla Inviato 23 Maggio 2005 Segnala Inviato 23 Maggio 2005 azzo direi che se la gioca ai punti con la bellezza della monument valley... Cita
ARGENTO Inviato 23 Maggio 2005 Segnala Inviato 23 Maggio 2005 Tic Tac Tic Tac Tic Tac Tic Tac Ieri Ushuaia si vedeva così, l'inverno st├â arrivando, a settembre sar├â primavera e a dicembre saranno Vespe. Cita
cesta Inviato 23 Maggio 2005 Segnala Inviato 23 Maggio 2005 evviva evviva evviva evviva!!!!! non vedo l'ora non vedo l'ora!!!! Cita
Luca Inviato 23 Maggio 2005 Autore Segnala Inviato 23 Maggio 2005 HEHEHE, Lorenzo, non pensavo che tu fossi così bravo! P.S. Ushuaia senza l'H iniziale Cita
Lorenzo205 Inviato 23 Maggio 2005 Segnala Inviato 23 Maggio 2005 in Vespa... sino alla fine del mondo! Cita
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